La perequazione urbanistica si carica dell’obiettivo di rendere economicamente sostenibile la ristrutturazione prevista e di raggiungere gli scopi fissati dall’Amministrazione: “riabitare Bologna” e migliorare la “vivibilità urbana”.
A Bologna la perequazione si specifica, da una parte – quando riguarda i nuovi interventi insediativi - nell’acquisizione di un patrimonio fondiario su cui promuovere la realizzazione dei più significativi progetti di ristrutturazione ambientale e programmi di housing sociale, dall’altro – quando riguarda interventi di riqualificazione concentrata o diffusa - nel regolare sotto il profilo economico il co-finanziamento dei privati alla città pubblica (attrezzature collettive e dotazioni infrastrutturali).
La perequazione urbanistica si applica alle aree interessate da interventi di trasformazione urbanistica (Ambiti per nuovi insediamenti, di sostituzione, da riqualificare e aree destinate alla realizzazione di attrezzature di interesse collettivo) secondo il principio per il quale i proprietari, indipendentemente dalle specifiche destinazioni assegnate alle singole aree, partecipano, in misura proporzionale alle proprietà possedute, sia alla capacitàedificatoria riconosciuta dal Poc sia agli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di qualità urbana. L’applicazione della perequazione urbanistica consentirà, con l’attuazione del Psc, di realizzare nuove significative parti di città pubblica.
La perequazione fondiaria permetterà di acquisire al demanio comunale oltre 200 ettari di terreni da destinare alla realizzazione di dotazioni ecologiche e ambientali di grande significato, come i parchi fluviali di Reno, Savena e Navile. La realizzazione degli interventi di edilizia sociale è resa possibile da specifiche regole perequative che consentono all’Amministrazione l’acquisizione di un’importante quota di suoli su cui promuovere i programmi di housing sociale.
La perequazione integrata si applica all’interno degli Ambiti di sostituzione, di quelli da riqualificare e di quelli consolidati di qualificazione diffusa (solo per interventi superiori a una determinata soglia dimensionale). Rientrano tra le forme di perequazione integrata sia quelle specificamente istituite dal Psc, sia quelle che il Psc recepisce da Accordi già definiti (come quelli per le aree ferroviarie, o per la sede Hera).
L’obiettivo, in questo caso, non è più solo o principalmente quello di acquisire aree, ma quello di coinvolgere il privato nel finanziamento delle attrezzature collettive e dell’edilizia sociale.