Energia

Energia

Obiettivo generale:
protezione del clima

Obiettivi specifici:
- riduzione del consumo di energia;
- incremento della quota delle energie rinnovabili;
- riduzione delle emissioni climalteranti del 6,5 % rispetto al 1990.

Stato

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L'aggiornamento del bilancio energetico e delle emissioni climalteranti (cfr. Volume I del Programma energetico comunale - Pec 2007) mostra che, pur con alcune flessioni nel corso degli anni, il trend dal 1990 al 2004 rimane in crescita e non ha visto né una inversione né una stabilizzazione. Tra il 1990 e il 2004, il totale dei consumi energetici bolognesi è aumentato del 19,6%, mentre il totale delle emissioni climalteranti è cresciuto del 18,4%; in particolare, tra il 1997 e il 2004 la crescita complessiva è stata del 9,4%. La voce di maggior peso nei consumi energetici è quella del gas metano, che ha visto un aumento del 28% tra 1990 e 2004, con una leggera flessione nel 2003 (fig. seguente). Tuttavia, la maggiore crescita relativa è data dai consumi elettrici del settore civile (residenziale e terziario), che sono aumentati di ben il 20% tra il 1997 e il 2004. Una variazione nei consumi dei prodotti petroliferi, legata al settore trasporti, si è osservata nella riduzione degli usi di benzine, a favore del gasolio (conversione del trasporto privato da benzina a diesel), a partire dal 1999.

Consumi energetici (ripartizione per vettori energetici) nel Comune di Bologna - anni 1990 - 2004Consumi energetici (ripartizione per vettori energetici) nel Comune di Bologna - anni 1990 - 2004

Il macrosettore a maggior peso è quello residenziale (che corrisponde al 37%,), seguito dai trasporti e dal terziario, mentre l'industria e l'agricoltura hanno un ruolo di minor rilievo (fig. seguente).

Bilancio degli usi energetici per macro settore nel comune di Bologna - anno 2004Bilancio degli usi energetici per macro settore nel comune di Bologna - anno 2004

Nel corso degli ultimi anni qui considerati, il miglioramento relativo dell'efficienza del parco centrali termoelettriche italiane e l'incremento di quote di produzione di elettricità da fonti rinnovabili ha ridotto il fattore di emissione specifico per ogni kWh elettrico utilizzato. Ciò ha compensato parzialmente l'aumento di emissioni legato alla crescita dei consumi elettrici. Tra il 1997 e il 1999 si è potuta in effetti osservare una riduzione delle emissioni, dovuta tuttavia a fattori contingenti: da un lato, il minor peso delle emissioni elettriche (dovuto a un miglioramento del mix elettrico nazionale) e, dall'altro, la flessione dei consumi di benzina e gasolio in quegli anni (fig. seguente).

Emissioni climalteranti (ripartizione per vettori energetici) nel comune di Bologna - anni 1990-2004Emissioni climalteranti (ripartizione per vettori energetici) nel comune di Bologna - anni 1990-2004

Il peso maggiore delle emissioni climalteranti è dovuto agli usi elettrici, seguito al secondo posto dal gas metano (fig. seguente).

Bilancio delle emissioni di CO2 - contributi dei diversi vettori nel comune di Bologna - anno 2004Bilancio delle emissioni di CO2 - contributi dei diversi vettori nel comune di Bologna - anno 2004

Dal punto di vista del peso dei diversi macrosettori, il settore civile (residenziale e terziario), con il 62% del totale delle emissioni climalteranti, è quello che più incide sul territorio comunale bolognese (fig. seguente) e risulta essere quello su cui devono maggiormente concentrarsi gli sforzi di contenimento dei consumi.

Bilancio delle emissioni di CO2 per macrosettori nel comune di Bologna - anno 2004Bilancio delle emissioni di CO2 per macrosettori nel comune di Bologna - anno 2004

Impatto potenziale da Psc

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Complessivamente, sono stati considerati gli edifici realizzabili per il totale delle aree di riqualificazione e nuova urbanizzazione (in totale 8000 nuovi alloggi), a cui si aggiungono quelle in trasformazione (comprese le aree ereditate dal Prg e non ancora attuate).
La valutazione dell'incremento dei consumi energetici nel settore civile e delle relative emissioni di CO2 è stata elaborata per tre distinti scenari caratterizzati da una progressiva adozione di soluzioni attente al risparmio energetico e alle fonti rinnovabili (per i calcoli, si veda il Pec 2007):
- scenario BASE: nessun intervento migliorativo, ma semplice applicazione delle richieste sui parametri energetici imposti dalla normativa vigente (ovverosia applicazione dei limiti al consumo specifico e alle trasmittanze imposte dal DLgs 192/05 rispetto agli involucri);
- scenario MIGLIORATIVO: introduzione di alcuni interventi migliorativi sui rendimenti impiantistici e sulle caratteristiche termofisiche dell'involucro dell'edificio;
- scenario ENERGY SAVING: introduzione di forti elementi migliorativi nel sistema edificio/impianto, incluso il ricorso alle fonti rinnovabili.
I risultati dell'analisi evidenziano che le nuove edificazioni in uno scenario Base o Migliorativo comportano un ulteriore aumento delle emissioni tra il 4% e il 5% rispetto ai valori del 1990 (che sommato al 18,4% mostrato dalla città al 2004 porterebbe ad un aumento complessivo nei prossimi anni ad oltre il 23% rispetto alle emissioni del 1990).

Incremento delle emissioni climalteranti nei tre scenari di riferimentoIncremento delle emissioni climalteranti nei tre scenari di riferimento

Nello scenario Energy saving, di elevata efficienza energetica, l'incremento delle emissioni climalteranti dovuto alle aree in trasformazione risulta del 2,5% rispetto ai valori del 1990 (contro il 4,8% che si avrebbe se si applicassero i soli limiti imposti dalla normativa). Questo significherà per Bologna un aumento complessivo delle emissioni del 21% rispetto al 1990, che potrà essere bilanciato da una serie di azioni e interventi sull'esistente, nella misura necessaria a ricondurre la quantità di emissioni climalteranti all'obbiettivo di sostenibilità specifico.

Misure per la sostenibilità

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Il rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto per l'Italia (obiettivo pienamente condiviso anche dalla Regione Emilia-Romagna), prevede di raggiungere una riduzione delle emissioni del 6,5% rispetto ai valori del 1990.
Tale obiettivo richiede l'adozione di politiche di limitazione dell'impatto energetico-ambientale, attraverso:
1. interventi sull'esistente (soprattutto sul settore civile) per ridurre i consumi e diffondere l'utilizzo di fonti rinnovabili;
2. contenimento dell'impatto degli Ambiti di riqualificazione, di nuova urbanizzazione e in trasformazione previsti dal Psc.
Gli interventi sull'esistente prefigurati dal Pec 2007 sono indirizzati al miglioramento dei rendimenti degli impianti di riscaldamento (e di teleriscaldamento), all'isolamento termico degli edifici, all'installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici, alla riduzione dei consumi elettrici, alla riduzione dei consumi nei trasporti. Gli interventi proposti derivano dall'analisi georeferenziata dei consumi (Pec 2007) e quindi non derivano da valutazioni di potenziali teorici sulle utenze cittadine, ma rappresentano interventi effettivamente realizzabili ma subordinati all'azione fondamentale dell'Amministrazione comunale nel catalizzare l'incontro tra utenza e operatori del settore energia, attraverso tavoli di lavoro, campagne di informazione e promozione, attivazione di convenzioni con le Esco (Energy service company) e i distributori di energia.
Gli interventi previsti per gli edifici di nuova realizzazione prevedono l'applicazione di soluzioni costruttive e impiantistiche ad elevate prestazioni (scenario Energy saving), superiori ai valori minimi imposti dalla legge (Dlgs 192/05 e suo aggiornamento Dlgs 311/2006), subordinando gli interventi alla presenza o realizzazione di infrastrutture di produzione, recupero, trasporto e distribuzione di energia da fonti rinnovabili o assimilate adeguata al fabbisogno dei nuovi insediamenti e, per la riqualificazione degli insediamenti esistenti, alla riduzione dei consumi energetici finali e delle corrispondenti emissioni climalteranti, a parità di servizio reso.
Le indicazioni del Pec fanno riferimento a tre aspetti:
1. la corretta localizzazione dei nuovi insediamenti;
2. la corretta progettazione architettonica dei nuovi edifici;
3. l'adozione di impianti ad alta efficienza e ad energie rinnovabili.
Oltre a questi, occorrerà tenere conto di interventi sul sistema della mobilità volti alla progressiva riduzione del traffico veicolare privato, principale elemento di criticità per le aree urbane, per i quali si rimanda alle voci aria e sistema della mobilità.

Localizzazione dei nuovi insediamenti
In generale, il disegno urbanistico del comparto dovrà garantire l'accesso al sole a tutti gli alloggi, fornendo la possibilità di ottenere la climatizzazione naturale sfruttando anche le caratteristiche meteo-climatiche locali, e dovrà essere indirizzato a massimizzare la possibilità di realizzare gli impianti di sfruttamento di energie rinnovabili a scala locale (in particolare di sfruttamento attivo e passivo dell'energia solare); inoltre, dovrà essere garantito il più possibile il mix funzionale all'interno dell'area e l'accesso al trasporto pubblico su percorsi protetti e sicuri di mobilità ciclabile e pedonale per minimizzare i consumi per trasporti indotti dal carico urbanistico.
Per garantire l'uso delle energie rinnovabili, con particolare riguardo all'energia solare, e per sostenere misure di risparmio energetico sia negli edifici residenziali che non residenziali, le norme dovranno portare all'applicazione delle azioni individuate nelle Linee guida per l'energia contenute nel Programma energetico comunale in iter, che hanno una valenza urbanistica diretta o, soprattutto, indiretta. In particolare, per le aree ricadenti nei Bacini energetici urbani (Beu) individuati dal Pec, le Linee guida dovranno essere applicate come previsto nello scenario Energy saving recependone i contenuti nel Rue e nel Poc. I Beu (fig. seguente), derivati dall'analisi energetico-territoriale, individuano delle zone urbane su cui intervenire e a cui dedicare particolare attenzione in quanto mostrano elementi di criticità (o di opportunità) energetica sul territorio comunale.

Bacini energetici urbaniBacini energetici urbani

Corretta progettazione architettonica dei nuovi edifici
In merito alla progettazione a scala edilizia e di comparto, dovranno essere applicate le Linee guida per l'energia (fig. seguente), descritte nel Pec da recepirsi all'intero del Rue e del Poc, tra cui, ad esempio:
- classificazione energetica in classe A degli edifici nuovi (secondo lo schema di certificazione proposto dalla Provincia di Bolzano in attesa di una modalità di certificazione normata in via definitiva), ovvero con un fabbisogno massimo di calore specifico derivante dalle caratteristiche dell'involucro di 30 kWh/mq/anno;
- rapporto S/V < 0,45;
- orientamento prevalente est-ovest (+/- 30°);
- obbligo del 50% di acqua calda da solare;
- obbligo di impianto fotovoltaico (>3 Watt/mq);
- l'eventuale fabbisogno di raffrescamento aggiuntivo rispetto a quello che è possibile assicurare con tecniche di bio-edilizia dovrà essere fornito con condizionatori in classe A (Cop 5).

Adozione di impianti ad alta efficienza e ad energie rinnovabili

Le Schede di azione relative alle caratteristiche impiantistiche degli edifici contenute nelle Linee guida dell'energia del Pec e in via di recepimento nel Rue e nei Poc indirizzano, con diversi gradi di cogenza, all'adozione di tecnologie di risparmio energetico e di sfruttamento delle energie rinnovabili nei diversi usi finali (riscaldamento, raffrescamento, illuminazione, ecc).

Linee guida dellLinee guida dell'energia - Schede d'azione

Le Linee guida sono quindi declinate con diversi gradi di cogenza nei singoli Beu, secondo un matrice "priorità/prescrizioni" finalizzata alla definizione di valori limite dei parametri energetico-prestazionali e di priorità di scelte progettuali su edifici e impianti sulle diverse aree di riqualificazione o di nuovo insediamento, così come descritto nel Pec.
Si stima quindi che l'obbiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti del 7% rispetto al 1990, potrà essere raggiunto (ed eventualmente superato) solo se le aree di nuova urbanizzazione del Psc saranno realizzate secondo lo scenario Energy saving adottato dalla Giunta e realizzando tutte le azioni descritte dal Pec in iter sugli edifici esistenti, sulla mobilità e sugli impianti , garantendo così la sostenibilità degli interventi urbanistici previsti rispetto al tema energia.