Ambiti di valore naturale e ambientale

Ambiti di valore naturale e ambientale

Stato
Sono le parti del Territorio rurale nelle quali la presenza di serbatoi di naturalità e un’alta qualità ambientale assumono oggi un valore prevalente rispetto all’attività produttiva agricola e costituiscono i capisaldi della rete ecologica comunale. Comprendono i nodi complessi dell’ecosistema fluviale (fiume Reno e torrente Savena), i nodi semplici dei principali ecosistemi terrestri della pianura e il connettivo ecologico diffuso di particolare interesse paesaggistico della collina.


Impatto potenziale da Psc
Per questi Ambiti, il Psc consente le attività agricole, turistiche e ricreative, purché compatibili con la conservazione e l’incremento della biodiversità, il mantenimento degli ecosistemi e delle particolarità ambientali e paesaggistiche dei luoghi.

Misure per la sostenibilità
Negli ambiti di pianura, gli interventi dovranno essere volti prioritariamente a compensare l’artificializzazione connessa agli usi agricoli, a riqualificare l’assetto paesaggistico ed ecologico del territorio rurale, a riqualificare gli assetti ambientali altamente impoveriti attraverso il mantenimento, il miglioramento e la ricostituzione degli habitat naturali e semi-naturali propri dell’agro-ecosistema, contrastando l’impoverimento della diversità biologica. Dovranno inoltre essere migliorate le generali condizioni di sicurezza idraulica e idrologica.
In pianura, le trasformazioni insediative e infrastrutturali dovranno essere coordinate in sede di Poc con gli interventi di conservazione, restauro ambientale, difesa e ricostruzione degli equilibri idraulici e idrogeologici, al fine di garantire il ruolo di transizione svolto da questi Ambiti tra territorio densamente edificato ed infrastrutturato, rafforzando le misure di riqualificazione territoriale e di mitigazione degli impatti ambientali legati all’attività antropica e alla presenza insediativa, elevando complessivamente la qualità degli standard relativi alle componenti ambientali, paesaggistiche e storico-culturali del territorio, promuovendo un sistema di offerta ricreativa per il tempo libero rivolto alla domanda urbana e legato ad un’agricoltura a carattere multifunzionale (spazi verdi fruibili, fattorie didattiche, servizi di vendita diretta di beni agroalimentari, ecc.) e valorizzando le caratteristiche distintive di questo territorio agricolo ai fini dello sviluppo socio-economico ed ambientale sostenibile e di mantenere i varchi e le discontinuità del sistema insediativo sia ai fini della continuità dei collegamenti ecologici che a quelli paesaggistici.
In particolare, potranno essere incentivate forme di conduzione agricola multi-funzionale proprie dell’ambito periurbano, attraverso l’offerta di servizi volti a soddisfare la domanda di fruizione sportivo-ricreativa sostenibile e didattico-culturale proveniente dalla città e dalle attività in essa presenti e dovrà essere  garantita la continuità fisico-spaziale e funzionale tra il sistema delle aree verdi urbane con le reti ecologiche extra-urbane, tutelando e valorizzando i frammenti di naturalità che permangono, specialmente lungo le aste
fluviali, anche in relazione all’obiettivo del potenziamento del tessuto ecologico connettivo periurbano e alla realizzazione della rete ecologica per il mantenimento e la salvaguardia della biodiversità.
Negli ambiti collinari, gli interventi dovranno essere volti prioritariamente ad offrire al sistema metropolitano occasioni fruitive a breve raggio per il tempo libero e le attività ricreative, sportive, culturali e di ristorazione, anche attraverso la valorizzazione e la messa a sistema delle aree protette e dei Siti di Importanza Comunitaria; gli interventi dovranno consentire la riqualificazione ambientale dei corsi d’acqua principali e l tutela degli ambiti naturali di ridotta compromissione, con particolare attenzione alle esigenze di regolazione delle acque superficiali e un attento controllo dei movimenti franosi. Il recupero di valori paesaggistici potrà essere perseguito anche attraverso la demolizione di edifici agricoli dismessi incongrui con l’esistente (ad esempio ex stalle, capannoni, ecc.), favorendo, in presenza di estesi fenomeni di abbandono e di dissesto, interventi di ricomposizione fondiaria tendenti sia al ripristino di forme di governo del suolo, sia ad elevare l'offerta di fruizione a fini ricreativi dell'area.
Per contenere l’impatto delle attività antropiche e garantire il mantenimento delle massima naturalità degli Ambiti, dovrà essere esclusa la possibilità di realizzare nuovi edifici ad uso abitativo su fondi agricoli che ne siano sprovvisti, tutelando e valorizzando i frammenti di naturalità che permangono, specialmente lungo le aste fluviali, anche in relazione all’obiettivo del potenziamento del tessuto ecologico connettivo periurbano e alla realizzazione della rete ecologica per il mantenimento e la salvaguardia della biodiversità.  
Il Rue regolerà le destinazioni d’uso ammesse, stabilendo le modalità di recupero del patrimonio edilizio esistente nel rispetto delle caratteristiche funzionali, tipologiche e costruttive originarie, garantendo requisiti di qualità architettonica delle strutture sia residenziali che recettive,  e collegando queste ultime alla rete fruitiva delle aree di valore ambientale; inoltre definirà le condizioni per la realizzazione di infrastrutture e attrezzature pubbliche e per la nuova costruzione di edifici connessi allo svolgimento delle attività compatibili.
Sarà promosso il restauro dell’edilizia storica di pregio, conferendole nuove funzioni idonee alla relativa conservazione, preservando e valorizzando il contesto rurale storico circostante ad essa correlato, anche favorendo le localizzazioni di pregio, idonee in particolare per attività economiche di punta nel campo della ricerca e dei servizi, in particolare attraverso il recupero di edilizia storica (ville, borghi, ecc.) o la riconversione di insediamenti industriali.

Nello specifico, gli interventi dovranno prioritariamente contribuire all’attuazione delle strategie definite per le singole Situazioni che interessano gli Ambiti di valore naturale e ambientale:
4 Reno: costruzione di una relazione con la città, anche attrezzando vere e proprie “porte” al parco lungo fiume con parcheggi e spazi di sosta e ristoro, realizzazione della continuità dei percorsi lungo le sponde e di due attraversamenti.
5 Collina del Reno: mantenimento della naturalità dei luoghi, completamento dei percorsi, lungo fiume e di versante e loro raccordo con la rete collinare.
6 Collina dei calanchi: mantenimento della naturalità dei luoghi e la realizzazione di percorsi di collegamento tra le risorse storiche e paesaggistiche di Sabbiuno e i parchi Cavaioni e Paleotto.