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Classici della letteratura italiana

 

CLASSICI DELLA LETTERATURA ITALIANA

 

MANZONI

I Promessi Sposi

 

PASCOLI

L'assiuolo
Temporale
La cetra di Achille

 

 

In questi due anni di ginnasio abbiamo incontrato, attraverso le pagine dei libri, numerosi poeti e scrittori, lontani nel tempo, ma non nella sensibilità e nei contenuti, capaci di farci riflettere su noi stessi e sul mondo che ci circonda.

Tra i grandi della Letteratura italiana abbiamo scelto Manzoni e Pascoli:

Manzoni perché, attraverso le pagine de I promessi sposi, abbiamo avuto il privilegio di misurarci con un romanzo dalla dimensione europea, ricco e complesso, profondamente innovativo per lingua, struttura, contenuti e tecnica narrativa.

Facciamo nostre le considerazioni di Geno Pampaloni: Sul piano estetico, sto con F. De Sanctis: ”La pietra miliare della nostra nuova storia è questo romanzo, dove risuscita con tanta potenza il senso del reale e della vita”. Sul piano linguistico, sto con C. E. Gadda: “Volle che il suo dire fosse quello che veramente ognuno dice, e non la roca strombazza d’un idioma impossibile… che nessuno parla… né rivolgendosi a sé, né alla sua ragazza, né a Dio”. Sul piano etico ed esistenziale, sto con G. Testori: “credo che [l’opera del Manzoni] possa essere un modo di compromettere totalmente se stessi”.

Pascoli perché, come osserva G. Contini, è la maggiore personalità poetica in Italia a cavallo dei due secoli, e anzi probabilmente la maggiore dopo l’età di Leopardi e Manzoni. Innovatore del linguaggio poetico in lingua italiana, appassionato poeta in lingua latina (dal 1892 vince per dieci anni consecutivi la medaglia d’oro al Concorso internazionale di Amsterdam), profondo cultore dell’ermeneutica dantesca, instancabile traduttore, come afferma ancora G. Contini, di versi greci e latini (principalmente Omero e Orazio), ma anche di stranieri, medievali e moderni. Ciò è conforme all’ideale pascoliano d’una letteratura universale, patrimonio comune dell’umanità, qualunque ne sia stata la forma linguistica.