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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 16 min 12 sec fa

Bird / osservatorio

Mar, 11/13/2018 - 11:39

spettacolo di Nouveau Cirque a cura della compagnia blucinQue

Bird è installazione musicale e spettacolo in divenire, un processo di creazione che si basa su tappe di residenza chiamate “Osservatorio” in cui lo spettatore crea una relazione con l’installazione musicale e visiva presente in scena, entra di fatto a far parte del processo creativo col suo sguardo esterno e il tutto viene ripreso dall’occhio di una telecamera. Sul palcoscenico si fondono suono e movimento, l’attrezzo circense diventa parte dell’idea di gabbia, il trespolo è filo teso, l’altalena è trapezio, svago e appiglio per un volo mancato. L’impossibilità di volare e di libertà sono concetti base di questo lavoro, Bird è un uomo e il suo stare in gabbia è metafora di vita.
Il movimento di Jonnathan Rodríguez Angel porta una continua frammentazione del corpo, tra improvvisazione e ripetizione di possibilità che restano sempre le stesse.

Regia e coreografia Caterina Mochi Sismondi
Con Jonnathan Rodriguez Angel 
musica live Federico Dal Pozzo
Luci Max Vesco
foto Andrea Macchia
Coproduzione blucinQue Qanat Arte e Spettacolo e Fondazione Cirko Vertigo

blucinQue è la compagnia diretta dalla regista e coreografa Caterina Mochi Sismondi in un percorso di ricerca personale, in equilibrio tra tradizione e sperimentazione, teatro di parola e movimento e attraverso diversi settori della creatività contemporanea: teatro danza, letteratura, arti visive, produzione musicale e performance.

Violenza agita e violenza subita

Mar, 11/13/2018 - 11:18

incontro e proiezione

Qual è l’articolazione tra violenza agita e violenza subita? Se ne discute a partire dalla visione di un film e la presentazione di un libro.

Nel film di Betta Lodoli "Ma l’amore c’entra?" (2017, 52’’) tre uomini in cerca di un cambiamento parlano di violenza contro le donne nelle relazioni affettive: si tratta di una riflessione sul conflitto nelle relazioni e sull’educazione ai sentimenti che alla fine ci coinvolge tutti, uomini e donne. 
Il libro di Maria Chiara Risoldi "#MeToo. Il patriarcato dalle mimose all’hashtag" (Tombolini editore 2018) si propone di analizzare il fenomeno Me Too alla luce del ruolo svolto dai centri antiviolenza in un contesto patriarcale, orientando un potente riflettore sull’importanza del concetto di differenza di genere. Vi si descrive il contributo che la formazione scolastica, l’educazione di bambini e bambine e le neuroscienze possono offrire al miglioramento delle relazioni umane.

Intervengono 
Elisabetta Lodoli, Regista
Mariachiara Risoldi, Autrice e Presidente di Casa delle donne
Giulia Sudano, Presidente Associazione Orlando - Centro delle donne di Bologna
Annamaria Tagliavini, Associazione Orlando

Nell’ambito del Festival La Violenza iIllustrata 2018   #TaciAnziParla 

Massima Energia Femminile

Mar, 11/13/2018 - 11:13

per Alza Il Triangolo al Cielo

Il CORO FARTHAN di Marzabotto diretto da Elide Melchioni si esibirà in un concerto ad offerta libera a sostegno della mostra Alza il Triangolo al Cielo. Corpi, parole spazi delle donne in movimento 1968/2018, organizzata dall'Associazione Orlando.
Prima del concerto sarà possibile visitare la mostra nel quadriportico e salette adiacenti in maniera indipendente oppure, per chi volesse, è prevista una visita guidata gratuita a partire dalle ore 16.00.

Il CORO FARTHAN diretto da Elide Melchioni, nasce nel 2011 a Marzabotto con l'intento di riunire vocalità creative e curiose della Valle del Reno. La particolarità del coro sta anche nella scelta del repertorio: poliedrico, non convenzionale, multietnico e pronto a percorrere nuove strade. La fascinazione di partenza, l’imprinting è comunque il canto di tradizione orale, italiano e non, con una spiccata predilezione per un repertorio e delle tematiche “al femminile".
Coro Farthan nel 2018 ha ricevuto dal Comune di Marzabotto l’encomio CORO AMBASCIATORE DI PACE per la scelta mirata di un repertorio di tradizione orale che promuove i valori della Pace, della Collaborazione tra i Popoli, dei diritti delle Donne e dell’Infanzia, e per la salvaguardia delle Lingue Minoritarie.
Il loro ultimo album è intitolato MASSIMA ENERGIA FEMMINILE

www.corofarthan.com

 

Beauty

Mar, 11/13/2018 - 11:09

BBB18

Presentazione del fumetto BEAUTY [Leggi Beauty sul sito di ERCcCOMICS]

con Eleonora Antonioni, Giselinde Kuipers, Francesca Protopapa; modera Linda Chiaramonte

Cos’è la bellezza? Quali sono i canoni che definiscono cosa è bello e cosa non lo è? E chi li decide? Giselinde Kuipers, professoressa di Sociologia della Cultura all’Università di Amsterdam, da anni studia il modo in cui i canoni di bellezza si formano e influenzano la percezione del sé. Nell’ambito del progetto ERCcCOMICS è nato un webcomic ispirato proprio alle ricerche di Kuipers, scritto da Massimo Colella e disegnato da Eleonora Antonioni e Francesca Protopapa.

L’iniziative si svolge nell’ambito del Festival di fumetto BilBolBul, in collaborazione con ERCcOMICS, ERC European Research Council, Sorbonne Université, La Bande Destinée, Bologna Città educativa delle Bambine e dei Bambini, Istituzione Educazione e Scuola Giovanni Sedioli, Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne, Biblioteca Salaborsa Ragazzi, Istituzione Biblioteche di Bologna, U.O Pari opportunità, Tutela delle differenze, Contrasto alla Violenza di Genere, Comune di Bologna, Festival La violenza illustrata.

This project has received funding from the European Research Council (ERC) under the European Union’s Horizon 2020 research and innovation programme under the grant agreement No 672466

Amandine Meyer / Luca Di Sciullo - Ninfeo + BBB Room 2017

Mar, 11/13/2018 - 10:18

mostre nell'ambito di BilBOlbul 2018 - Festival Internazionale di Fumetto

L’albergo Al Cappello Rosso è diventato nel tempo una sorta di carnet degli ospiti di BilBOlbul. Fin dalle prime edizioni del festival, l’hotel ospita gli artisti invitati e chiede loro di lasciare una traccia della loro presenza a Bologna. Sono nate così le BBB Room: stanze a tema che ogni anno uno o più artisti sono invitati a trasformare, ridisegnare, riallestire.

Quest’anno sarà Amandine Meyer, fumettista e artista visiva francese, a personalizzare una delle stanze dell’hotel Al Cappello Rosso. Decorazioni pop e colorate, tessuti ricamati, creazioni in ceramica: Meyer combina tutti gli elementi caratteristici del suo stile per dare alla stanza un tocco straniante e seducente.

Ninfeo di Amandine Meyer con il sostegno di Fondazione Nuovi Mecenati inaugura il 25 novembre alle 19.30.

Accanto alla stanza di Amandine Meyer, BBB Room 2017, una seconda camera raccoglie le illustrazioni dedicate all’hotel e realizzate dagli ospiti dello scorso anno, in un set creato ad hoc da Luca Di Sciullo.

Anche  BBB Room 2017 inaugura il 25 novembre alle 19.30.

ingresso libero

Gianluca Ascione - Il grifone d’oro

Mar, 11/13/2018 - 09:47

mostra nell'ambito di BilBOlbul 2018 - Festival Internazionale di Fumetto

Gianluca Ascione, giovanissimo talento del fumetto italiano contemporaneo, presenta in anteprima a BilBOlbul 2018 Il grifone d’oro, una storia che racconta la complessità delle relazioni nate su app come Tinder e Grindr, ambientata in una Bologna psichedelica e delirante, a metà tra Cartoon Network e Andrea Pazienza

Il grifone d’oro – nuovo volume della collana di racconti brevi “Henry Darger” di Canicola Edizioni –  è uno sturm und drang che si sviluppa tra le notifiche di Grindr, che racconta la relazione tra Gianni e Francesco come una ricerca forsennata tra desiderio e sussistenza, uno spaesamento emotivo  in una città ricostruita fedelmente. Gianluca Ascione rilegge la Bologna del fuori sede Andrea Pazienza in chiave Cartoon Network, e la popola di creature fantastiche. La mostra presenta il risultato di questo frullato psichedelico, dove Inio Asano, Final Fantasy ed Eichiiro Oda stemperano i deliri e le ombre di Penthotal con la magia di Steven Universe.

La mostra a cura di Canicola in collaborazione con Cassero LGBT Center, Accademia di Belle Arti di Bologna inaugura il 24 novembre alle ore 19

Orari mostra:
lunedì - venerdì 10 -13 / 14 -19
mercoledì - venerdì - sabato dalle 23.30

24 novembre 15- 2
25 novembre 10 - 13 / 15 - 18

ingresso libero

Still recording

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Lissa ammetsajjel, Siria-Libano-Qatar-Francia-Germania/2017) di Saeed Al Batal e Ghiath Ayoub (116'). Incontro con Ghiath Ayoub e Riccardo Biaden

Un gruppo di giovani cineasti siriani racconta la vita che c'è oltre la guerra, nonostante le bombe, gli assedi e i cecchini. L'arte, la musica e, soprattutto, il cinema diventano modi per opporsi a forze troppo grandi per essere sconfitte. In un luogo dove è più pericoloso imbracciare una cinepresa che un fucile, i due registi seguono solo un motto: continuare a registrare. Vincitore della Settimana Internazionale della Critica a Venezia 2018 e del premio per l'Inclusione Edipo Re.

Incontro con Ghiath Ayoub e Riccardo Biadene 
(Premio Edipo Re/Kama Productions)

Fanny e Alexander

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Fanny och Alexander, Svezia-Francia-Germania Ovest/1982) di Ingmar Bergman (326')

Fanny e Alexander, come Ansel e Gretel, sono due bambini costretti ad affrontare il Male, personificato da un vescovo crudele, in questo mirabile affresco visionario dove Bergman reinventa la propria infanzia, retrodatandola al 1907. Summa geniale del suo cinema, il film esalta il potere dell'immaginazione contro i dogmatismi religiosi, cancellando i confini fra fantasia e realtà. Bergman considerava questa di cinque ore (diffusa esclusivamente in Tv, contro quella di tre uscita al cinema) come l'unica e autentica edizione del film. (rch)

Nell'intervallo light buffet offerto da Forno Brisa

Fatima

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Francia/2015) di Philippe Faucon (79'). Introduce Roberto Chiesi

Fatima è divorziata, mastica poco il francese, e per sbarcare il lunario fa le pulizie in nero a orari impossibili. Ma vuole garantire un futuro migliore alle sue figlie. Inno a un'eroina invisibile, film intimista e d'infinita dolcezza che affronta il grande tema dell'integrazione dall'interno di una famiglia di tutte donne, ognuna con una rapporto diverso con la Francia, la sua lingua, la sua cultura.

Introduce Roberto Chiesi

In collaborazione con Forno Brisa

Westwood: Punk, Icon, Activist

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(GB/2018) di Lorna Tucker (78')

Vivienne Westwood, stilista britannica, parla di se stessa, musa creativa del punk, icona anni Settanta, attivista di cause contemporanee. Dei Sex Pistols non ne può più, dell'ex marito e co-creatore dell'impero della moda iconoclasta Malcolm McLaren men che mai, si concentra sul cambiamento climatico (ma si dice che i forsennati ritmi di produzione della maison siano tutt'altro che innocenti). A settantasette anni resta un talento indipendente e funambolico. Dame Vivienne ha trovato il film irritante, questo stimola l'interesse. (pcris)

Le amiche

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Italia/1955) di Michelangelo Antonioni (104')

Antonioni segna il passaggio al cinema moderno aprendo le porte degli appartamenti borghesi e degli atelier di moda delle grandi città settentrionali. Se ancora il postneorealismo rosa vestiva di stracci le sue bersagliere, qui malinconiche signore dal fisico di mannequin portano in scena un nuovo disagio esistenziale. Eleonora Rossi Drago, di famiglia operaia, torna a Torino per dirigere una maison. Riti mondani, intrighi, fatuità e un suicidio. Sceneggiato da Suso Cecchi D'Amico e Alba de Cespedes a partire da Tra donne sole di Pavese, è un asciutto studio psicologico e una geometrica, raffinata mise en scène d'eleganza femminile anni Cinquanta. (pcris)

Dagli anni Venti al projection mapping

Lun, 11/12/2018 - 14:57

Narrazioni di moda

Interventi di Stefano Fake (The Fake Factory), Federico Bigi (Apparati Effimeri), Mick Odelli(DrawLight & Senso Immersive Experience). Modera Caterina Lunghi (giornalista).


A seguire, programma di corti muti accompagnati al pianoforte da Daniele Furlati

Gangs of Wasseypur

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(India/2012) di Anurag Kashyap (319'). Introduce Roberto Chiesi

(India/2012) di Anurag Kashyap (319')

Un'epica e fluviale saga criminale in cui il regista, sceneggiatore e produttore Anurag Kashyap ha srotolato sullo schermo oltre mezzo secolo della violenta lotta di potere tra due famiglie malavitose legate al traffico di carbone, mescolando Bollywood, spaghetti western e Martin Scorsese.

Introduce Roberto Chiesi

Nell'intervallo, light buffet offerto da Forno Brisa

Ninotchka

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(USA/1939) di Ernst Lubitsch (110')

Adrian Adolph Greenberg, solo Adrian all'anagrafe hollywoodiana, era una leggenda. A portarlo sui set era stata Natacha Rambova, scenografa e moglie di Rodolfo Valentino. Alla MGM incontra Greta Garbo, la stella della sua vita. Garbo non si farà mai vestire da altri che da lui, che esalterà lo splendore, il languore e l'audacia androgina della sua persona cinematografica. Qui, prima ancora che nella verticale bizzarria dei cappelli déco della Ninotchka parigina, il genio sartoriale (e narrativo) sta nei cappotti accollati, nelle camicie austere che avvolgono la compagna Nina Yakusciova in una trasognata mestizia, e fondano il fascino del suo ideologico candore. (pcris)

Colazione da Tiffany

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Breakfast at Tiffany, USA/1961) di Blake Edwards (115')

Che cosa si può dire ancora di Holly Golightly, glamour girl sofisticata e selvatica, ragazza indipendente e sola, "il corpo smilzo e ossuto che portava come una regina" scolpito da un lungo Givenchy da sera e destinato a diventare, nel tempo, un'idea platonica dell'eleganza? Riscrittura piuttosto libera del bellissimo romanzo breve di Truman Capote, questo è il film che dolcemente condusse Blake Edwards e Audrey Hepburn nella storia immortale del cinema e il little black dress nella storia immortale della moda. (pcris)

Esperienze dalla fashion valley

Lun, 11/12/2018 - 14:57

Narrazioni di moda

Interventi di Federico Bertini (Aeffe), Giovanna Furlanetto (Furla), alla presenza di Alberto Masotti(Fondazione Fashion Research Italy). Modera Gian Luca Farinelli. 

Il posto delle fragole

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Smultronstället, Svezia/1957) di Ingmar Bergman (91')

Un vecchio e glorioso professore (Victor Sjöström, per la seconda e ultima volta diretto da Bergman) intraprende un viaggio con la nuora per ricevere il giubileo tributatogli dall'università. Il tempo del tragitto gli offre l'occasione per un esame di coscienza e per confrontarsi con l'aridità della propria esistenza. Autoritratto dell'artista da vecchio, il film racconta un viaggio articolato su due piani: nei luoghi del passato e in un labirinto mentale dove la dimensione onirica illumina le immagini della memoria. I piani del sogno si insinuano nel presente con magistrale fluidità e libertà narrativa, in uno dei film più catartici di Bergman. (rch)

Terje Vigen

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Svezia/1917) di Victor Sjöström (59'). Accompagnamento al pianoforte di Daniele Furlati

"Il mio incontro con Victor Sjöström, prima vedendo i suoi film e poi conoscendolo di persona, è stato per me un evento immenso e determinante. È il modo unico che aveva Sjöström di ritrarre i personaggi. Ero profondamente incantato da questi lunghi primi piani filmati con una precisione da scultore. [...] Sjöström colloca gli individui all'interno dell'immagine conferendo loro una plasticità unica e il respiro della narrazione ci tiene tutto il tempo in tensione. L'azione drammatica agisce costantemente nella scenografia, nella coreografia, nella relazione dei corpi con lo spazio" (Ingmar Bergman).

Hiroshima mon amour

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Francia/1959) di Alain Resnais (92'). Introduce Jasmine Trinca

Jasmine Trinca introduce la proiezione di Hiroshima mon amour, il film diretto nel 1959 Alain Resnais e scritto da Marguerite Duras.

Jasmine Trinca è infatti in scena all’Arena del Sole fino al 16 novembre con La Maladie de la mort, spettacolo liberamente ispirato al romanzo omonimo di Marguerite Duras.

Un tuffo in piena Nouvelle Vague, con il primo lungometraggio di finzione di Alain Resnais, che firmò un film destinato a segnare l’immaginario cinematografico mondiale, affidandosi alla penna della scrittrice Marguerite Duras (candidata all’Oscar per la miglior sceneggiatura originale).
Proprio Marguerite Duras, che con Resnais ha costruito passo dopo passo ogni tassello del film, ha raccontato così il lavoro tra lei e il regista: “Prima di girare, Resnais ha voluto conoscere tutto, sia della storia che stava per raccontare, sia della storia che non avrebbe raccontato, quella dei nostri personaggi. Ha voluto sapere tutto della loro giovinezza, della loro esistenza prima del film e anche, in una certa misura, il loro avvenire dopo la storia raccontata nel film. Ho quindi inventato delle biografie dei nostri personaggi. E Resnais, a partire da queste biografie, vi si è approcciato attraverso l’immagine, come se integrasse un film già esistente nella vita anteriore dei personaggi. Una volta fatto questo, una volta stabilite le coordinate sociali e psicologiche dei personaggi, sia attraverso il loro passato, sia attraverso il loro avvenire, Resnais ha voluto che fosse chiaramente stabilito perché ci interessavamo a loro. Solitamente, i cineasti si domandano se la storia che vogliono raccontare sia d’interesse per il pubblico. Invece Resanis si è domandato se la storia che stava per raccontare avesse interesse per lui. Mai una sola volta l’ho sentito parlare di quello che sarebbe dovuto piacere al pubblico. Resnais sa straordinariamente bene quello che vuole fare, come e perché lo vuole. Prima di conoscerlo e di lavorare con lui, non potevo immaginare che – come cineasta – potesse essere così solo. Resnais lavora come uno scrittore”.

Hiroshima mon amour è stato restaurato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna. Un restauro realizzato attraverso un lungo e complesso lavoro, a partire dal negativo-camera e da un controtipo positivo di prima generazione. Particolare attenzione è stata riservata al rispetto della grana originale del film, che ha caratteristiche diverse soprattutto tra le parti giapponesi e quelle francesi ma anche nei molti e diversi stock di pellicola montati nel negativo. Il restauro ha rispettato pienamente l’estetica originale del film e il grading, curato da Renato Berta, è stato portato avanti grazie alla sua grande esperienza di direttore della fotografia e al costante riferimento a una copia d’epoca. Il restauro del suono è stato fatto, seguendo le indicazioni di Resnais, nel modo più trasparente possibile e nel pieno rispetto delle sonorità della copia d’epoca che anche in questo ambito ha costituito un importante riferimento.
Renato Berta, che di Alain Resnais è stato collaboratore a partire da Smoking/No Smoking del 1993, ha così descritto il proprio lavoro di supervisione a questo nuovo restauro di Hiroshima mon amour: “Non ci troviamo di fronte a un film classico in cui la fotografia è invariata dall’inizio alla fine. La narrazione del film è perfettamente lineare ma basata sulla discontinuità del montaggio fotografico, temporale e geografico. Il lavoro che ho fatto su questo restauro ha rappresentato un viaggio inusuale e affascinante nel cuore del film. Spesso mi è sembrato di avere accesso alle dinamiche più profonde dei diversi creatori: i due direttori della fotografia, gli attori e, naturalmente, il regista. Spero di non aver tradito le loro intenzioni”.

La maledizione di Frankenstein

Lun, 11/12/2018 - 14:57

(Frankenstein Created Woman, GB/1967) di Terence Fischer (86'). Introduce Gino Scatasta (Università di Bologna)

Quarto dei cinque Frankenstein diretti da Terence Fisher per la Hammer, epopea segnata da una propria poetica e da un riconoscibile stile visivo. Un Technicolor desaturato restituisce il clima oppressivo dell'età vittoriana, il dr. Frankenstein è uno scienziato gelido, subdolo e avido, la Creatura cambia faccia di film in film. Qui oltre che faccia cambia sesso, e la trovata è lo snodo transgender: il diabolico dottore impianta il cervello d'un giovane ingiustamente ghigliottinato nel corpo (da playmate) della fidanzata suicida. (pcris)

Introduce Gino Scatasta (Università di Bologna)

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