(Italia/2010) di Carlo Mazzacurati (106'). Introducono Giuseppe Battiston (interprete del film) e Cecilia Valmarana (Rai Cinema)
Un regista che forse aveva talento ma certo non ha più fortuna, ormai sceso a ogni compromesso e gravato dai debiti, accetta di allestire la sacra rappresentazione della Passione di Cristo di un paese toscano. Sarà una settimana di strani incontri, figuranti bizzarri, apparizioni quasi angeliche, e nello sfacelo totale lo spiraglio d'un riscatto. "Sono tutti, anche al livello infimo, contagiati dalla nevrosi del fare spettacolo che è propria dell'oggi. Io metto in scena da una parte questo scenario di plastica rappresentato dall'agente e dall'attricetta, in mezzo c'è il regista di Silvio Orlando, dall'altro un paese arcaico che fa cose arcaiche. I due mondi vengono in collisione attraverso il cortocircuito dell'esperienza del regista che è uno con una sua finezza, una sua speranza, una sua intensità. Andate quasi perdute nei fallimenti. Quasi... Bene o male questi disgraziati devono mettere in scena un'Ultima Cena, una Crocifissione, e loro malgrado devono confrontarsi con archetipi che provengono dal nostro patrimonio profondo. Naturalmente so che prima di me c'è stata La ricotta di Pasolini [...]. Nonostante la sua dimensione estrema e picaresca, il film cerca di riflettere sulla buona volontà e la passione. Per esempio, la passione di chi si mette insieme per fare il mio mestiere" (Carlo Mazzacurati).
(GB-Germania-USA/2014) di Wes Anderson (100')
(GB-Germania-USA/2014) di Wes Anderson (100')
Dall'immaginifico regista dei Tanenbaum, di Le avventure acquatiche di Steve Zissou e di Moonrise Kingdom, le gesta di Gustave H (Ralph Fiennes), leggendario concierge di un lussuoso albergo europeo e di Zero Moustafa, un fattorino che diviene il suo più fidato amico. Sullo sfondo, il furto e il recupero di un celebre dipinto rinascimentale, la violenta battaglia per un'enorme fortuna di famiglia, ed una dolce storia d'amore. Il tutto tra le due guerre, mentre il continente è in rapida e radicale trasformazione. Una commedia in moto perpetuo, cinetica e comica, una storia senza tempo di amicizia, onore e promesse mantenute che nasce da un mix di ispirazioni, tra cui le commedie degli anni Trenta e le storie e memorie dello scrittore viennese Stefan Zweig. Con un cast davvero stellare che comprende, fra gli altri, Bill Murray, Edward Norton, Tilda Swinton, Willem Dafoe e Adrien Brody.
Ambiente, sviluppo sostenibile, qualità della vita | incontro
Può il futuro essere basato sulla capacità di reinventare l’arte di vivere, a partire dal rispetto per la terra, dall’equilibrio dell’ecosistema, dalla biodiversità, dalle fonti rinnovabili, dalla diffusione della nuova economia sostenibile, dalla qualità della vita?
In occasione della pubblicazione del volume che dà il titolo all’incontro ne parliamo con il curatore, Alberto Michelini ed alcuni autori: Angelo Riccaboni, Magnifico Rettore Università di Siena, Giovannella D’Andrea, Membro di Emission Trading Group, Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo, Giorgia Simoncelli, Direttore organizzativo Fabula in Art.
Il libro è corredato dalle opere di artisti contemporanei italiani ed internazionali che hanno dedicato al tema il loro impegno e che hanno anche voluto esprimere il loro originale punto di vista sul rapporto tra uomo e natura.
Letture e laboratorio per bambini e bambine da 4 a 6 anni
Gli Ughi e la maglia nuova di Oliver Jeffers
Seguirà laboratorio di Ughi con iuta, terra e semini
Per bambini e bambine da 4 a 6 anni
Gli Ughi avevano una caratteristica: erano tutti uguali! Avevano lo stesso aspetto, gli stessi pensieri e avevano le stesse passioni. Finché un giorno uno di loro ebbe un'idea...
Visita guidata ai luoghi
Una passeggiata per via Indipendenza a cura dell'Associazione Amici delle vie d'acqua e dei sotterranei di Bologna / Bologna sotterranea.
Ultimo appuntamento di Per non perdere la via Maestra. Via Indipendenza nelle carte dell’Archivio Storico Comunale: quattro incontri, più una passeggiata, promossi dall'Archivio storico comunale in collaborazione con l'Università di Bologna.
A cura di Maria Beatrice Bettazzi, Matteo Sintini (Università di Bologna) e Paola Furlan, Elda Brini (Archivio Storico)
Via Indipendenza nelle carte dell’Archivio Storico Comunale
Quattro incontri, più una passeggiata, promossi dall'Archivio storico comunale in collaborazione con l'Università di Bologna.
Prossimi appuntamenti:
Sabato 12 aprile
.La Broadway de nuèter. Una strada per il divertimento con Elena Nepoti (Università di Bologna)
.Il Teatro Verdi, con Giorgia Predari (Università di Bologna)
.L’Eden Kursaal ieri e oggi, con Giuseppina Congedo e Gino Ghedini (ingegneri)
Sabato 10 maggio
.A volte ritornano. Due passi in una chiesa che non c’è più, con Francesca Sinigaglia, Alessandro De Angelis, Giuseppe Cannizzo (Università di Bologna)
.Un prodigio dell’igiene: l’edificio per i bagni pubblici, con Francisco Giordano (architetto e storico)
.L’edificio della GIL, con Monica Roncarati (ingegnere)
.Archeologia di una biblioteca pubblica, con Maurizio Avanzolini (Biblioteca Comunale dell’Archiginnasio)
Domenica 25 maggio
.Passeggiata per la Via Maestra. Visita guidata ai luoghi, a cura dell'Associazione Amici delle vie d'acqua e dei sotterranei di Bologna / Bologna sotterranea (Ritrovo ore 10 a Porta Galliera)
Riflessioni sulla Via Crucis. La Donazione Caccia Dominioni alla Raccolta Lercaro | mostra
La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro-Raccolta Lercaro presenta opere degli artisti Mirco Marchelli e Mario Fallini donate da Gabriele Caccia Dominioni, Maria Giuseppina e figli, in ricordo dei genitori Pierpaolo e Giulia.
Si tratta di una libera riflessione sulla Via Crucis ideata da Mirco Marchelli nei primi anni Duemila, di una Croce in vetro e legno d'ulivo realizzata da Mario Fallini già esposta alla Raccolta Lercaro nel 2011, all'interno della mostra Alla luce della Croce. Arte antica e contemporeanea a confronto, e di una formella in pietra lavica smaltata recante l'incipit del Vangelo di Matteo.
Queste opere si aggiungono a quelle già presentate nell'esposizione Nuove donazioni per la Raccolta Lercaro, comprendente lavori di Ettore Spalletti, Marcello Mondazzi, William Xerra, Graziano Pompili, Giovanni Chiaramonte, dei Maestri Giovanni Boldini, Adolfo Wildt e Georges Rouault, rappresentando un nuovo punto di eccellenza per il museo e per la Città.
I protagonisti raccontano la scena artistica in Italia dei primi anni 2000 un libro di Fulvio Chimento
Il critico Guido Bartorelli e l’artista Chiara Pergola incontrano l'autore.
Saranno presenti all’incontro anche il fotografo Davide Tranchina e il writer DADO.
Arte italiana del terzo millennio (Mimesis, Milano, 2014) si compone di 37 interviste – realizzate dal curatore e critico Fulvio Chimento (Roma, 1979) tra il 2011 e il 2013 – in cui artisti, curatori, critici, docenti universitari, galleristi, direttori di museo e di riviste d’arte contribuiscono con il proprio punto di vista a creare una chiave di lettura sull’arte contemporanea.
Il volume fornisce uno spaccato sul presente e il futuro della nostra nazione, uno “spazio culturale aperto”, che accoglie personalità, stili e spunti differenti, talvolta contrastanti, sul modo di “vivere” e “pensare” i primi anni del nuovo secolo. Analizzare con lucidità il presente, infatti, rappresenta da sempre la sfida più complessa per chi tenta di riconoscere e interpretare i processi culturali, di cui l’arte contemporanea è sicuramente uno degli indici guida: una nuova fioritura in campo artistico passa attraverso un miglioramento complessivo della società in essere e un confronto serrato, e su più livelli, all’interno (e all’esterno) del mondo culturale italiano.
Storie sul gioco d'azzardo tra ossessione e resistenza | Un libro del collettivo Senza Slot; gli autori incontrano Wu Ming 1 e Wu Ming 2
Disegnare una mappa dei bar che rinunciano ad installare slot machine o scelgono di toglierle, se già le avevano. Tracciarla con l’aiuto di chiunque voglia fare una segnalazione. Coinvolgere, in questo modo, il maggior numero di persone possibile. Era questa, l’idea alla base del sito senzaslot.it, lanciato a febbraio dello scorso anno da due ragazze e due ragazzi di Pavia, la città europea con il maggior numero di macchinette mangiasoldi in rapporto agli abitanti (una ogni centoquattro). A monte stava una considerazione più generale: la diffusione capillare del gioco d’azzardo in Italia, da quando, dieci anni fa, il settore è stato liberalizzato, è uno degli effetti della crisi. Uno tra i più evidenti. Pavia non è che l’antonomasia della pervasività del fenomeno. Target privilegiato di questo business dal potenziale distruttivo è quella che in inglese continua giustamente a chiamarsi “working class”: espressione assai più inclusiva del suo vituperato, deriso, criminalizzato corrispondente italiano.
Ad aver prodotto una diffusione così capillare sono plurime cause: una legislazione estremamente favorevole –quando non compiacente- agli imprenditori dell’azzardo; un’attività lobbystica ormai manifesta; gli interessi e la presenza delle mafie nel settore; un’immaginario plasmato da campagne pubblicitarie costruite ad arte [“ti piace vincere facile?” è l’esempio più memorabile]; un dibattito pubblico sovente incentrato solo sugli aspetti patologici del problema.
Questo libro segue gli autori/protagonisti in una sorta di romanzo di formazione in presa diretta (romanzo di non fiction, naturalmente) tra manifestazioni contro il gioco d’azzardo liberalizzato e sforzi per mettere a punto una posizione coerente sull’argomento, con tanto di corollario a base di esposti alla magistratura contro Senza Slot, per iniziativa di Assotrattenimento, il settore di Confindustria che tutela gli interessi degli imprenditori dell’azzardo.
Una presentazione insieme a Wu Ming, per il collettivo pavese, è il più classico degli “incontri con il mentore”. Più volte citato nelle pagine del libro, Giap, il blog di Wu Ming, è punto di riferimento fisso e palestra di scrittura argomentativa per molti dei coautori del volume.
(Les Garçons et Guillaume, à table!, Francia-Belgio/2013) di Guillaume Gallienne (85')
È la storia d'ispirazione autobiografica, già portata in scena dall'autore-attore Guillaume Gallienne, di un giovane (auto)convinto dalla madre della propria omosessualità. "Tutto sua madre è un sapiente andirivieni fra la messinscena teatrale e le avventure di Guillaume in giro per il mondo (e per la propria coscienza in divenire). Da giovane va in Spagna come 'ragazzo alla pari', e per venti minuti il film diventa una farsa alla Almodóvar; poi i genitori, disperati, lo spediscono in un college inglese e l'atmosfera è a metà fra Another Country e un film di Ivory. E così via. Il ritmo e l'intelligenza delle trovate non vengono mai meno" (Alberto Crespi).
(Francia-Cambogia/2013) di Rithy Panh (95')
Convinto che un'immagine possa riscrivere la storia, il regista fruga tra archivi e documenti cercando una fotografia scattata tra il 1975 e il 1979, periodo in cui in Cambogia detenevano il potere i famigerati khmer rossi. Convinto che lo scatto sia andato perso, non gli resta altro da fare che ricostruirlo. "Certe immagini devono sempre mancare, sempre essere sostituite da altre: in questo movimento c'è la vita, la lotta, la sofferenza e la bontà, la tristezza dei visi perduti, la comprensione di ciò che è stato; a volte la nobiltà e anche il coraggio: ma anche l'oblio" (Rithy Panh). Vincitore della sezione Un certain regard a Cannes 2013 e primo film cambogiano entrato nella cinquina degli Oscar per il miglior film straniero.
(Italia/2014) di Carlo Mazzacurati (94'). Introduce Isabella Ragonese
"Radicato nel Nordest, La sedia della felicità ribadisce il territorio del cinema di Carlo Mazzacurati e punta su due losers approdati, chissà come e chissà quando, al Lido di Jesolo. A Dino e Bruna capita l'occasione della vita, un tesoro da trovare per cambiare la sorte e risollevarsi dai propri fallimenti. In una regione e in un mondo dove tutto va in panne, si rompe e si spezza, dove anche i traghetti alle fermate sembrano incapaci di ripartire, un'estetista un tatuatore restano invischiati in qualcosa che non avevano previsto e che ha a che fare con la riscoperta dei sentimenti e dell'amore. Con garbo surreale, la commedia dinamica di Mazzacurati cambia lo stile di versificazione del suo cinema, sperimentando una scansione del racconto che pratica leggerezza e sorriso. [...] Per intenzione, gioco e tanto amore avviene l'agnizione, la rivelazione dei personaggi e il riconoscimento degli attori che hanno fatto e frequentato il cinema di Mazzacurati. Giuseppe Battiston, Roberto Citran, Antonio Albanese, Fabrizio Bentivoglio, Silvio Orlando, Natalino Balasso 'accarezzano' con malinconica dolcezza una commedia che chiede a gran voce la sospensione dell'incredulità. Fuori dal gruppo debuttano Valerio Mastandrea, paladino gentile dai tempi comici perfetti, e Isabella Ragonese, nostra signora delle Dolomiti, piena di grazia e riservata bellezza". (Marzia Gandolfi)
(USA/1925) di Charles Chaplin (96'). Comico. Dai 4 anni in su. Cineclub per ragazzi.
Chaplin mette in scena uno dei grandi sogni americani, la Corsa all'Oro, declinando il paradigma dei bisogni primari di ogni essere umano (cibo, rifugio, accettazione, amore, prosperità) e facendo intrecciare con nuova eloquenza pathos e commedia in un'unica voce. "A parte tutto - a parte gli abiti buffi, i baffetti e gli scarponi - volevo produrre qualcosa che commuovesse la gente. Cercavo l'atmosfera dell'Alaska, con una storia d'amore dolce, poetica, eppure comica" (Charlie Chaplin).
A seguire, per tutti i bambini, Merenda con Charlot ispirata al film.
Didascalie originali con sottotitoli italiani
(USA/2009) di Wes Anderson (87')
Ed eccolo infine, il Fantastic Mr. Fox cui ci siamo ispirati per dare un titolo a questo lungo ricordo di un amico che qui si conclude. Un'aria di famiglia, tra il cinema di Wes Anderson e quello di Carlo Mazzacurati? Di sicuro non immediata: nel primo tutto accade sul piano inclinato d'una sofisticata rarefazione, nel secondo ogni deviazione surreale affonda le radici in un territorio concreto. Però più di un'eco risuona nella natura introversa e bizzarra di tanti personaggi, nel colore speciale di ogni speranza e ogni fallimento, in queste bande di attori complici e fedeli... Fantastic Mr. Fox è Wes Anderson per la prima volta alle prese con l'animazione - compimento naturale per un mondo poetico che ha sempre sfoggiato il suo lato cartoon. La volpe Mr. Fox è un astuto patriarca che precipita nei guai e a sorpresa troverà aiuto risolutivo nel figlio, lo svagato Ash. Piccolo romanzo familiare, elegante racconto di formazione, serio divertissment ecologista. A Mazzacurati piaceva moltissimo. (pcris)
(Francia-Ciad/2013) di Mahamat-Saleh Haroun (101')
Dal regista di Daratt - La stagione del perdono, la ricostruzione sotto forma di favola venata di thriller della storia di Souleymane Démé. "Nel 2011, mentre mi trovavo al Fespaco Film Festival di Ouagadougou, sono andato a vedere uno spettacolo e ho scoperto Souleymane Démé, un ballerino con la gamba sinistra paralizzata. Quando è salito sul palco mi sono detto: 'Ecco l'eroe della storia che voglio raccontare'" (Mahamat Saleh Haroun). Così nasce Grisgris, il racconto di un uomo che decide di sfidare i propri limiti e di realizzare il desiderio di diventare un ballerino, ma che vede infrangersi i propri sogni quando, per salvare il suocero, è costretto a lavorare per alcuni trafficanti.
(Italia/1999) di Carlo Mazzacurati (55'). Introduce Paolo Cottignola (montatore del film)
"Mario Rigoni Stern ha vissuto questo secolo come un personaggio omerico, con la stessa pazienza, lo stesso coraggio, la stessa speranza in un disegno. I suoi occhi, il suo sguardo sono puri come la neve, ne hanno la stessa limpidezza, lo stesso candore. [...] Non ha mai abbandonato nessuno lungo il suo cammino, che fossero soldati amici o nemici, o persone perdute tra le montagne. Se li è caricati sulle spalle e li ha riportati a casa. Ciò che non ha potuto portare indietro ha deciso di raccontarlo, per non dimenticare". (Carlo Mazzacurati)
(GB-USA/2013) di Ben Rivers e Ben Russell (95'). Versione originale inglese
Xing presenta la terza edizione di Live Arts Week (Bologna, 8-13 aprile 2014), evento unico in Italia dedicato alle live arts, un insieme eterogeneo di performance che ruotano intorno alla presenza e all'esperienza percettiva di corpi, movimenti, suoni e visioni.
Il primo lungometraggio nato dalla collaborazione tra i due filmaker Ben Rivers e Ben Russell guarda alla storia del cinema come sogno e rituale, invocando quella forma di magia che un tempo animava la natura ma che la modernità ha bandito dal mondo. Un uomo si muove al centro di tre diverse situazioni, ognuna delle quali ritrae un paesaggio e un contesto sociale diversi: una comune su un'isola estone, una casa isolata nella Finlandia del nord, e un club di Oslo in cui è in corso un concerto black metal. Tre scenari che "esplorano dei modi possibili di essere nel mondo, nel senso positivo del termine, per certi versi sono delle utopie temporanee" (Ben Rivers).
Versione originale inglese
Per il programma dettagliato: www.liveartsweek.it
(The Tale of Despereaux, USA/2008) di Sam Fell e Robert Stevenhagen (93'). Animazione. Dai 6 anni in su. Cineclub per ragazzi.
Ratti e zuppe vengono banditi e sul regno di Dor incombono oscurità e tristezza. Solo il topino Despereaux, curioso, avventuroso e insaziabile lettore, riuscirà a salvare la principessa Pea come un vero e proprio cavaliere e a riportare il sole e la zuppa tanto amata dagli abitanti. Primo lungometraggio in computer grafica della Universal.
(USA/2013) di Teller (80')
In occasione della mostra di Palazzo Fava, presentiamo due film che intersecano l'opera di Veermer e il cinema. La questione in gioco nel documentario di Teller è semplice: com'è possibile che Vermeer sia riuscito a dipingere la sua Ragazza con l'orecchino di perla in modo così realistico, o fotorealistico? C'è chi sostiene che il pittore olandese sia riuscito a riprodurre perfino quei circoli di confusione che sono effetti espliciti in fotografia. Si è servito di una camera oscura (dibattito ancora aperto in ambito accademico)? Alcune risposte, o meglio, alcune speculazioni legate a tali domande le troverete in questo bel film. (rc)
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae. Musei nella città.
I testi di Vetrano&Randisi e Franco Scaldati. Una conversazione su "La trilogia della Sicilia" e "Totò e Vicè", edizioni Cue Press.
Presentazione dei libri, pubblicati dall’editore Cue Press:
Conversazione tra: Enzo Vetrano e Stefano Randisi, autori della Trilogia Marco De Marinis, Gerardo Guccini, Giovanni Azzaroni, Dipartimento delle Arti, Università di Bologna Mattia Visani, curatore della Trilogia ed editore di Cue Press, Filippa Ilardo, curatrice del libro Totò e Vicé.
Verranno proiettati e mostrati al pubblico i libri digitali pubblicati da Cue. Gli ospiti parleranno di drammaturgia ed editoria digitale. Enzo Vetrano e Stefano Randisi leggeranno brani tratti delle loro commedie.
In concomitanza con le rappresentazioni dello spettacolo Totò e Vicè con Enzo Vetrano e Stefano Randisi all’Arena del Sole (3-13 aprile).