(Zin'naariyâ!, Burkina Faso-Niger-Francia/2016) di Rahmatou Keïta (96')
Tiyaa, studentessa dell'aristocrazia nigerina in Francia rientra per le vacanze invernali nel sultanato del Damagaran. La proposta di matrimonio del suo fidanzato tarda ad arrivare e Tiyaa, timorosa che qualcosa possa andare storto, si confronta con le donne del suo villaggio sul tema delle relazioni. La nigerina Rahmatou Keïta compone uno sfaccettato ritratto cultural-sentimentale omaggiando tradizioni, architetture e costumi del suo popolo.
Lingua originale con sottotitoli
(Marocco-Francia-Belgio/2017) di Nabil Ayouch (119')
Le vite di cinque personaggi si intrecciano tra presente e passato tra le montagne marocchine: un maestro di scuola berbero è costretto a insegnare in arabo; un ristoratore in crisi d'identità vive un conflitto con le sue origini ebraiche; una giovane donna si batte contro l'integralismo islamico; un ragazzo sogna di diventare il Freddie Mercury del Marocco; una ragazzina agiata deve affrontare la solitudine. Dopo aver osservato la violenza degli slum di Casablanca in Les Chevaux de Dieu, Nabil Ayouch offre uno spaccato del Marocco e delle sue contraddizioni negli anni successivi alla Primavera Araba.
segue
IN THE SAME BOAT (Italia/2015) di Francesco Zizola (3')
Il fotografo Francesco Zizola è a bordo della Bourbon Argos, una delle tre navi di Medici Senza Frontiere inviate nel 2015 a soccorrere i migranti nel Mediterraneo.
Lingua originale con sottotitoli
(Somalia-Danimarca-Kenya-GB/2018) di Nasib Farah e Søren Steen Jespersen (82')
Mohammed è un giovane somalo cresciuto in Inghilterra, dove ha abbracciato l'Islam più radicale. Tornato nel paese d'origine, partecipa alle attività terroristiche di Al-Shabaab ma, dopo averne sperimentato l'efferatezza, decide di prenderne le distanze e vivere da disertore a Mogadiscio. Si trova di fronte a un bivio: tornare in Inghilterra e affrontare la galera, o cercare di costruirsi una nuova vita in Somalia, sotto la costante minaccia di essere ucciso.
Lingua originale con sottotitoli
(The Day the Earth Stood Still, USA/1951) di Robert Wise (92')
Uscito lo stesso anno di La cosa da un altro mondo, rappresenta l'altra faccia della medaglia, l'anima pacifista della fantascienza. Gli alieni non sono invasori, Klaatu (dal rassicurante volto umano) è il messaggero di una civiltà evoluta che vuole offrire all'umanità tutta un ammonimento antimilitarista. A fronte di tanta saggezza intergalattica, gli umani si fanno subito riconoscere mettendo mano alla pistola. Regia di Robert Wise e musiche dell'hitchcockiano Bernard Hermmann. (aa)
Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori
Lingua originale con sottotitoli
Dialogo tra passato e presente
In occasione della festa del Santo Patrono di Bologna, CUBO propone una riflessione sul legame tra tradizione, identità e radici. La celebrazione del Santo protettore della città è un rituale di matrice antica, di cui si ricercheranno le origini e si scopriranno significati e curiosità.
Maria Giuseppina Muzzarelli e Maurizio Bettini accompagano il pubblico in un viaggio dagli albori fino ai giorni nostri, invitando a riflettere sul concetto di memoria, prezioso bagaglio culturale, ma anche patrimonio che non si “eredita”, si insegna e costruisce passo dopo passo.
L’evento è realizzato in collaborazione con il Mulino.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria su www.cubounipol.it
(Etz Teena, Israele-Francia-Etiopia-Germania/2018) di Aalam-Warqe Davidian (93')
Etiopia, 1989. È in corso la guerra civile e la giunta militare arruola con la forza i giovani uomini. Mina ha sedici anni, è di religione ebraica e la sua famiglia sta negoziando il trasferimento in Israele, dove vive la madre. Ma lei è innamorata di Eli, cristiano. Teme possa essere arruolato e non vuole perderlo. Al suo esordio, la regista etiope-israeliana Aalam-Warqe Davidian s'ispira ai ricordi della propria infanzia per raccontare il dramma della guerra attraverso gli occhi di una giovane che non riesce a capirne le ragioni.
Lingua originale con sottotitoli
(Belgio-Francia-Rwanda/2018) di Joël Karekezi (91')
Durante la Seconda guerra del Congo, un sergente e una recluta, divisi per errore dal loro battaglione, attraversano a piedi la giungla. Lungo l'impervio tragitto devono imparare a convivere nonostante le differenze. "Una fiaba crudele sull'amicizia virile, quasi un buddy movie bellico, qua e là illuminato da bagliori di umorismo macabro. Animato da una forte tensione morale che convive con uno sguardo a tratti allucinato sugli orrori della guerra, è una sintesi insolita e potente che punta a fare luce su una pagina sanguinosa e troppo poco conosciuta del recente passato" (Gabriele Gimmelli).
segue
IN THE SAME BOAT (Italia/2015) di Francesco Zizola (3')
Il fotografo Francesco Zizola è a bordo della Bourbon Argos, una delle tre navi di Medici Senza Frontiere inviate nel 2015 a soccorrere i migranti nel Mediterraneo.
Lingua originale con sottotitoli
ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Teatro
La Corte Ospitale
SOUL MUSIC. DAL LATO OPPOSTO
di e con Oscar De Summa
Una band di musicisti alla ricerca di una guida, una voce in grado di rappresentare la loro urgenza di opposizione e rifiuto di ogni convenzione edonistica e commerciale. Un gruppo di amici che vuole recuperare, attraverso la musica, un’autenticità ormai calpestata, far riemergere un’anima dal fondo dell’abisso della cultura di massa. E se il frontman, al termine della ricerca, si rivela tanto artisticamente valido quanto umanamente inaffidabile e in balìa dei propri demoni interiori, allora la possibilità di realizzare l'agognato cambiamento diventa una questione di libertà e devozione, cieca speranza e compromessi. L’istrionico Oscar De Summa torna sul palco dell’ITC Teatro con una storia di conflitti e passioni dal respiro generazionale, confermandosi una delle voci – autore, attore, narratore e in questo caso anche cantante – più interessanti del panorama italiano contemporaneo.
A seguire incontro con Oscar De Summa
Orario spettacolo:
ore 21.00
Prima dello spettacolo, alle 19.30: “Aperitivo con il critico” (leggi dettagli)
IL MONDIALE IN PIAZZA (Italia/2018) di Vito Palmieri (15')
La nazionale italiana non si qualifica ai mondiali di calcio 2018, ma c'è chi non può sopravvivere senza tifare. Un gruppo di ragazzi organizza un mondiale parallelo.
CINEMA DADAAB (Kenya-Finlandia/2018) di Kati Juurus (58')
Dadaab è un enorme campo profughi in Kenya, al confine con la Somalia. Uno dei più grandi e problematici del mondo, che ospita circa il quadruplo delle persone che potrebbe accogliere. Uno dei pochi svaghi è il cinema improvvisato da Abdikafi Mohamed. I film permettono di capire cosa succede ‘al di fuori', sono finestre su un mondo irraggiungibile e sconosciuto, nutrono sogni e speranze.
Lingua originale con sottotitoli
(Another Day of Life, Polonia-Spagna/2018) di Raúl de La Fuente e Damian Nenow (86')
Luanda, 1975. L'Angola, da poco indipendente, è in subbuglio: a scontrarsi il MPLA appoggiato dall'Unione Sovietica e l'UNITA sostenuta dagli Stati Uniti. Per capire e documentare il sanguinoso conflitto, Ricardo, reporter di guerra, si spinge nel cuore della confusão. Dal romanzo omonimo di Ryszard Kapus´cin´ ski, un emozionante omaggio allo scrittore e alla sua attività di giornalista-reporter che mescola animazione e documentario.
precede
IN THE SAME BOAT (Italia/2015) di Francesco Zizola (3')
Il fotografo Francesco Zizola è a bordo della Bourbon Argos, una delle tre navi di Medici Senza Frontiere inviate nel 2015 a soccorrere i migranti nel Mediterraneo.
Lingua originale con sottotitoli
(Italia/2019) di Pietro Marcello (129')
"Adattando il capolavoro letterario di Jack London, trasportato a Napoli in un Novecento atemporale, Pietro Marcello compone un'autobiografia dell'artista in purezza. ‘Martin Eden c'est moi', sebbene il ritratto non somigli a un selfie compiaciuto, bensì a una vibrante, commossa, polemica rilettura del ruolo intellettuale in mezzo ai marosi della storia e ai cinismi delle classi agiate. Il resto lo fa lo stile: un realismo potente interpolato da immagini d'archivio, che creano un equilibrio instabile ma eccezionale con l'impianto di finzione". (Roy Menarini)
Incontro con Pietro Marcello e Luca Marinelli
Appuntamento con la commedia dell’arte al Teatro del Baraccano con IL BOTTONE/KNOFLIK, spettacolo della compagnia teatrale praghese Klub Commedia, a cura della regista Maddalena Rossi.
In scena, oltre alla stessa Maddalena Rossi, gli attori Jáchym Kučera e Richard Juan Rozkovec, accompagnati alla chitarra da Luca Biasetti. Le maschere sono state realizzate da Marie Vymazalová.
Il bottone nasce a Praga dall’incontro tra la regista italiana e i due attori cechi e dal loro interesse comune per le maschere della Commedia dell’arte, imprescindibile eredità del patrimonio teatrale italiano.
Da questo incontro fortuito e fortunato, dalla sperimentazione e dal lavoro con le maschere, si e’ giunti alla creazione di questo spettacolo in cui cinque personaggi tipici della Commedia dell’arte si inseguono vorticosamente, annodandosi in un canovaccio originale.
La perdita di un bottone da parte di Arlecchino scatena una serie di “catastrofi” e fraintendimenti. A complicare tutto la voce di Berta, sesto invisibile personaggio.
Il lavoro propone una rivisitazione delle tecniche e della specifica attorialità della Commedia dell’arte, proponendole come modello per un teatro che valorizzi la figura e la creatività dell’attore.
L’incontro fra due diverse nazionalità aggiunge alla Commedia una commistione di lazzi e battute riconducibili a due diversi patrimoni culturali e teatrali.
Biglietto unico 8€
Informazioni:
Tutti i biglietti si possono acquistare:
(Italia/2009) di Pietro Marcello (67')
Vincitore del Torino Film Festival, è il canto d'amore a una città, Genova, alle sue immagini e ai suoi reietti. "Prima del film non conoscevo bene Genova, gli unici ricordi erano i racconti di mio padre. Mi raccontava sempre di quanto era bella, delle tripperie e del suo cielo. Io ho conosciuto un'altra Genova, l'area dell'angiporto, dove sempre di più si estingue il tessuto sociale, dove la memoria è impressa nelle pietre di Sottoripa. Ho provato a raccontare il presente attorno a me, mentre la nostalgia del Novecento è rappresentata attraverso i repertori, filmini amatoriali e non, realizzati da genovesi di lunga generazione" (Pietro Marcello).
(Italia/2015) di Pietro Marcello (86')
Pulcinella, un bufalo, un pastore, il Vesuvio, una reggia borbonica abbandonata a se stessa (quella di Carditello), emblema della malasorte che si è abbattuta sulla ‘terra del lavoro', oggi diventata ‘terra dei fuochi' in mano alla malavita. Sono gli ingredienti di un film visionario e poetico che, attraverso la voce di Elio Germano, ci racconta il nostro paese: "Ho imparato a guardare l'Italia contemplando il suo paesaggio dai treni, riscoprendo di volta in volta la sua bellezza e la sua rovina. Spesso ho pensato di realizzare un film itinerante che attraversasse la provincia per provare a raccontare l'Italia: bella, sì, ma perduta" (Pietro Marcello).
(Italia/2019) di Stefano Cipani (101')
Al suo arrivo al liceo, Jack prova a nascondere ai nuovi amici e alla ragazza di cui s'innamora l'esistenza di Gio, il fratello minore affetto da sindrome di Down. Dal romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol, sceneggiato dal bolognese Fabio Bonifacci, una commedia al contempo cruda e fiabesca che affronta la diversità dal punto di vista dei bambini, ispirandosi al cinema stralunato e surreale di Anderson, Gondry, Jeunet e Miyazaki. Accanto ai due giovani protagonisti, la coppia di genitori interpretata da Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese.
Incontro con Stefano Cipani
IL CANTIERE
(Italia/2004) di Pietro Marcello (35')
"Napoli per me è stata la fossa dei leoni, il posto in cui ho imparato a fare tutto" (Pietro Marcello). La storia di due bambini nel cuore della città partenopea e di un giardino pubblico che a loro è negato.
IL PASSAGGIO DELLA LINEA
(Italia/2007) di Pietro Marcello (57')
"Il titolo che rivela Marcello agli spettatori più attenti, viaggio sugli espressi notturni che di lì a poco sarebbero scomparsi. Una serie di incontri con viaggiatori, tra i quali emerge Arturo, anziano europeista libertario che ha scelto di vivere sui treni. L'enorme quantità di materiale raccolto, spesso già composto con un occhio pittorico, viene completamente rielaborato in un montaggio creativo, a metà tra il saggistico e il lirico. Il risultato può ricordare quello che Pasolini definiva ‘cinema di poesia'". (Emiliano Morreale).
(The Biggest Little Farm, USA/2018) di John Chester (91')
Giunge alla terza edizione la rassegna dedicata ai più longevi, confermata al lunedì nella fascia oraria delle 15. "Che cosa succede quando una coppia dal pollice verde promette al proprio cane di trovargli un posto più grande e naturale dove vivere? Nasce così nel 2011 Apricot Lane, una fattoria dove si ricrea un habitat naturale e diversificato. La famiglia Chester ha ripreso questi otto anni come se fosse un film di avventura invece che un documentario: tifoni, carestie, predatori, raccolti rovinati e malattie del bestiame, tutto sembra frapporsi tra loro e l'obiettivo di una vita sana e serena" (Roy Menarini).
Incontro con Fausto Viviani (presidente Auser Emilia-Romagna) e Antonella Lazzari (presidente Auser Bologna)
Dopo la proiezione light buffet in biblioteca con i biscotti del Forno Brisa.
In collaborazione con Auser Bologna e Auser Emilia-Romagna
ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Teatro
CrAnPi | Lafabbrica | Teatro Vascello | Carrozzerie n.o.t, con il supporto di Residenza IDRA e Teatro Cantiere Florida/Elsinor - progetto CURA 2018 e di Periferie Artistiche Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio
LA CLASSE
UN DOCUPUPPETS PER MARIONETTE E UOMINI
uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli – CrAnPi
performers Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni, Marta Meneghetti
scene e marionette Fiammetta Mandich
luci Raffaella Vitiello
suono Hubert Westkemper
La Classe è un docupuppets con pupazzi e uomini. È un rito collettivo in cui gli adulti, interpretati da pupazzi, rileggono la memoria di un’infanzia vissuta nella paura di buscarle. Una storia che Fabiana Iacozzilli fa nascere dai ricordi delle scuole elementari. Questi ricordi sotto forma di pezzi di legno sono manovrati a vista dai performers e si muovono nel mondo terrorizzante della maestra Suor Lidia, rievocata altresì dalle voci registrate dei compagni di scuola della regista. Spaziando fra genere documentario e favolistico, lo spettacolo, vincitore del Premio In-Box 2019, è un’emozionante riflessione sul senso profondo della memoria e s’interroga su cosa ogni essere umano possa diventare a partire dal proprio dolore e dalla propria infanzia.
A seguire incontro con la Compagnia
Spettacolo vincitore Premio In-Box 2019
Teatro dell’Argine fa parte di In-Box, una rete di sostegno per la circuitazione del nuovo teatro
Orario spettacolo:
ore 21.00
ITC Teatro - Stagione 2019/2020 | Teatro
Babilonia Teatri | La Corte Ospitale
PADRE NOSTRO
di Enrico Castellani e Valeria Raimondi
con Maurizio Bercini, Olga Bercini, Zeno Bercini
direzione di scena Luca Scotton
Babilonia Teatri torna sul palco dell’ITC con l’ultimo e dissacrante lavoro: Padre nostro è Hansel e Gretel vent’anni dopo, ma non è una fiaba. Padre nostro è la disfatta del padre. Perché è indubbio che sulla parola padre oggi si stia combattendo una battaglia. L'importanza del padre. L'evaporazione del padre. La legge del padre. Cosa resta del padre? Genitore 1. Genitore 2. Genitore 3. Autoritario o autorevole. Vicino o lontano. Che relazione c'è tra funzione del padre e identità di genere? Sulla scena ci sono realmente un padre con i suoi due figli adolescenti: lo portano nello stesso bosco in cui lui li ha abbandonati da bambini, lo bendano e lo legano a una sedia. I ruoli s’invertono, ora sta a lui, al padre, trovare la strada per tornare a casa. Sta a lui ritrovare il proprio posto nel mondo. Per farlo dovrà dare delle spiegazioni ai suoi figli. Padre nostro non è una preghiera rivolta a Dio. È una resa dei conti che non ammette fine.
A seguire incontro con la Compagnia
Orario spettacolo:
ore 21.00
Locomotiv club | Eventi 2019/20
Gli Uochi Toki in concerto al Locomotiv Club il 7 novembre con il loro nuovo disco “Malæducaty“. Il duo è formato da Matteo "Napo" Palma (voce e testi) e da Riccardo "Rico" Gamondi (elettronica).
7 novembre 2019 ore 21:00
7 euro | riservato ai soci del circolo con tessera aics 2019-2020