Il Psc eredita una dotazione complessiva di aree (esistenti e in trasformazione) pari a 19,5 milioni di mq di cui 16,4 di proprietà e uso pubblico, 1,4 di interesse pubblico e 1,7 di proprietà privata. La superficie lorda di pavimento delle attrezzature che insistono sulle aree pubbliche ammonta a 3,7 milioni di mq.
Con riferimento alla popolazione stabile attuale ciò significa una offerta pro-capite di aree di proprietà o di interesse pubblico di circa 41 mq, con 8,5 mq di superficie lorda di pavimento.
Se si considerano i 100.000 abitanti temporanei e il fabbisogno che essi generano, la quota media pro-capite di attrezzature e spazi collettivi passa da 41 a circa 38 mq.
Questa quota comprende i parchi urbani e gli spazi fruibili nel territorio rurale, sia perché occorre riconoscere l'esistenza di una pratica d'uso allargata del territorio, sia perché è una scelta qualificante del Psc il collegamento fisico e funzionale con le aree esterne alla parte densa della città, tipicamente collina e fasce fluviali, inserite a pieno titolo nella città. La superficie di queste aree ammonta a oltre 10,5 milioni di mq, cui vanno aggiunti 1,4 milioni di mq di impianti e centri sportivi. In questa somma sono incluse le aree verdi in corso di realizzazione, come le grandi aree demaniali lungo i fiumi.
In ambito urbano sono state considerate le piazze e gli spazi aperti completamente pedonalizzati (circa 0,1 milioni di mq) e le aree destinate a parcheggio (1,1 milioni di mq), escludendo quelle a solo uso dei residenti.
Le attrezzature di proprietà e interesse pubblico (scuole, sedi per attività culturali sociali e politiche, teatri e musei, attrezzature socio-sanitarie e ospedali, sedi di amministrazioni, sicurezza e protezione civile, spazi per il culto) occupano circa 4,7 milioni di mq di superficie fondiaria.