Art.36 Qualità ecologica e ambientale
1. Obiettivi. La scelta del Psc di tutelare l’ambiente urbano, rafforzare e realizzare ex novo le dotazioni ecologiche persegue la qualità dell’ambiente per la salute e il benessere di chi abita la città e il territorio, conformandosi ai criteri di sostenibilità indicati nella Valsat.
2. Strumenti. La sostenibilità e la compatibilità ambientale degli interventi urbanistici e infrastrutturali dovrà essere valutata nelle diverse fasi del processo di attuazione degli indirizzi espressi dal Psc, secondo modalità che saranno stabilite nei Poc e nel Rue. La qualità ecologica e ambientale perseguita dovrà diventare obiettivo fondante di tutti i piani, programmi e progetti che incidono, con opere e politiche, sugli usi urbani e sugli usi agricoli, specificandosi come indicato nei commi seguenti.
Gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia e le opere infrastrutturali dovranno essere accompagnati dalla realizzazione contestuale di interventi di ambientazione, compensazione e risarcimento ambientale, anche su aree non necessariamente di pertinenza o contigue, quale contributo alla realizzazione delle reti ecologiche. La scelta degli interventi e delle azioni puntuali verrà effettuata in sede di Poc e Rue.
3. Progetti di tutela, recupero e valorizzazione. Il Psc prevede interventi mirati e di grande scala per la tutela, il recupero e la valorizzazione di aree di particolare interesse, anche di rilievo metropolitano, traducendo le strategie delle sette Città. Gli interventi saranno realizzati attraverso i Poc, secondo gli indirizzi descritti di seguito.
- Città della Tangenziale
Villa Bernaroli. Recupero paesaggistico di una vasta proprietà comunale quale “porta” di accesso al cuneo verde di livello sovracomunale, connettivo ecologico periurbano che collega i corridoi del Reno e del Samoggia, interessando diversi Comuni; gli obiettivi del progetto riguardano la gestione del paesaggio con il recupero di elementi testimoniali, la fruibilità per i cittadini, l’insediamento di attività di interesse sociale compatibili con quelle agricole.
Parco dell’Acquedotto. Impianto e sviluppo di un grande polmone verde arboreo-arbustivo con funzione anche mitigativa rispetto alla presenza del fascio infrastrutturale costituito da tangenziale e linee ferroviarie.
Parco del canale Navile. Il Psc prevede il completamento del parco lungo canale attraverso la definizione, nelle adiacenze del corso d’acqua, di una sequenza di ambiti naturali, lembi agricoli, aree verdi attrezzate, altri spazi aperti di varia dimensione e tipologia, pubblici e privati, finalizzati alla conservazione e alla fruizione del peculiare contesto ambientale e paesaggistico; il progetto prevede anche il progressivo restauro dei sostegni e degli altri manufatti ed edifici storici, oltre al completamento dei percorsi ciclo-pedonali lungo tutto il loro sviluppo.
Laghetti di via del Rosario. Attraverso il recupero delle aree di cava e di quelle utilizzate come cantieri dell’alta velocità, la rinaturalizzazione delle pertinenze degli invasi esistenti con impianti di bosco sia igrofilo sia planiziale, il Psc persegue la creazione di una nuova importante riserva biogenetica che si potrà connettere con le aree a destinazione più marcatamente rurale (arricchite con siepi e filari alberati e altri elementi tipici del paesaggio agricolo) e con l’ecosistema fluviale del Reno.
Vecchia tranvia per Malalbergo. Il tracciato un tempo occupato dai binari della tranvia è oggi una interessante risorsa per l’attraversamento ciclabile e pedonale della Bolognina; il progetto mira ad agganciare a questa linea diverse aree verdi di uso pubblico con l’obiettivo di riqualificare la parte orientale della Bolognina. Il percorso va dall’area verde del Dopolavoro ferroviario alla Dozza, dove si accosta all’area del progetto di Parco Nord.
Parco Nord. Recupero paesaggistico e funzionale della vasta area che dalla Fiera si estende sino alla Dozza; i nuovi interventi previsti dal Psc su queste aree (tra i quali l’ampliamento delle attività fieristiche e il distretto per la creatività) dovranno essere progettati in modo da valorizzarne le funzioni di nodo ecologico urbano, di filtro di mitigazione delle infrastrutture, di spazio reso fruibile dal miglioramento dell’accessibilità pedonale e ciclabile.
Ex vivaio comunale. Valorizzazione e incremento delle aree arborate già presenti attraverso la realizzazione di un nuovo polmone verde nel quale ospitare anche attività pubbliche integrate e compatibili, con l’obiettivo di costituire una “porta” di accesso al cuneo verde di livello sovracomunale.
Scandellara. Recupero e valorizzazione di una vasta area agricola ai margini del territorio urbano con interventi di sistemazione di parchi e di verde pubblico e attraverso la promozione di forme di conduzione agricola dei fondi aperte alla fruizione collettiva.
- Progetti per la Città della Collina
San Michele in bosco. Queste aree, con quelle dei giardini Margherita, costituiscono uno degli avamposti della collina verso la città; nel loro insieme devono essere organizzate così che possano svolgere effettivamente il ruolo di “porta d'accesso” della collina. La disponibilità di altre aree verdi fruibili e il loro collegamento consentirà di allargare l'offerta allentando la pressione che attualmente si scarica tutta sui giardini Margherita.
Ronzano. Valorizzazione e recupero di una porzione significativa della collina bolognese, a diretto contatto con il centro storico della città, in corrispondenza di aree e luoghi storicamente riconosciuti ricchi di valori naturalistici, paesaggistici e insediativi specifici e piuttosto singolari (riserva dell'area di rio Scalvato).
- Progetti per la Città del Reno
Parco lungo Reno. Il Psc prevede la creazione di un grande parco fluviale sovracomunale e di una trama di percorsi lungo fiume estesi da Calderara a Sasso Marconi, con la rinaturalizzazione di ampie aree, il recupero di quelle destinate ad attività produttive o estrattive, il risanamento di quelle interessate da fenomeni di degrado; si tratta del progetto più significativo della Città del Reno, finalizzato a integrare il fiume nei contesti urbani circostanti.
Prati di Caprara. L’intervento di sostituzione edilizia e di trasformazione urbanistica delle aree ex militari dovrà essere compatibile con le significative presenze ambientali, che fanno dell’area un nodo ecologico urbano di grande interesse. L’obiettivo di questo progetto è la costruzione di un nuovo parco urbano a partire dalla valorizzazione delle masse boscate cresciute nell'area, sperimentando forme di gestione leggere per un'evoluzione spontanea dei boschetti verso cenosi di maggior qualità, e per il tipo di usi previsti; l’integrazione nel corridoio ecologico verso il Reno è un altro punto qualificante il progetto.
- Progetti per la Città del Savena
Parco lungo Savena. Il Psc prevede il completamento del parco fluviale a carattere prevalentemente urbano lungo il torrente Savena. Per la compatibilità col parco saranno necessari in primo luogo il ripristino delle aree interessate dai cantieri Tav e l’ambientazione e la mitigazione delle infrastrutture della mobilità esistenti e previste; si tratta di un progetto di grande importanza per la Città del Savena, della quale mette in evidenza il legame con il fiume e con il sistema della collina e del parco dei Gessi.
Corridoio Roveri. Realizzazione di un intervento di piantumazione di boschi, arbusteti e prati stabili per garantire sia la formazione di uno specifico corridoio ecologico, sia la mitigazione e compensazione della strada Lungo Savena e dello scalo ferroviario, concorrendo alla definizione del limite orientale di Bologna con una nuova infrastruttura ambientale.
4. Ambientazione delle infrastrutture. Il Psc individua le nuove infrastrutture della mobilità maggiormente impattanti e indica le fasce dove realizzare opere di ambientazione e mitigazione. Per la tangenziale-autostrada, gli interventi rientrano nelle strategie della Città della Tangenziale, realizzando un nuovo connettivo ecologico e ampliando in maniera significativa l’offerta di spazi e attrezzature per il tempo libero.
5. Interferenze con la rete ecologica. Ogni qualvolta un elemento della rete ecologica (nodo o corridoio) interseca, nel suo sviluppo attuale o possibile, elementi della rete infrastrutturale (strade, ferrovie, elettrodotti, canali cementati...), si crea un’interferenza, ovvero una soluzione di continuità che costituisce un indebolimento o una perdita di funzionalità ecologica più o meno significativa. Le interferenze devono pertanto trovare appropriata risoluzione così da ripristinare o dare compiutezza alla funzione che gli elementi della rete ecologica interessati svolgono. Compete al Poc verificare e individuare le interferenze da eliminare o mitigare.
6. Interventi e opere di mitigazione ambientale. Il Psc provvede all’individuazione dei principali interventi di mitigazione e compensazione di scala urbana, con particolare riferimento alle aree dove mantenere o incrementare la permeabilità dei suoli, ai tratti di elettrodotti da interrare e alla razionalizzazione di impianti per l’emittenza radio televisiva non compatibili con il contesto. Poc e Rue dovranno disciplinare conseguentemente gli interventi e le opere di mitigazione connessi a trasformazioni urbanistiche.
7. Manutenzione del reticolo idrografico. Per il reticolo fluviale, principale elemento di “sostegno” dei corridoi acquatici e terrestri, il Psc propone il miglioramento della qualità delle acque, con la progressiva rimozione degli scarichi che ancora interessano alcuni tratti, e delle sponde, con un programma di azioni per ciascun corpo idrico che preveda interventi di ripristino e valorizzazione ambientale e naturalistica, rafforzando le attività ricreative compatibili. Negli ambienti che costituiscono il reticolo fluviale minore il Psc prevede interventi di arricchimento della biomassa mediante piantumazioni arboree e arbustive a integrazione dei lembi di paesaggio agrario adiacenti, conservando gli elementi storico paesaggistici che ancora permangono.
8. Raccolta e smaltimento acque. Il Rue e i Piani urbanistici attuativi dovranno prevedere la realizzazione di reti di smaltimento di tipo duale nelle nuove costruzioni. In particolare, negli Ambiti di nuovo insediamento, di sostituzione e di riqualificazione, dovrà essere separato il sistema fognario per le acque nere da quello per le acque meteoriche di dilavamento, allo scopo di riutilizzare queste ultime per usi compatibili, anche esternamente agli Ambiti stessi. I soggetti attuatori degli interventi in Ambiti per nuovi insediamenti, di sostituzione e da riqualificare, sono tenuti a verificare l’adeguatezza della rete esistente di raccolta e convogliamento dei reflui al sistema di trattamento finale nonché la potenzialità del sistema di depurazione, provvedendo al loro adeguamento qualora se ne verifichi il sottodimensionamento.
9. Risparmio idrico. Il Rue e i Piani urbanistici attuativi dovranno prevedere azioni per il risparmio idrico e, in particolare negli Ambiti di nuovo insediamento, di sostituzione e di riqualificazione, la realizzazione di reti di distribuzione delle acque non potabili per usi compatibili.
10. Riduzione dell’inquinamento acustico. La riduzione dell’inquinamento acustico in ambiente urbano deve essere perseguita agendo sulle emissioni, sia con interventi relativi a dotazioni e prestazioni delle infrastrutture per la mobilità, sia con interventi diretti sulle sorgenti di rumore, messi a carico dei soggetti gestori delle attività responsabili di inquinamento. Nei nuovi insediamenti la valutazione dell’esposizione all’inquinamento acustico dovrà promuovere l’innovazione dei criteri di progettazione e realizzazione. Gli interventi di mitigazione acustica, dove necessari, dovranno integrarsi con il contesto e contribuire alla qualità degli spazi urbani.
11. Riduzione dell’inquinamento atmosferico. La riduzione dell’inquinamento atmosferico in ambiente urbano deve essere perseguita agendo sulle emissioni, come per la riduzione dell’inquinamento acustico. Le trasformazioni nel territorio urbano da strutturare dovranno avvenire sulla base di valutazioni integrate, riferite ai differenti tipi di emissione, finalizzate a individuare quali dotazioni e prestazioni infrastrutturali ed ecologiche permettano di conseguire complessivamente l’obiettivo della riduzione dell’inquinamento. Gli interventi nei nuovi insediamenti e quelli di mitigazione dovranno prevedere un incremento della biomassa vegetale nelle aree verdi, capace di assorbire una parte delle emissioni inquinanti con il conseguente effetto di abbassamento delle concentrazioni. Il verde di mitigazione e compensazione ambientale è costituito da formazioni boschive dense, barriere vegetate e arbusteti.
12. Risparmio energetico negli edifici. Le norme del Rue dovranno promuovere interventi per la riduzione delle dispersioni termiche negli edifici esistenti e definire parametri di qualità per i nuovi edifici, coerentemente con la normativa vigente e la pianificazione di settore. In particolare dovranno essere indicate azioni per il miglioramento dell’efficienza energetica dei complessi specialistici, per il miglioramento delle prestazioni del patrimonio pubblico e dell’efficienza degli impianti centralizzati di produzione del calore.
13. Potenziamento della rete urbana di teleriscaldamento. Il Psc stabilisce l’obiettivo dell’allacciamento dei nuovi edifici alle reti di teleriscaldamento esistenti. L’efficienza delle reti dovrà essere oggetto di azioni di miglioramento sia per la produzione sia per la distribuzione del calore. Il Psc raccomanda la ricollocazione degli impianti di produzione di calore esistenti, là dove risultino non più compatibili con il contesto, e la riqualificazione degli impianti alimentati a olio combustibile o gasolio.
14. Sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili. Il Rue dovrà provvedere all’individuazione di criteri e requisiti per la captazione passiva del calore nei nuovi edifici e negli interventi di riqualificazione, per l’integrazione con fonti energetiche rinnovabili negli interventi edilizi e infrastrutturali elaborando gli indirizzi rivolti alla pianificazione di settore.
15. Analisi energetica delle aree di nuova urbanizzazione. La trasformazione del territorio urbano da strutturare dovrà basarsi su una valutazione integrata, negli Ambiti interessati, delle prestazioni energetiche in relazione ai consumi limite e agli indirizzi della pianificazione di settore; nell’attuazione del Psc dovranno essere previsti interventi di compensazione negli Ambiti del territorio urbano strutturato con riferimento ai medesimi indirizzi.