Art.31 Sistema delle infrastrutture per la mobilità
1. Obiettivi. Il Psc persegue l’obiettivo di garantire un sistema della mobilità integrato e sostenibile, basato sulla rete infrastrutturale nazionale, regionale e provinciale, che consenta la migliore accessibilità ai principali recapiti degli spostamenti che interessano il territorio bolognese. Il sistema è articolato in diverse modalità di trasporto sulle quali poggiano le differenti strategie formulate per le sette Città di Bologna. Il contenimento complessivo e locale degli impatti generati dai mezzi di trasporto, con particolare riferimento alla congestione e all’inquinamento dell’aria, è un elemento guida delle scelte di assetto effettuate.
2. Strumenti. La tavola “Infrastrutture per la mobilità” individua l’assetto infrastrutturale che assicura gli standard di qualità assunti come obiettivo per la mobilità delle persone e delle merci. Il Psc concorre alla sua realizzazione raccordandosi con la pianificazione di settore, per la quale la tavola ha valore di indirizzo.
L’aggiornamento delle scelte rappresentate sulla tavola del Psc potrà avvenire in occasione della formazione dei Poc. Eventuali modifiche dovranno comunque garantire prestazioni analoghe o superiori alle previsioni precedenti ed essere coerenti con gli indirizzi strategici del Psc indicati nella Relazione e con gli obiettivi specifici espressi nel Quadro normativo.
3. Alta velocità. La messa in esercizio della linea ferroviaria dedicata all’alta velocità costituisce riferimento per il progetto di ristrutturazione dell’intero nodo di Bologna. L’integrazione dei servizi nella Stazione centrale dovrà aumentare la potenzialità complessiva della rete, a beneficio dei traffici regionali (Sfr) e metropolitani (Sfm).
4. Servizio ferroviario metropolitano. Il Psc assegna un ruolo fondamentale al Servizio ferroviario metropolitano come sistema cardine della mobilità nell’area metropolitana, in coerenza con le previsioni del Piano della mobilità provinciale, del quale assume la classificazione di stazioni e fermate in principali e secondarie.
L’attuazione del Psc e dei piani di settore dovrà garantire la migliore accessibilità alle stazioni e fermate Sfm attraverso:
- il potenziamento dell’interscambio con il trasporto pubblico locale;
- l’attestamento di piste ciclabili e la presenza di parcheggi e spazi per la sosta in corrispondenza delle stazioni e fermate;
- un’adeguata rete di percorsi pedonali dedicati e sicuri nell’intorno dei 600 metri dalle stazioni e fermate.
5. Trasporto pubblico in sede propria o protetta. La rete del trasporto pubblico in sede propria dovrà consentire il collegamento ai principali “luoghi” della Città della Ferrovia e sostenere il processo di qualificazione delle Città della via Emilia.
La realizzazione della rete di trasporto pubblico in sede propria avverrà per parti o stralci funzionali. Il completamento di alcuni stralci funzionali può costituire condizione necessaria e preliminare per gli interventi di trasformazione, secondo quanto indicato nelle norme relative a singoli Ambiti. In tal caso il Poc dovrà coordinare la pianificazione di settore e la realizzazione dell’infrastruttura con la programmazione urbanistica degli insediamenti.
I tracciati indicati nella tavola “Infrastrutture per la mobilità” potranno essere modificati in fase di progettazione definitiva ed esecutiva delle infrastrutture, ferme restando le seguenti esigenze:
- collegare i luoghi indicati come fermate sulla tavola stessa;
- assicurare il migliore interscambio con il Servizio ferroviario metropolitano e regionale e con la rete urbana di trasporto pubblico.
6. Strade prevalentemente dedicate al trasporto pubblico. L’individuazione di queste strade si inserisce in una strategia di revisione graduale e complessiva della rete di trasporto pubblico, coordinata con la pianificazione di settore.
Il rafforzamento del trasporto pubblico può costituire condizione necessaria e preliminare per gli interventi di trasformazione, secondo quanto indicato nelle norme relative a singoli Ambiti. In tal caso il Poc dovrà coordinare la pianificazione di settore e la realizzazione dell’infrastruttura con la programmazione urbanistica degli insediamenti.
Su queste strade è prevista la limitazione delle manovre conflittuali (sosta e intersezioni in primo luogo). Attraverso la perequazione urbanistica o l’esproprio dovranno essere recuperati, lungo queste direttrici e nell’immediato intorno, spazi e strutture per la sosta degli automezzi. La pianificazione di settore dovrà garantire una regolazione semaforica preferenziale, la protezione delle corsie preferenziali e, più in generale, interventi sulla rete che aumentino l’efficienza del trasporto pubblico.
7. Autostrade e tangenziali. La progettazione e l’attuazione del Passante autostradale nord, previsto dal Ptcp, creeranno le condizioni per la definizione di interventi coerenti con gli indirizzi strategici della Città della Tangenziale, ed in particolare:
- progetti di integrazione fra la tangenziale e la città;
- realizzazione di una nuova uscita a servizio dell’aeroporto.
8. Strade di attraversamento e attestamento urbano, strade di connessione tra parti urbane. La rete di attraversamento e attestamento è costituita dalle principali strade dedicate agli spostamenti, con automezzi privati, in ambito urbano e metropolitano. La rete di collegamento fra le diverse parti della città è costituita dalle strade secondarie.
Le caratteristiche geometriche, funzionali e prestazionali di queste strade saranno definite dalla pianificazione di settore coerentemente con la classificazione del Psc.
Allo scopo di favorire l’estensione della rete del trasporto pubblico, le nuove strade di connessione dovranno avere caratteristiche tali da consentire la circolazione dei mezzi pubblici e ospitare le relative fermate.
9. Rete delle piste ciclabili. Il Psc seleziona le piste ciclabili che formano un sistema di collegamenti continuo, sicuro e ben riconoscibile, integrato con altre forme di mobilità, diffuso nella città storica, attraverso:
- il completamento degli itinerari esistenti, anche in funzione delle fermate del trasporto pubblico;
- l’individuazione di nuovi percorsi;
- la messa in sicurezza degli incroci e la progettazione di adeguate forme di attraversamento delle nuove rotatorie (con adeguamento, ove possibile, di quelle esistenti);
- ponti e sottopassi per bypassare infrastrutture di trasporto o corsi d’acqua.
10. Fermate del trasporto pubblico. Il Psc individua le fermate a servizio di attrezzature pubbliche e di altri poli attrattori di traffico urbano e le colloca in prossimità di parcheggi prevalentemente destinati all’interscambio modale. La localizzazione di ogni singola fermata identificata nella tavola “Infrastrutture per la mobilità” verrà precisata dal progetto relativo all’infrastruttura di trasporto ed è quindi da considerarsi indicativa.
Le fermate del trasporto pubblico, quando intercettano altri modi di trasporto, costituiscono “nodi” significativi delle sette Città e come tali devono essere progettate e realizzate. Per un interscambio efficace anche tra bus e bici il Psc promuove, nei loro pressi, la creazione di appositi spazi di sosta, dedicati e protetti.
11. Parcheggi. La tavola “infrastrutture per la mobilità” indica il progetto strutturale per la dotazione di posti auto per lo scambio modale, l’accessibilità alla città storica e il servizio a funzioni di grande accesso. La precisa localizzazione e il dimensionamento dei parcheggi indicati dal Psc andranno precisati in sede di formazione dei Poc, mantenendone le prestazioni in termini di:
- facilità di interscambio con il mezzo pubblico;
- prossimità alle aree da servire (tenendo conto della utilizzazione prevalente che il Psc ha per essi indicato);
- buona accessibilità dalla rete stradale.
L’uso prevalente dei parcheggi, indicato nella tavola “Infrastrutture per la mobilità” del Psc, segnala un utilizzo di fatto o un fabbisogno di cui tenere conto per l’efficienza del sistema; l’indicazione costituisce indirizzo per la programmazione di settore.
Il dimensionamento dei nuovi parcheggi deve essere finalizzato, oltre che al soddisfacimento della domanda di sosta generata dai nuovi insediamenti, anche alla creazione di un’offerta in grado di ridurre la sosta su strada, per recuperare spazi necessari al trasporto pubblico e alla mobilità ciclopedonale.
Le trasformazioni urbanistiche potranno contribuire alla realizzazione dei parcheggi utilizzando i meccanismi della perequazione urbanistica che saranno specificati dai Poc.