Art.03 Efficacia delle previsioni del Piano Strutturale Comunale
1. Diritti edificatori. Il Psc non assegna diritti edificatori. Detta prescrizioni, direttive e indirizzi: ai Poc per la disciplina operativa e attuativa; al Rue per le aree soggette a interventi diretti, pubblici e privati.
2. Perimetrazioni. La perimetrazione degli Ambiti individua le parti di territorio cui applicare prescrizioni, direttive e indirizzi del Psc. Compete esclusivamente ai Poc e al Rue l’esatta delimitazione delle aree nelle quali si attua il Psc con l’attribuzione dei diritti edificatori.
3. Disciplina degli Ambiti. Il Psc provvede a disciplinare nei singoli Ambiti:
- gli obiettivi sociali, funzionali, ambientali e morfologici, indicando il ruolo specifico quando essi appartengano a una delle sette Città;
- le dotazioni (infrastrutture per la mobilità, attrezzature e spazi collettivi, dotazioni ecologiche e ambientali), con riferimento alle tre tavole dei rispettivi Sistemi;
- la capacità massima insediativa potenziale per gli Ambiti per i nuovi insediamenti, di sostituzione, da riqualificare e consolidati di qualificazione diffusa, nonché la dominante funzionale per ciascun Ambito;
- i requisiti prestazionali e le condizioni di sostenibilità ambientale, con riferimento alla Situazione cui l’Ambito appartiene.
4. Indirizzi. Le disposizioni del Psc hanno valore di indirizzo quando esprimono obiettivi in forma discorsiva, riferiti alle caratteristiche prestazionali di Sistemi, Ambiti o loro porzioni assoggettati a Piani urbanistici attuativi che debbono essere specificatamente disciplinati dai Poc, oppure ad Ambiti e interventi la cui attuazione è regolata dal Rue, oppure a materie oggetto di strumenti di pianificazione o programmazione di settore. Hanno altresì valore di indirizzo le azioni descritte e rappresentate nelle Schede di Situazione comprese nel presente Quadro normativo.
Gli indirizzi rappresentano obiettivi e indicazioni per gli altri strumenti urbanistici e debbono trovare in essi esplicito riscontro e motivato riferimento.
5. Direttive. Le disposizioni del Psc hanno valore di direttiva per i Poc e per il Rue quando:
- individuano in forma numerica, anche come intervallo tra valori minimi e massimi, la capacità edificatoria degli Ambiti e l’entità delle dotazioni territoriali ed ecologico-ambientali da garantire;
- prevedono l’attuazione attraverso interventi diretti, sia pubblici che privati.
Le direttive non possono essere modificate senza costituire variante del Psc.
6. Prescrizioni. Le disposizioni del Psc hanno valore di prescrizione quando:
- traducono vincoli e tutele di leggi e piani sovraordinati o stabiliscono specifici vincoli e condizioni per le trasformazioni del territorio, tutti rappresentati sulla “Carta unica del territorio”;
- subordinano gli interventi, in Ambiti del Territorio urbano da strutturare e in Ambiti da riqualificare del Territorio urbano strutturato, alla contestuale realizzazione di dotazioni territoriali ed ecologico-ambientali e all’esistenza di condizioni infrastrutturali e ambientali che garantiscano la sostenibilità delle trasformazioni previste.
Solo le prescrizioni del Psc hanno natura conformativa del diritto di proprietà limitatamente alle aree interessate, e perdurano a tempo indeterminato senza comportare l’apposizione di vincoli espropriativi sulle aree stesse e senza dare diritto al pagamento di indennizzi.
7. Modifiche. Il Psc può essere modificato con le seguenti modalità:
- approvazione di variante assunta ai sensi dell’art. 32 della Lr 20/2000 e sue modifiche e integrazioni;
- stipula di accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. 267/2000 come specificato e integrato dall’art. 40 della Lr 20/2000;
- procedura di localizzazione e approvazione di opere pubbliche oppure di opere di interesse pubblico realizzate dai soggetti istituzionalmente competenti, secondo quanto previsto dalla legislazione statale o regionale vigente.
Le disposizioni del Psc possono essere rese inapplicabili dall’entrata in vigore di disposizioni legislative immediatamente cogenti oppure da strumenti di pianificazione territoriale, provinciali o regionali, con esse incompatibili.