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Colonizzazione spagnola |
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La vera storia della colonizzazione spagnola ebbe inizio con le grandi scoperte geografiche del XV secolo e rispose al bisogno di allargare le aree commerciali ormai insufficienti. Motivazione principale fu la ricerca dell’oro, delle spezie, dello zucchero, che spinse le navi dai porti di smistamento di Lisbona e Porto (Portogallo), di Cadice e Palos (Spagna) verso i paesi di origine delle merci richieste e alla ricerca di nuove rotte più veloci. Questa nuova colonizzazione ebbe la caratteristica che rivolgeva il suo raggio d’azione a tutto il mondo, in modo particolare le Americhe; mentre in passato la Spagna, soprattutto, aveva rivolto la sua attenzione allo sfruttamento di miniere d’oro in Africa. La scoperta più densa di conseguenze fu quella delle Americhe da parte di Cristoforo Colombo che ottenne dalla regina di Spagna Isabella di Castiglia tre piccole navi con le quali salpò da Palos il 3 agosto 1492 sbarcando il 12 ottobre a San Salvador. Il successo di Colombo costrinse Spagna e Portogallo, i due paesi maggiormente interessati alla creazione di nuove rotte mercantili e di nuove colonie, ad accordarsi per spartire rispettive sfere di influenza. Alla fase di esplorazione seguì l’assai meno eroica fase di conquista e di colonizzazione delle nuove terre. A farne le spese furono soprattutto le popolazioni del Sudamerica. Non si trattava degli indigeni semiselvaggi incontrati da Cristoforo Colombo, ma di stati e di imperi con storie plurisecolari alle spalle, di civiltà complesse, che con straordinaria rapidità vennero sottomesse ed annientate. Tra le ragioni della disfatta, non solo politica ed economica, degli imperi azteco ed inca, vanno certamente ricordate la schiacciante superiorità militare e psicologica dei conquistatori europei, che inizialmente vennero accolti come incarnazioni di divinità. Ma un peso certamente maggiore lo ebbero le malattie, specie quelle portate dai colonizzatori, contro cui gli indigeni erano completamente indifesi, il lavoro in miniera, lo sfruttamento cieco a cui vennero sottoposte tutte le popolazioni locali. Il primo impero ad essere attaccato fu quello degli Aztechi, che occupava il Messico centrale; il conquistatore spagnolo Hernan Cortes riuscì ad averne ragione in soli tre anni (1516-1522). La colonizzazione degli Spagnoli si indirizzò allora verso le regioni dell’ antica e ormai declinante civiltà maya, che si estendeva dalla penisola dello Yucatan alle foreste comprese tra Messico e Guatemala, per poi dirigersi verso l’impero degli Incas. La gestione della colonizzazione da parte degli Spagnoli era basata, nell’ambito dell’ordinamento fondiario, sull’assegnazione gratuita di concessioni di terra sugli indigeni i quali venivano reclutati e sfruttati; nell’ambito dell’ordinamento commerciale invece, era basata su monopolio: un solo porto, quello di Siviglia, poteva fare commercio con le Americhe, non era nemmeno consentito il commercio diretto tra colonia e colonia. Questo portava ad un aumento dei prezzi mentre teneva poco approvvigionato il mercato, d’altro canto alle stesse colonie mancava lo stimolo della produzione . Questa politica commerciale portò ad effetti rovinosi per la Spagna che intorno al 700 vide smantellare le sue colonie e si vide rimpiazzare dalle conquiste anglo-franco-olandesi I popoli conquistati prima dell’arrivo dei conquistadores Tra i popoli colonizzati dagli Spagnoli, le civiltà più importanti furono quella azteca, maya e inca. Gli Aztechi erano un gruppo indigeno messicano, che dal XIV al XVI secolo d.C. impose il proprio dominio e la propria civiltà su gran parte dell’America centrale. Gli Aztechi diedero notevole impulso all’arte, costruendo piramidi a gradini, alle cui sommità il popolo partecipava a riti di sacrificio agli dei. Apprezzata è anche la capacità creativa degli Aztechi nella scultura. Ancora più antica era la civiltà dei Maya, che abitavano nella parte meridionale del Messico e dell’America centrale. Addirittura si pone l’origine della civiltà maya all’anno 3113 a.C. Sicuramente dal 300 a.C. ci fu uno sviluppo notevole della civiltà maya, con la fondazione di grandi centri culturali. I Maya elaborarono l’arte della ceramica, rinventarono la tessitura, costruirono grandi edifici, crearono città stato, ampliarono i commerci via mare, fondarono colonie. Perciò la civiltà maya ebbe una notevole espansione in tutta l’America centrale. La civiltà inca, invece, ha inizio nel XII secolo, con grande fioritura artistica e culturale. L’impero inca diventò molto potente; era dotata di una grande organizzazione politica e amministrativa; aveva numerose fortezze, templi, palazzi, strade; inoltre portava la sua influenza positiva anche su altri paesi. La colonizzazione incominciò quando gli Spagnoli nel 1527 giunsero in Perù, nel periodo in cui la civiltà inca era in fase di decadenza , motivo per cui i conquistadores riuscirono a distruggere facilmente questa grande civiltà.
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