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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 37 min 9 sec fa

La cena persiana

Mar, 04/18/2017 - 11:37

presenta Giusi Sammartino

Una parola di troppo o una tenuta nascosta per troppo tempo è sufficiente per spezzare per sempre un legame di amicizia e di fiducia: è ciò che Andrea, giovane cuoco e aspirante attore, impara durante una cena che potrebbe aprirgli la strada verso il futuro sognato da sempre. E' questa l'ispirazione iniziale del lungometraggio La cena persiana proiettato in Sala Atelier di Urban Center Bologna al secondo piano di Salaborsa. Il regista è Amin Wahidi, hazara dall'Afghanistan che vive in Italia dal 2007. Il film, low-budget e indipendente, si svolge in uno dei centri sociali di Milano e tratteggia gli scontri culturali e le differenze tra nativi e nuovi italiani toccando temi come amicizia, integrazione, razzismo. 

L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

Il presente in poche parole

Mar, 04/18/2017 - 11:25

un libro di Marino Niola (Bompiani)

Ne parlano con l’autore Elisabetta Moro e Michele Smargiassi.
“Quando i tempi stanno per cambiare, cambiano anche le parole. Da che mondo è mondo le grandi trasformazioni hanno sempre un’eco anticipatrice nella lingua, che prova a misurarsi con la transizione inventando vocaboli nuovi o cambiando significato a quelli di sempre. Nel tentativo di dare suono e senso al nuovo che avanza.” Dopo "Miti d’oggi", Marino Niola, antropologo della contemporaneità, torna a occuparsi di sogni e incubi, passioni e ossessioni del nostro tempo. Un presente sempre più inafferrabile, popolato da personaggi bizzarri, fatto di grandi contraddizioni, tendenze effimere e scelte di campo complesse. In questo panorama spesso ci troviamo disorientati, a volte prigionieri di nuovi riti, feticci o mode. Assistiamo infatti al ritorno imperioso di leggende metropolitane, al diffondersi di supporti digitali che ricordano al posto nostro ogni istante della vita, alle leggi ferree delle tribù di consumatori autarchici o alle diete che diventano stili di vita. Con lo sguardo dell’osservatore critico e la leggerezza del fine narratore, Niola restituisce al lettore un’immagine del presente più nitida e chiara. Riesce a farlo grazie a istantanee, ritratti e parole chiave che con semplicità illuminano anche i coni d’ombra del presente.

Quando la fantascienza è donna

Mar, 04/18/2017 - 11:18

Dalle utopie feminili del secolo XIX all'età contemporanea di Eleonora Federici (Carocci Editore) | presentazione

Ne parlano: Eleonora Federici, Vita Fortunati, Nicoletta Vallorani

Il volume propone un percorso al femminile all'interno della letteratura utopica/fantascientifica in lingua inglese dalle origini a oggi. È un viaggio nel tempo e nello spazio attraverso le voci femminili che hanno arricchito questo genere letterario, ne hanno mostrato ulteriori possibilità e lo hanno trasformato. I romanzi di fantascienza delle donne rivelano infatti l’influenza delle teorie femministe che trovano spazio e voce a partire dal XIX secolo e offrono un punto di vista femminile su un genere ritenuto a lungo un “universo maschile”. Grazie alla fantascienza – che permette una sovversione del tempo, dello spazio e delle categorie culturali e sociali, attraverso le metafore del viaggio nel tempo e degli universi paralleli – le autrici propongono mondi in cui il contributo delle donne è fondamentale ed esprime valori di uguaglianza, ecologia e pacifismo. Queste scrittrici esplorano la sessualità superando le tradizionali categorie di genere culturalmente intese e inventano linguaggi per svelare il ruolo ideologico dei discorsi. La fantascienza si pone così come uno spazio per interrogarsi e per compiere un confronto critico con il reale, uno strumento per ridisegnare e ripensare l’identità femminile attraverso una diversa rappresentazione dell’alterità, della diversità e del corpo

Piero Copertini. Miraggi Pop

Mar, 04/18/2017 - 10:47

Giada Copertini ed Eugenio Riccòmini presentano il catalogo (Pendragon) della mostra "Piero Copertini. Miraggi Pop" al Centro Studi Didattica delle Arti fino al 3 maggio

Pittore, grafico, film maker e fotografo, Piero Copertini (1942-2010) è un artista che percorre tutte le vie di cui le arti visive dispongono. Nato a Sala Baganza (Parma), si trasferisce a Bologna negli anni ’50 dove frequenta l’Istituto Statale d’Arte - Sezione Architettura e l’Accademia di Belle Arti - Sezione Scenografia, diplomandosi nel 1964 con una tesi sul Teatro dell’Opera nel 1964. Durante il periodo universitario ha le prime esperienze teatrali, mentre negli anni ’70 comincia a realizzare film in Super8 con i quali partecipa a numerose rassegne sia italiane che internazionali. I viaggi sono un importante elemento del suo percorso personale e artistico dal quale trae innumerevoli ispirazioni. Servendosi della pratica del collage Copertini si esprime raccogliendo e poi fondendo immagini di derivazione mass-mediatica a stimoli assorbiti nel corso dei suoi viaggi poi tradotti sulla tela, in una fotografia o sulla pagina di un libro. Ottenuta in un primo tempo l’immagine voluta, Copertini la filtra ulteriormente modificandola e arrivando infine a una neonata immagine che nella sua iconografia dichiara apertamente la propria appartenenza alla poetica Pop, nel dialogo instaurato tra arte e vita tra cultura alta e cultura bassa. Ed è proprio questo approccio alle immagini ad essere una delle possibili chiavi interpretative del suo lavoro: un continuo proiettarsi verso il futuro che mantiene radici ben salde nel suo passato. Dal 1966 al 1986 ha insegnato all’Istituto d’Arte e al Liceo Artistico di Bologna. Le sue opere fanno parte di numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

Francesco Renga

Mar, 04/18/2017 - 10:42

incontra i fan e firma le copie del nuovo cd “Scriverò il tuo nome”

Per avere accesso prioritario al firmacopie acquista il cd nelle Feltrinelli di Bologna e Casalecchio dal 28/4 e ritira il pass:1 pass per ogni cd acquistato, fino a esaurimento.

Morire il 25 aprile

Mar, 04/18/2017 - 10:35

un libro di Federico Bertoni (Frassinelli)

Chi era davvero Giulio Romanini? Eroe o bandito? Combattente per la libertà o violento rancoroso e vendicativo? Forse era l'una e l'altra cosa, perché la vita ci viene raccontata o bianca o nera, ma in realtà non lo è mai. Ed è forse per i tanti, troppi silenzi; per le tante, troppe colpe non espiate; per le tante, troppe ipocrisie, che poi le cose, nell'Italia del dopoguerra, non sono andate come si credeva, come si voleva, come sarebbe stato giusto. E così ricostruire la vita di Romanini, affrontare i nodi irrisolti, fronteggiare i fantasmi diventa per il narratore un modo per capire il presente alla luce del passato, e per capire se stesso attraverso le contraddizioni di un eroe della Resistenza.

 Federico Bertoni è in libreria con Federico Martelloni e Andrea Tarabbia.

Incontro con Sarah Andersen

Mar, 04/18/2017 - 10:30

firma copie di “Un grosso morbidoso bozzolo felice” (Becco Giallo)

La seconda raccolta delle strisce di Sarah Andersen riprende esattamente da dove l'avevamo lasciata: raggomitolata sotto una pila di coperte e impegnata a evitare le responsabilità del mondo reale. Queste nuove strisce (e racconti personali illustrati!) seguono gli alti e bassi dell'inarrestabile montagna russa dell'autostima che è la vita adulta: l'angoscia della pianificazione delle spese, i dolori mestruali, i diversi modi di rubare un maglione e quanto bello sia stare a casa tutto il giorno a mangiare pizza.

La seconda raccolta delle strisce di Sarah Andersen riprende esattamente da dove l'avevamo lasciata: raggomitolata sotto una pila di coperte e impegnata a evitare le responsabilità del mondo reale. Queste nuove strisce (e racconti personali illustrati!) seguono gli alti e bassi dell'inarrestabile montagna russa dell'autostima che è la vita adulta: l'angoscia della pianificazione delle spese, i dolori mestruali, i diversi modi di rubare un maglione e quanto bello sia stare a casa tutto il giorno a mangiare pizza.

Identità bruciate

Mar, 04/18/2017 - 10:23

un libro di Daniela Rispoli (Giraldi Editore)

L’autrice ne parlerà con Roberto Carboni (premio Nettuno d’oro 2015) che ne ha curato anche la prefazione, e Michele Righini.

Il romanzo è un noir metropolitano ambientato a Bologna in cui la città è protagonista assoluta con i suoi portici, i riverberi, i silenzi, gli angoli oscuri e pericolosi. Una fitta trama di strade che si incontrano e si incrociano, si allontanano e si disperdono. Una scacchiera perfetta su cui si muovono i personaggi in un terribile percorso casuale che li trascina verso il baratro dell’inquietudine senza possibilità di ritorno, in un susseguirsi di colpi di scena e di morti violente. Fa da sfondo un’atmosfera carica di segreti e misteri, coni d’ombra che nascondono un passato che a volte ritorna. In questo reticolato, insieme alle protagoniste, si muove un assassino che agisce di notte, al buio, lasciando dietro di sé una scia di corpi senza vita.

Gabriella degli Esposti, mia madre

Mar, 04/18/2017 - 10:02

presentazione del volume

Per celebrare l'anniversario della Liberazione, l'Archiginnasio presenta il volume di Savina Reverberi Catellani, Gabriella degli Esposti, mia madre (Artestampa Edizioni, 2016)

Intervengono: Savina Reverberi Catellani, Roberta Mira, Daniele Ruscigno, Federica Trenti, Monica Guarracino.

17 dicembre 1944, San Cesario sul Panaro, Modena. Sul greto del fiume Panaro a San Cesario si conclude con un colpo alla nuca la giovane vita di Gabriella Degli Esposti e di altri nove compagni, catturati e barbaramente torturati per cinque giorni dalle SS dell’ufficiale Schiffmann. Eroina e simbolo della Resistenza al nazifascismo, Gabriella Degli Esposti è una delle poche donne ad aver ricevuto, alla memoria, una Medaglia d’oro al Valore Militare. Un riconoscimento simbolico che molto tuttavia racconta di questa donna, la cui esperienza di audace combattente e la cui tragica fine possiedono i reali contorni del martirio. Gabriella, antifascista della prima ora, femminista, partigiana, militante per la Resistenza, è però anche, e forse prima di ogni altra cosa, figura struggente di moglie e madre.

65Th Doctor Dixie Jazz Band

Gio, 04/13/2017 - 18:20

concerto in collaborazione con Bologna Jazz Festival

Grande concerto celebrativo per i 65 anni della Doctor Dixie Jazz Band, il gruppo di musicisti amatoriale "più vecchio del mondo". Incasso a favore della Casa dei Risvegli Luca De Nigris.

La Doctor Dixie Jazz Band, nella quale hanno suonato Lucio Dalla, Pupi Avati e Renzo Arbore, non arriva da New Orleans o da New York, ma dalle cantine bolognesi, luogo che assorbì più di ogni altro luogo in Italia l'influenza di una musica che nel primo dopoguerra aveva il sapore di ribellione al ritmo tranquillizzante e pop della canzonetta nazionàl-popolare. Dalla fondazione a oggi la Doctor Dixie ha tenuto oltre 700 concerti in Italia e in Europa, partecipando a numerosissimi Festival in Italia, Francia, Spagna e Germania e ha pubblicato circa trenta tra LP e CD. Tra i numerosissimi riconoscimenti ricevuti dalla Band vanno ricordati: "Le Due Torri d'Oro", 1985; il "Sigillum Magnum" dell'Università di Bologna, 1988, in occasione del IX Centenario dell'Ateneo bolognese; sempre nel 1988 la "Turrita d'Argento" dal Comune di Bologna che nel 1983, in occasione del trentennale, aveva attribuito alla Doctor il prestigioso "Nettuno d'Oro".

Un grande appuntamento storico e culturale della città che sostiene una buona causa, la Casa dei Risvegli Luca De Nigris struttura pubblica dell'Azienda Usl di Bologna nella quale opera l'associazione "Gli amici di Luca onlus" impegnata sui progetti di ricerca, nei percorsi di assistenza alle persone con esiti di coma e stato vegetativo, nell'accompagnamento delle famiglie per il reinserimento sociale dei propri cari.

Incontri di stile...

Gio, 04/13/2017 - 18:14

Il sassofono | Reno Galliera Wind Orchestra

Reno Galliera Wind Orchestra dedica quest'anno il suo Instrument Day al sassofono.

Il concerto affianca ad una prima parte sinfonica (per sax solo, con Mario Ciaccio, ed orchestra di fiati, a cui sono accostati un quartetto di sax) una seconda parte più moderna, con Stefano di Battista accompagnato dall'orchestra di fiati e una drum session con M. Tagliata al pianoforte e fisarmonica.

Calde le pere

Gio, 04/13/2017 - 18:07

La Bologna dei delitti e dei casini. Con Giorgio Comaschi

Giorgio Comaschi, prendendo spunto da una vecchia ricerca, racconta, in Calde le pere, gli anni d'oro delle case chiuse, la Bologna del sesso dagli anni '20 agli anni '50, le maîtresse, i modi di dire, i delitti, le storie di miseria e di prostituzione, i personaggi, il mondo in cui è cresciuta una città da sempre abbinata, nell'immaginario e non solo, al proibito, al sesso, alle caratteristiche delle donne. Bologna libertina, Bologna di notte, Bologna col suo fascino dentro e fuori da un letto, sotto o sopra a un lenzuolo. Bologna, città in cui si veniva dalla provincia, ma anche da Ferrara, da Modena, da Reggio perché c'erano le "case" migliori. Giorgio Comaschi, insieme a Tina Milano, mette in scena, servendosi del linguaggio un po' giornalistico e un po' teatrale, quell'ambiente. Ma la chiave è anche quella della comicità, di un modo di ridere sul proibito che è sempre stata caratteristica di Bologna.

L'evento è promosso e organizzato da Lions Club Bologna San Lazzaro. Il ricavato sarà devoluto in favore dei bambini affetti da autismo.

Umberto Maria Giardini live

Gio, 04/13/2017 - 17:16

+ HIBOU MOYEN

Dopo il notevole riscontro di pubblico e stampa ottenuto con “La dieta dell’imperatrice” e successivamente con l’album “Protestantesima” torna con il suo attesissimo 3° album “Futuro Proximo” Umberto Maria Giardini, di sicuro uno tra i migliori musicisti della scena italiana passata e presente e della musica che nel nostro paese ancora oggi conta. Un disco che ripercorre e approfondisce l’esperienza dei due lavori precedenti ma che in qualche modo affonda ancor di più la lama nella sua scrittura sempre efficace, diversa e soprattutto autentica. Un suono divenuto più tagliente ma vellutato quando occorre, il tutto a condimento di dieci episodi desideranti e allo stesso tempo desiderati, ansiosi di espandersi nel vuoto infinito ma anche di implodere in se stessi. Un’attitudine ancor più elettrica rispetto ai lavori precedenti, sempre più spostata verso gli estimatori di quella eleganza e un po’ retro’ che tanto ha contraddistinto il nuovo ciclo di questo artista bolognese d’adozione nella fase oramai quinquennale del post-moltheni. Facile diviene dunque scoprire la vivacità e la consapevolezza di colui che di marginale e ripetitivo non ha davvero nulla, anche a paragone di tutti i nomi più conosciuti del panorama rock italiano degli ultimi decenni. “Futuro proximo” è pertanto da definire come album dall’anima nuova, dinamico, sbilenco, nonché padrone di quella zona d’ombra tanto amata dagli estimatori di progetti internazionali come Smiths, Sant Vincent e Anna Calvi. Umberto Maria Giardini ancora una volta coniuga il buon gusto all’eclettismo di colui che si adopera con le sei corde e con la sua voce al solo scopo di far bene e di stupire, ancora oggi riuscendoci.

Che coppia!

Gio, 04/13/2017 - 15:07

Circo Sotto vuoto | Dulcamara Circus 

Siamo alla fine di un trasloco, Giulio entra nella sua nuova casa e inizia a disfare le ultime valigie. Ciò che di norma è ordinario e usuale improvvisamente inizia a mutare con il susseguirsi degli eventi. Giulio, in questa nuova dimensione, chiama il pubblico a una partecipazione diretta e divertita per viaggiare insieme a lui. 

Ingresso gratuito uscita liberamente a cappello.

Spettacoli garantiti anche in caso di pioggia.

Sonata per tubi

Gio, 04/13/2017 - 14:59

Compagnia Nando e Maila | Dulcamara Circus 

Arie di musica classica per strumenti inconsueti. Le note fuggono dal pentagramma e disegnano atmosfere inedite.
Musica inconsueta o circo inedito?
I due musicisti, suonano noti brani del repertorio classico, con dei semplici tubi di plastica cercando di contenere la loro anima Pop. E il circo? Il circo alimenta la follia dei personaggi in contrappunto con Hula hoop, clave e diabli sonori. Un concerto spettacolo divertente e intrigante che rivela inaspettate invenzioni e curiose situazioni giocando con la complicità del pubblico. 

Ingresso gratuito uscita liberamente a cappello.

Spettacoli garantiti anche in caso di pioggia.

Concerto per tubi

Gio, 04/13/2017 - 14:59

Compagnia Nando e Maila | Dulcamara Circus 

Arie di musica classica per strumenti inconsueti. Le note fuggono dal pentagramma e disegnano atmosfere inedite.
Musica inconsueta o circo inedito?
I due musicisti, suonano noti brani del repertorio classico, con dei semplici tubi di plastica cercando di contenere la loro anima Pop. E il circo? Il circo alimenta la follia dei personaggi in contrappunto con Hula hoop, clave e diabli sonori. Un concerto spettacolo divertente e intrigante che rivela inaspettate invenzioni e curiose situazioni giocando con la complicità del pubblico. 

Ingresso gratuito uscita liberamente a cappello.

Spettacoli garantiti anche in caso di pioggia.

Daymè Arocena

Gio, 04/13/2017 - 13:01

live

Daymè Arocena, a ventiquattro anni, è l'espressione più vitale del cambio di marcia avvenuto nell'isola caraibica dopo la riapertura della frontiera con gli Usa. La nuova stella di Cuba, la voce jazz della "Nueva era", come recita il titolo del suo album di debutto - molto acclamato da pubblico e critica - prodotto dal dj di culto della BBC Gilles Peterson, sarà in Italia con tre sole date. Difficile definire il suo stile, ma che canti un pezzo soul o un brano per il dancefloor, Daymé Arocena mette sempre in luce il suo naturale approccio jazz. Dal vivo colpisce soprattutto per la maestria con cui improvvisa mettendo a frutto le sue esperienze di band leader, di direttrice di coro, di arrangiatrice e compositrice. Negli Usa la rivista Billboard l’ha definita “la musicista habanera in grado di costruire un ponte tra la musica di Cuba e la musica americana”. Daymé, negli ultimi anni, è emersa rapidamente sulla scena internazionale jazz e neo-soul. 

Vapore: la “nuova” energia!

Gio, 04/13/2017 - 13:00

laboratorio-visita guidata per famiglie

L'attività è pensata per adulti e bambini ed è dedicata alla macchina a vapore, la più importante innovazione tecnologica del XVIII secolo, inventata da James Watt a partire dal 1765.

I visitatori potranno intraprendere un viaggio nei secoli per conoscere la storia e l'utilizzo delle macchine termiche.
Lungo le sale del museo sarà possibile mettere in funzione un modello della eolipila di Erone (scienziato vissuto nel I secolo d.C.), conoscere alcune macchine termiche come la seicentesca pentola a pressione di Dénis Papin e capire il funzionamento, con dei modelli, delle macchine progettate da Thomas Savery e Thomas Newcomen nella Inghilterra del XVIII secolo.

Come attrezzature di viaggio, adulti e ragazzi, come i viaggiatori del passato, avranno a disposizione bagagli e mappe per orientarsi e per effettuare piccoli esperimenti così da meglio comprendere la potenza e la versatilità dell'energia termica e la genialità della macchina a vapore che la renderà indiscussa protagonista della Rivoluzione industriale.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 21 aprile).

Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuito

Dominic Miller

Gio, 04/13/2017 - 12:20

Silent light

Nato a Buenos Aires, Miller ha iniziato la sua prestigiosa carriera dopo il trasferimento a Londra. E’ del 1989 la prima importante collaborazione musicale con il leggendario Phil Collins nell’album “But seriously” a cui seguono nomi del calibro di Bryan Adams, The Chieftains, Tina Turner, Rod Stewart, The Pretenders, Paul Young, Level 42, Steve Winwood, Sheryl Crow, Peter Gabriel, Pat Metheny, Richard Wright e Sting. Diventa il chitarrista di quest’ultimo nel 1991 con l‘album “The Soul Cages”. Da allora ha suonato in tutti i progetti dell’ex cantante e bassista dei Police e partecipato ai Tour. In “Ten Summoner’s Tales” (otto milioni di copie vendute) è co-autore di un brano del calibro di “Shape of my heart”. Notevole anche la sua carriera solistica iniziata con l’album “First Touch” nel 1997.

Mon bel amour

Gio, 04/13/2017 - 12:18

La storia di Edith Piaf e Marcel Cerdan

Alle tre del 28 ottobre del 1949 il Lockheed Constellation dell'Air France decollato da Orly, destinazione New York, si schiantò sul monte Redondo, isola di São Miguel nell'arcipelago delle Azzorre. Fra i quarantotto passeggeri Marcel Cerdan, trentatre anni, pugile di origini algerine. Era atteso da una donna, Edith Piaf, una delle grandi voci del ventesimo secolo, e sul ring del Madison Square Garden da Jake La Motta, figlio violento di un emigrato siciliano, detentore del titolo mondiale dei pesi medi.

di Sandro Toni
regia Piero Ferrarini

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