a cure di Altre Velocità
Il laboratorio è gratuito e aperto alla partecipazione di un numero limitato di persone. Ai partecipanti saranno garantiti, secondo disponibilità, accrediti stampa o biglietti a prezzo ridotto per gli spettacoli selezionati dalla redazione.
Per candidarsi occorre documentare almeno un anno di attività critico-giornalistica pregressa in ambito culturale e inviare entro venerdì 1 febbraio all’indirizzo altrevelocita@gmail.com una lettera motivazionale, il proprio curriculum e due articoli precedentemente pubblicati. È ammessa la partecipazione anche di fotogiornalisti o videomaker. Chi volesse partecipare in questa veste è pregato di allegare portfolio o link al portfolio o canale video online.
I partecipanti saranno chiamati a confrontarsi con le stagioni di teatro e di danza della città di Bologna e a sperimentarsi settimanalmente tramite diverse forme di racconto: dalla recensione all’intervista al saggio all’intervento breve, sia in formato digitale (da pubblicarsi su altrevelocita.it) sia progettando volantini e fanzine. Inoltre si esploreranno modalità di racconto a un tempo antiche e nuovissime (il podcast e la chat vocale) in osservazione sia delle stagioni che di particolari percorsi progettuali (tra cui il progetto di produzione Radar di Ert Teatro Nazionale, che verrà seguito da un nucleo ristretto interno alla redazione). Si cercheranno nuove forme capaci di dialogare con le comunità di lettori interessati, con l’obiettivo di crearne di nuovi.
Il laboratorio sarà condotto da Lorenzo Donati e Alex Giuzio, in sinergia con altri redattori e redattrici e collaboratori e collaboratrici dell’associazione culturale Altre Velocità.
L’esito delle selezioni verrà reso noto entro sabato 2 febbraio 2019. Il primo incontro è fissato per lunedì 4 febbraio 2019.
di Charlie Chaplin | Schermi e Lavagne 2018-2019
Les enfants du cinéma
The Kid – Il Monello
(The Kid, USA/1921)
di Charlie Chaplin (61')
Comico
Film adatto alla visione dai 10 anni in su
Didascalie originali con sottotitoli italiani
Classico della storia del cinema qui proposto in versione restaurata, The Kid è il capolavoro eterno con cui Chaplin, per la prima volta, fece ridere e piangere gli spettatori di tutto il mondo, mescolando farsa e poesia, melodramma e comicità slapstick, e raccontando la condizione umana e i sentimenti più profondi attraverso la storia di dickensiana memoria di un bambino abbandonato e di una famiglia reinventata.
“The Kid” è preceduto da La pesca ai pesci rossi, uno dei primi film della storia del cinema girato dai fratelli Lumière nel 1895.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019
di Abbas Kiarostami | Schermi e Lavagne 2018-2019
Les enfants du cinéma
Dov’è la casa del mio amico?
(Khaneh-ye dust kojast?, Iran/1987)
di Abbas Kiarostami (80')
Drammatico
Film adatto alla visione dai 10 anni in su
Un bambino parte alla ricerca della casa di un compagno di classe. Vuole restituire all'amico il quaderno che per errore è finito nella sua cartella ed evitargli così la punizione del maestro. È il film che ha fatto conoscere in Occidente Abbas Kiarostami, il suo cinema capace di cogliere la poesia del reale nei piccoli eventi della quotidianità. Un film a misura di bambino, limpido come la volontà del suo protagonista.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019
di Vittorio De Sica | Schermi e Lavagne 2018-2019
Les enfants du cinéma
Ladri di biciclette
(Italia/1948)
di Vittorio De Sica (92’)
Drammatico
Film adatto alla visione dai 10 anni in su
“Perchè pescare avventure straordinarie quando ciò che passa sotto i nostri occhi e che succede ai più sprovveduti di noi è così pieno di una reale angoscia?” (Vittorio De Sica). Da divo della commedia, De Sica si trasforma in maestro del cinema, tra i massimi protagonisti del Neorealismo italiano. Nel film, qui presentato in versione restaurata, il quadro di miseria dell’Italia del dopoguerra è condensato magistralmente nella storia di un attacchino cui viene rubata la bicicletta, unico mezzo di sostentamento per sé e la famiglia.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019
Selezione di cortometraggi | Schermi e Lavagne 2018-2019
Musica Maestro
I Suoni delle Cose
Selezione di cortometraggi (40’)
Animazione
Adatto ai bambini dai 3 anni in su
Dallo scrosciare della pioggia al ticchettio degli orologi, dal fischio del vento al ronzio degli insetti, sono tantissimi i suoni e i rumori che insieme a musica e immagini danno vita ad un film.
Un appuntamento dedicato alle suggestioni sonore offerte da alcuni cortometraggi d'animazione scelti per l'occasione e a seguire un laboratorio per giocare e reinventare i suoni delle cose e costruire il proprio personalissimo oggetto sonoro a partire da materiali di uso comune.
In collaborazione con Alce Nero.
Ingresso libero dietro presentazione della tessera Schermi e Lavagne, acquistabile in loco.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019
Cosa nascondono i non-eroi della luminosa quotidianità immortalati nei quadri di Edward Hopper? Cosa rivelano quegli spazi assorti, quei gesti sospesi, quella sensazione di attesa che non arriverà mai a una fine? Alessandro Serra, che torna a Teatri di Vita a esattamente 10 anni di distanza, si confronta con le visioni del pittore americano e sfonda la cornice (“frame” in inglese), dando tridimensionalità a quei gruppi di figure e a quegli ambienti algidi. Ma il risultato non è una banale trasposizione di Hopper, bensì una straordinaria visione onirica che affonda gesti quotidiani in una dimensione emozionale di forte suggestione.
Di Hopper non mi interessano le indubbie qualità pittoriche quanto piuttosto la capacità di imprimere sulla tela l’esperienza interiore. Ricrearla in scena. Farla vedere, anche solo per un istante. Nei suoi quadri non vi è alcuna intenzione morale o psicologica, egli semplicemente coglie il quotidiano dei giorni. (...) Nessun evento sensazionale. Semplicemente un attimo in cui tutto cambia, senza clamore. Figure sempre ai margini di una soglia: una finestra, una vetrina di un bar, l'uscita di sicurezza di un teatro, un sipario socchiuso, una porta, il finestrino di un treno. In cerca di luce. Mentre fuori la vita, ferma, incombe. Deserte le strade, quieti gli oceani. E gli alberi, accesi dal sole, fanno schiera e creano sentieri bui. (Alessandro Serra)
Alessandro Serra è oggi uno dei giovani registi più acclamati, dopo il grande successo dello stupefacente “Macbettu”, con cui ha vinto il Premio Ubu 2017. Nel 1999 ha fondato la compagnia Teatro Persona dei cui spettacoli, fortemente fondati sulla centralità dell’attore e la composizione dell’immagine, è autore totale. Tra i suoi lavori, vanno ricordati “Beckett Box” (presentato a Teatri di Vita nel 2009), “Trattato dei manichini” (Premio Eti e Premio Lia Lapini), lo spettacolo per bambini “Il Principe Mezzanotte” (finalista al Premio Scenario Infanzia) e, appunto, “Macbettu”.
Koreja è una delle più attive realtà teatrali pugliesi. Fondata nel 1985, con la direzione di Salvatore Tramacere, gestisce oggi a Lecce i Cantieri Teatrali Koreja ed è riconosciuta come Centro di produzione teatrale. A Teatri di Vita ha presentato nel 2006 il progetto “Via” di Fabrizio Saccomanno.
progetto e ideazione Alessandro Serra
con Francesco Cortese, Riccardo Lanzarone, Maria Rosaria Ponzetta, Emanuela Pisicchio, Giuseppe Semeraro
regia, scene, costumi e luci Alessandro Serra
realizzazione scene Mario Daniele
collaborazione ai movimenti di scena Chiara Michelini
un ringraziamento ad Anna Chiara Ingrosso
tecnici Mario Daniele, Alessandro Cardinale
organizzazione e tournée Laura Scorrano, Georgia Tramacere
produzione Koreja
coproduzione Teatro Persona
(USA/2018) di Peter Farrelly (130')
Un road-movie New York-Alabama-New York, nel 1962. Un'auto a bordo della quale viaggiano un bianco e un nero, seduti nel posto che non ci aspetteremmo: l'autista (Viggo Mortensen) è un proletario bianco d'origini italoamericane, il passeggero (Mahershala Ali) un elegante pianista solista classico nero in tournée. Tutto il resto invece lo aspettiamo e infatti arriva: il sottofondo dell'epoca in cui per la prima volta l'America si confronta politicamente con il peccato originale del razzismo, l'iniziale incomprensione dei due uomini, la confessione del pianista di sentirsi fuori luogo tanto tra i bianchi quanto tra i neri, il pollo fritto mangiato insieme, il prender consistenza di un'amicizia. Prima prova in solitario di Peter, uno dei due ribaldi fratelli Farrelly, è un'opera liberal all'antica americana, e le candidature agli Oscar dei due meravigliosi protagonisti la dicono lunga sull'alto tasso di talento attoriale che la sorreggono.
Lingua originale con sottotitoli
In occasione della Giornata della Memoria, Lenz Fondazione presenta “Rosa Winkel”, dedicato ai “triangoli rosa”, cioè gli omosessuali rinchiusi nei lager nazisti, attraverso la rievocazione della storia di un famoso atleta tedesco dell’epoca. Otto Peltzer, uno dei più grandi mezzofondisti della storia, campione della retorica tedesca per lo sport, fu arrestato e recluso a Mauthausen per la sua omosessualità: la sua biografia si intreccia con l’evocazione del mito atletico, con uno spirito teatrale visionario e avvolgente che coinvolge gli spettatori.
Cittadinanza è anche riconoscimento delle differenze, quelle che il regime nazista cercò di annientare nei lager. In occasione della Giornata della memoria, ricordiamo una delle persecuzioni del nazismo, ma che tuttora in diversi Paesi del mondo continuano a perpetuarsi: lo sterminio degli omosessuali, che si affiancò a quello di ebrei, rom, portatori di handicap e oppositori del regime. A distinguere gli omosessuali dagli altri prigionieri era, nel caso degli uomini, un triangolo rosa cucito sulla divisa all’altezza del petto; nel caso delle donne, un triangolo nero. Si stima che gli omosessuali internati nei lager siano stati almeno 50.000.
Lenz entra nella Storia e nelle ambiguità di questo tema scegliendo un personaggio esemplare, realmente esistito: Otto Peltzer, uno dei più grandi mezzofondisti della storia, campione della retorica tedesca per lo sport, ma arrestato e recluso a Mauthausen per la sua omosessualità, fino al maggio del 1945, quando gli americani lo liberarono. Ma Otto non verrà riabilitato neanche nella Germania post nazista: il “peccato” dell’omosessualità lo perseguiterà anche nella Germania democratica. La sua biografia si intreccia con l’evocazione del mito atletico, con uno spirito teatrale visionario e avvolgente che coinvolge gli spettatori.
Lo spazio di “Rosa Winkel” è ripartito in sequenze modulari variabili formate da sedici armadietti metallici, che costituiscono il luogo della duplice dimensione insita nello spogliarsi: lo smascheramento, la liberazione dall’involucro esteriore e al contempo il denudamento, inteso come perdita di identità, azzeramento dell’unicità e della differenza. Si intende così ‘figurare’ la doppia dinamica su cui si muove la drammaturgia: la pienezza corporea della identità omosessuale dell’atleta e la secchezza identitaria del corpo dell’internato, privato nel campo di sterminio di ogni segno sessuale. (Maria Federica Maestri)
Fondata nel 1986 con il nome di Lenz Rifrazioni, la compagnia Lenz Fondazione realizza a Parma un complesso progetto di creazioni performative e visuali contemporanee, e di coproduzioni musicali e teatrali realizzate in collaborazione con istituzioni territoriali, nazionali ed internazionali, di pratiche laboratoriali integrate rivolte a persone con disabilità psichica, intellettiva, sensoriale. Nel panorama teatrale contemporaneo i Lenz, con la loro grammatica scenica-installativa, la rigorosa pratica artistica, l’esclusivo linguaggio estetico, il radicale senso espressivo, rappresentano una compagine unica, per la quale la parola “ricerca” continua ad essere motore della loro visione, spesso nutrita delle parole di autori come Büchner, Hölderlin, Dostoevskij, Goethe, Dante, Virgilio (in due lavori presentati a Teatri di Vita nel 2012).
testo originale e imagoturgia Francesco Pititto
installazione e regia Maria Federica Maestri
interpreti Valentina Barbarini, Adriano Engelbrecht, Roberto Riseri, Davide Rocchi
musica Andrea Azzali
cura Elena Sorbi
organizzazione Ilaria Stocchi
ufficio stampa e comunicazione Michele Pascarella
cura tecnica Alice Scartapacchio
media video Stefano Cacciani
in collaborazione con ISREC
produzione Lenz Fondazione
posti limitati
(Italia/1998) di Daniele Ciprì e Franco Maresco (95')
"Vero capolavoro del duo palermitano e pietra dello scandalo (idiota e assurdo) in cui venne gettato dalla Commissione censura, che prima cercò di bloccare il film in quanto degradante ‘per la dignità del popolo siciliano, del mondo italiano e dell'umanità' con particolare disprezzo per il ‘sentimento religioso', e poi contribuì al processo per vilipendio alla religione cattolica dal quale, al pari del Pasolini della Ricotta, Ciprì e Maresco furono assolti. Il film era effettivamente scandaloso, ma per i motivi opposti. In un mondo [...] che ha cessato di interrogarsi sulla forza, la bellezza, il mistero del messaggio evangelico, niente risulta più provocatorio e scandaloso di chi questa indagine tenta invece di farla". (Nicola Lagioia)
Nuovo restauro della Cineteca di Bologna
Introduce Franco Maresco
Evento speciale. Aspettando Visioni italiane | (Italia/1962) di Pier Paolo Pasolini (105')
Nell'opera letteraria di Pasolini, le madri sono spesso ferali divinità incombenti sul destino dei figli. Non fa eccezione Mamma Roma, ex prostituta che sogna per il figlio adolescente Ettore un avvenire conformista e piccolo-borghese. Senza accorgersene, lo spinge verso l'infelicità e la morte. Uno dei nodi drammatici più intensi del film è il contrasto, anche fisico, fra la vitalità irruenta e sanguigna di una grande Anna Magnani e l'apatia opaca del non attore Ettore Garofolo. Dietro la tragedia di madre e figlio, il film descrive i primi segni della trasformazione di un paese che sta perdendo e corrompendo i suoi caratteri originari. (rch)
Al termine presentazione del volume Mamma Roma. Un film scritto e diretto da Pier Paolo Pasolini (Edizioni Cineteca di Bologna 2019) alla presenza del curatore Franco Zabagli e di Roberto Chiesi
Per gentile concessione di Mediaset
Ingresso libero
Music Garden
Musiche di Richard Strauss.
Scuola dell'Opera del Teatro Comunale
(Stranger Than Fiction, USA/2006) di Marc Forster (113')
Chi non ha mai pensato alla propria vita come a una biografia? Come a un romanzo che lo vede protagonista? Uno che non ci ha mai pensato, per dire, è questo Will Ferrell, agente delle tasse preso in una vita d'esemplare banalità. Proprio lui, però, una mattina comincia a sentire una voce, e la voce gli racconta una storia che è passo passo la sua storia. Il professor Dustin Hoffman stabilisce che l'autore della storia, dea-ex-machina (da scrivere) della sua vita, è Emma Thompson, scrittrice col blocco dello scrittore, da cui potrebbe forse uscire concludendo con la morte il romanzo di Will... Sa un po' di Truman Show e un po' di Charlie Kaufman (Essere John Malkovich, Adaptation), ma si procede in realtà in senso opposto, da una premessa potenzialmente tragica a un esito teneramente comedy, e dunque assai più allietati che intellettualmente stremati. (pcris)
Introduce Leonardo Gandini
Precede la presentazione del volume Fuori di sé. Identità fluide nel cinema contemporaneo di Leonardo Gandini (Bulzoni 2018). Incontro con l'autore e Roy Menarini.
Lingua originale con sottotitoli
di Ray Ashley, Morris Engel e Ruth Orkin | Schermi e Lavagne 2018-2019
Les enfants du cinéma
Il piccolo fuggitivo
(The Little Fugitive, USA/1953)
di Ray Ashley, Morris Engel e Ruth Orkin (75')
Drammatico
Film adatto alla visione dai 10 anni in su
Versione originale con sottotitoli in italiano
Lennie e Joey sono due fratelli di Brooklyn di undici e sette anni. Un giorno il maggiore decide di organizzare uno scherzo tremendo, facendo credere all'altro di averlo involontariamente ucciso. Joey, in preda al panico, scappa di casa e arriva a Coney Island, dove si diverte fra giostre e bancarelle.
Leone d'argento alla Mostra di Venezia 1953 e grande successo di pubblico e critica, il film, girato con stile documentaristico, ha avuto tra i suoi maggiori estimatori François Truffaut, che ha dichiarato di averne tratto ispirazione per il suo capolavoro I quattrocento colpi.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019
(GB/2013) di Dustin Hoffman (98')
Dopo la lunga e gloriosa carriera d'attore, Dustin Hoffman passa dietro la macchina da presa adattando una pièce teatrale di Ronald Harwood a sua volta ispirata al film del 1985 di Daniel Schmid Il bacio di Tosca. Lo scenario è quello della verde campagna inglese: Beecham House è una casa di riposo per musicisti e cantanti d'opera. La serenità di Wilf, Reggie e Cissy è messa a dura prova dall'arrivo di Jean, pezzo mancante del loro storico quartetto ed ex moglie di Reggie. Commedia lieve sulla terza età e sul ruolo dell'arte nella vita, tra humour inglese e famose arie d'opera.
La rassegna proseguirà nel mese di marzo con Nebraska di Alexander Payne, Mi ricordo, sì, io mi ricordo di Anna Maria Tatò e Il corriere di Clint Eastwood.
Ingresso libero
(Italia-Francia/1988) di Giuseppe Tornatore (125')
"Attraverso il viaggio via flashback del regista Salvatore fino agli anni dell'infanzia nel paese siciliano fantastico di Giancaldo, Giuseppe Tornatore cesella un film dall'ampio respiro che irrompe coraggiosamente in un panorama produttivo all'epoca spesso segnato dal minimalismo del pensiero e dei mezzi. Sono nostalgia e ricordo a generare il film. Nostalgia e ricordo per quella sala buia destinata a scomparire. Una sala dove i fantasmi si materializzavano sulla grande vela bianca, dove le ombre dei divi e delle divine venivano evocate da un sacerdote chiamato proiezionista. Tornatore dipinge il cinema come un rito venato di paganesimo e religiosità". (Andrea Maioli)
Il film sarà fruibile attraverso un'audioguida. Il testo dell'audiodescrizione è stato gentilmente concesso da Museo Nazionale del Cinema di Torino. In collaborazione con Museo Tolomeo - Istituto dei ciechi Francesco Cavazza
animazione | Schermi e Lavagne 2018-2019
Il Cinema Ritrovato al cinema
La Strega Rossella
(Room on the Broom, GB/2012)
di Jan Lachauer e Max Lang (26')
Bastoncino
(Stick Man, GB/2015)
di Jeroen Jaspaert e Daniel Snaddon (27')
Animazione
Film adatto alla visione dai 3 anni in su
Una strega dall'animo gentile pronta a condividere la sua scopa volante con un gruppo di amici animali. Un rametto coraggioso disposto a tutto pur di tornare dalla sua famiglia per festeggiare il Natale. Sono i simpatici protagonisti di La strega Rossella e Bastoncino, due gioielli dell'animazione contemporanea tratti, come già Il Gruffalò e Gruffalò e la sua piccolina, dai popolarissimi libri illustrati di Julia Donaldson e Axel Scheffler.
Due piccoli capolavori che mescolano avventura, buoni sentimenti e divertimento e che hanno ottenuto prestigiosi riconoscimenti (il primo è stato anche candidato all'Oscar). Distribuito contemporaneamente in sala e in cofanetto Dvd dalla Cineteca di Bologna.
Nell’ambito di Schermi & Lavagne – Cineclub per bambini e ragazzi 2018-2019
da Antelami a Picasso
Quattro appuntamenti dedicati alle stagioni, si inizia dall’inverno per concludere con l’autunno attraverso uno schema narrativo che parte dalla lettura dei sonetti all’origine della celebre “musica a programma” di Antonio Vivaldi, proseguendo attraverso opere d’arte e musiche a programma dedicate alle stagioni. Il racconto nella storia dell’arte coprirà un periodo storico che va dallo scultore e architetto Benedetto Antelami, figura chiave della prima cultura gotica in Italia (XII-XIII secolo) per arrivare a Pablo Picasso.
Le parole saranno affidate a cinque docenti del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna: Prof. Daniele Benati, Prof. Lucia Corrain, Prof. Sonia Cavicchioli, Prof. Fabrizio Lollini e Dott. Luca Capriotti.
Le musiche saranno eseguite dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, che proporrà brani tratti da “Le Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi, da “Les Saisons” op. 37a di Pëtr Il’ič Čajkovskij e da “Las cuatro estaciones porteñas” di Astor Piazzolla.
Programma:
3 febbraio
L’inverno
Professoressa Sonia Cavicchioli – Dipartimento delle Arti | Alma Mater Università di Bologna
Musiche:
Antonio Vivaldi da Le Quattro Stagioni L’inverno
Pëtr Il’ič Čajkovskij estratti da Les Saisons Op. 37a per pianoforte, trascritte per orchestra d’archi
Astor Piazzolla da Las cuatro estaciones porteñas L’inverno
29 marzo
La primavera
Professoressa Lucia Corrain -Dipartimento delle Arti | Alma Mater Università di Bologna
Musiche:
Antonio Vivaldi da Le Quattro Stagioni La Primavera
Pëtr Il’ič Čajkovskij estratti da Les Saisons Op. 37a per pianoforte, trascritte per orchestra d’archi
Astor Piazzolla da Las cuatro estaciones porteñas La Primavera
16 aprile
L’estate
Prof. Fabrizio Lollini & Dott. Luca Capriotti – Dipartimento delle Arti | Alma Mater Università di Bologna
Musiche:
Antonio Vivaldi da Le Quattro Stagioni L’estate
Pëtr Il’ič Čajkovskij estratti da Les Saisons Op. 37a per pianoforte, trascritte per orchestra d’archi
Astor Piazzolla da Las cuatro estaciones porteñas L’estate
6 GIUGNO
L’ autunno
Professor Daniele Benati – Dipartimento delle Arti | Alma Mater Università di Bologna
Musiche:
Antonio Vivaldi da Le Quattro Stagioni L’autunno
Pëtr Il’ič Čajkovskij estratti da Les Saisons Op. 37a per pianoforte, trascritte per orchestra d’archi
Astor Piazzolla da Las cuatro estaciones porteñas L’autunno
(Italia/2018) di Gipi (90')
È una storia vera. C'è una persona che da più di vent'anni manda lettere a tutti gli autori di fumetti italiani spacciandosi per un ragazzino di quindici anni e chiedendo sempre "uno schizzetto" in regalo. C'è un fumettista italiano, Gipi, che inizia a indagare su di lui, coinvolge amici e colleghi e vuole farci un documentario. Ma durante la lavorazione tutto scappa di mano. E Gipi si trova a dover riflettere sul senso stesso del ‘raccontare storie' e sulle scelte morali a monte di questo desiderio.
precede
IL BACIO
(Italia/2017) di Adriano Candiago (4')
Due marionette, un principe e una principessa, sono i protagonisti di una favola di cui conosciamo solo il romantico lieto fine. Ma qualcosa va storto: il marionettaio decide di mettersi in mezzo. Riuscirà il nostro eroe a baciare la principessa?
In collaborazione con FICE Emilia-Romagna
inaugurazione stagione sinfonica del Teatro Comunale
Torna sul podio dell'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, dopo aver diretto con successo numerosi concerti e tre produzioni operistiche – La bohème, Jenůfa e Peter Grimes –, il direttore d'orchestra slovacco Juraj Valčuha, che apre la nuova Stagione Sinfonica del Comunale con la monumentale Sinfonia n. 6 in la minore “Tragica” di Gustav Mahler.
(Francia/2018) di Gilles Lellouche (122')
Un gruppo di uomini di mezza età, tutti più o meno in crisi e non proprio atletici, forma un'improbabile squadra di nuoto sincronizzato sotto la guida di una campionessa sul viale del tramonto. Inevitabile il parallelo con Full Monty per questa commedia corale in cui lo spirito di gruppo è strumento di riscatto. "Lellouche firma un film generoso e inventivo che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia e coi bilanci inclementi dell'età. Al centro della commedia piazza la vulnerabilità esistenziale e lo specchio d'acqua in cui rifletterla" (Marzia Gandolfi). Cast di volti noti del cinema francese: Mathieu Amalric, Guillaume Canet, Jean-Hugues Anglade e il belga Benoît Poelvoorde.
Lingua originale con sottotitoli