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Palazzo Bolognini Isolani

Il portico è opera di Pagno di Lapo Portigiani e Antonio di Simone Fiorentino, maestri lapicidi di cui rimane traccia in un contratto del 1454. Da un punto di vista formale è una delle tappe di passaggio dal tardogotico al Rinascimento, di cui proprio Pagno di Lapo è, a Bologna, fra i principali esponenti.
Le sei arcate a tutto sesto, rimarcate da ghiere in cotto, sono rette da colonne in mattoni a sezione circolare, mentre i capitelli, in arenaria, sono un rifacimento della metà del XVIII secolo, a differenza dei peducci interni che hanno un aspetto più arcaico.
La facciata è completata da una teoria di finestre a sesto acuto nella cui sommità sono posti busti, così come fittamente popolate sono le nicchie poste sotto il cornicione che ospitano teste e vasi di cotto.
fronte del palazzo

L’edificio nell’800 passa ai conti Isolani che diventano così proprietari di una vasta area edificata fra la piazza Santo Stefano e Strada Maggiore. Dal 1995, il portale di questo edificio dà accesso, oltre che ai locali di stretta pertinenza, ad una fuga di cortili interni che collegano la piazza con casa Isolani (vedi scheda…), estrema propaggine verso nord dell’isolato gentilizio.

Si è sempre pensato che teste negli archivolti delle finestre fossero coeve alla facciata finché non ci si è accorti che una di queste porta una parrucca settecentesca. Ciò ha messo in dubbio la datazione che potrebbe risalire ai restauri cui fu sottoposto l'edificio nel 1757 o anche a quelli del 1832.

 

Fonti

F. Ceccarelli, D. Pascale Guidotti Magnani, Il portico bolognese. Storia, architettura, città, Bologna, Bononia University Press, 2021, p. 84.

A. Vianelli, Le piazze di Bologna, Bologna, Newton Compton, 2003, pp. 75- 83

 

https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/bologna-dei-fumetti/citta-fumetti/palazzo_bolognini_isolani

https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1842/gli_isolani_acquistano_palazzo_bolognini 

Foto: 1Cinquantesimo