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Palazzo Lupari Isolani

Il nucleo originario, già proprietà della famiglia Fiessi e poi Lupari, viene ereditato dagli Isolani nel 1701 e dal 1708 diviene oggetto di una sostanziale trasformazione su progetto di Giuseppe Antonio Torri. Nel 1778, tuttavia, viene abitato solo il piano nobile e il complesso delle opere previste, che avrebbero coinvolto i due fabbricati vicini, non viene messo in opera.
“Il prospetto è caratteristico di un modo di progettare che ancora in piena età barocca, non abbandona forme tipiche del Cinquecento: il portico è sostenuto da pilastri quadrangolari in mattoni rivestiti di intonaco che simula un bugnato lapideo; al posto delle basi e dei capitelli sono inseriti semplici blocchi quadrangolari che danno a tutta l’architettura un carattere rustico e severo”
(D. Pascale Guidotti Magnani, Il portico bolognese, p. 121)
palazzo isolani via santo stefano 16
Fonti

F. Ceccarelli, D. Pascale Guidotti Magnani, Il portico bolognese. Storia, architettura, città, Bologna, Bononia University Press, 2021, p. 121