Salta al contenuto principale Skip to footer content

Complesso di San Colombano

Le origini del complesso sono state ricondotte ad un edificio romano o tardo antico. Il vescovo Pietro I nel VII secolo fa costruire il primo nucleo dell’insieme il cui sviluppo copre tutto il medioevo.
Nel 1679 gli spazi passano alla Repubblica di Lucca che li impiega come studentato per i suoi giovani presenti a Bologna. Di questo secolo è l'aggiunta del portico.
Nella chiesa intitolata a San Colombano e oggi allestimento d’eccezione per la collezione di strumenti musicali di Luigi Ferdinando Tagliavini, vi sono opere pittoriche interessanti, una delle quali è stata messa in relazione a Lippo di Dalmasio. Quest’ultimo è autore certo di un’immagine votiva della Madonna dell’Orazione, dipinta nel muro esterno della chiesa. A causa delle ingiurie del tempo si decide di metterla al riparo e viene così costruita una cappella che conserva uno dei più importanti cicli di affreschi della Bologna controriformata, opera dei pittori dell’Accademia degli Incamminati, che riunisce i Carracci e i loro allievi più brillanti.
Nel primo dopoguerra diventa la sede della Cooperativa Mutilati e Invalidi e viene restaurata dal giovane Giuseppe Vaccaro, incaricato poi di realizzare numerosi edifici destinati ad ospitare le famiglie dei combattenti menomate fisicamente dal conflitto.
vista portico di ingresso
Fonti

Francisco Giordano, Il complesso di San Colombano in Bologna, Bologna, La fotocromo emiliana, [2009]

Franco Faranda, Superfici dipinte nella cripta di San Colombano, Argelato, Minerva, 2021

Giuseppe Vaccaro: architetture per Bologna, a cura di Maristella Casciato, Giuliano Gresleri, Bologna, Compositori, 2006.

https://genusbononiae.it/san-colombano-collezione-tagliavini/ 

foto: Silvia Galli