Il portico con sostegni disomogenei, rivela, nella sua multiformità, alcuni dettagli unici.
Il capitello del pilastro angolare, infatti, di fattura preziosa, rivela un tondo l’effige di Giovanni Bentivoglio, alla guida della città nell’ultimo quarantennio del Quattrocento. Si è detto che poteva essere un rarissimo residuo del distrutto Palazzo Bentivoglio (situato nell’attuale area del Teatro Comunale) ma studi recenti mettono in dubbio tale attribuzione. Questo capitello, insieme all’altro, sempre in pietra d’Istria, posto non lontano in cui è raffigurato Augusto imperatore, rimandano all’aurea stagione bentivolesca che ha connotato in senso rinascimentale la città di Bologna.
L’edificio, passato dalla famiglia dalle Tuate ai numerosi proprietari lungo la sua esistenza, registra nei dettagli il passaggio dall’origine gotica, attraverso il Rinascimento, ai fasti dell’epoca barocca.