La prima costruzione risale al XIV secolo e vede poi nel XVI un ampliamento che però non completa l’edificio. Si deve attendere l’epoca dei grands travaux postunitari governati dalla figura dell’ingegnere Coriolano Monti per arrivare all’attuale assetto.
L’allargamento di Borgo Sàlamo provoca la demolizione di un portico mentre l’apertura di Piazza Cavour motiva l’erezione di una nuova facciata porticata, in armonia con quanto si stava costruendo lì attorno e con il carattere della città, pienamente rispettato dall’ingegnere perugino che in via straordinaria, probabilmente cura per i Guidotti i lavori al loro palazzo.
Si salvano alcuni capitelli delle precedenti fasi della costruzione che vengono integrati nel nuovo assetto, visibile su via Farini. Mentre sulla piazza, l’effigie dell’ingegnere e quella di membri della famiglia committente (Annibale e il padre Francesco) compaiono su capitelli neocinquecenteschi opera di Augusto Viallet.