I materiali del nostro archivio sono stati raccolti,
in buona parte, da Marco Pezzi, e perció riflettono il suo percorso
politico, dal '68 fino al momento della sua morte, nel 1989, dall'impegno
politico nel suo liceo, e subito dopo nel Circolo Lenin di Faenza ad Avanguardia
Operaia ed infine a Democrazia Proletaria. L'acquisizione dei materiali
è poi continuata e sta tutt'ora continuando, perciò ai materiali
raccolti da Marco se ne sono aggiunti altri. La tipologia dei materiali
raccolti nell'archivio è la più varia: giornali, riviste,
volantini, documenti, libri, opuscoli, manifesti, fotografie. I materiali
raccolti sono stati prodotti soprattutto nel ventennio che va dalla fine
degli anni '60 alla fine degli anni '80, ma la maggior parte dei materiali
è degli anni '70. Abbiamo anche, in piccola misura, materiali prodotti
negli anni '50 (qualche pubblicazione della sinistra socialista), mentre
per quanto riguarda gli anni '80, raccogliamo soprattutto i materiali prodotti
da Dp. Disponiamo dell'archivio di Dp di Bologna e di molto materiale prodotto
da Dp nazionale e da diverse federazioni, nonché dell'archivio del
Gruppo Parlamentare di Dp. Attualmente l'archivio raccoglie materiali prodotti
da Rifondazione Comunista e dalle organizzazioni di estrema sinistra oggi
esistenti (Centri Sociali, Anarchici, comitati vari, ecc.) e materiali
prodotti dai movimenti (ad esempio quello studentesco della "Pantera")
e i materiali di gruppi ecologisti e pacifisti. Esiste poi una sezione
di materiali di organizzazioni estere di vari paesi, europei, asiatici
(Iran, Palestina), africani (Etiopia, Somalia) ed americani (Usa, Brasile).
Questi materiali non sono però ancora stati catalogati. Riteniamo
che il nostro sia l'archivio più ricco esistente per quanto riguarda
i materiali di Avanguardia Operaia e di Democrazia Proletaria. Per quanto
riguarda Avanguardia Operaia, non soltanto Marco Pezzi, ma quasi tutto
il gruppo dirigente di Dp di Bologna aveva precedentemente militato in
quella organizzazione, e per questo i materiali su Ao sono così
cospicui. Non soltanto: persone come Luigi Vinci e Stefano Semenzato, tra
i fondatori di Ao e poi di Dp, hanno donato al nostro archivio i materiali
da loro raccolti. Il nostro archivio raccoglie inoltre anche i materiali
degli altri gruppi della sinistra rivoluzionaria, da quelli maggiori (Lc,
Pdup) a quelli più piccoli. Una caratteristica del nostro archivio
che crediamo sia piuttosto singolare è che disponiamo di moltissimi
documenti e volantini, e solo in misura minore di giornali e riviste. E
tutti i volantini e i documenti sono catalogati o inventariati.
Una caratteristica peculiare dell'archivio è la
cospicua presenza di fondi di materiale grigio. Si tratta di raccolte di
documenti, volantini, opuscoli, suddivise in diversi fondi a cui sono stati
dati i nomi dei donatori. Il fondo più cospicuo è il "Fondo
Marco Pezzi", costituito dai materiali da lui raccolti durante la sua attività
politica. Vi sono poi altri fondi, che analogamente riflettono il percorso
politico delle persone che li hanno raccolti, e che perciò non vogliono
avere un carattere di esaustività sui materiali prodotti dalle organizzazioni
della nuova sinistra. Probabilmente l'archivio "Marco Pezzi" è il
più ricco per quanto riguarda i materiali di Avanguardia Operaia
e di Democrazia Proletaria, dal momento che Marco Pezzi, nel corso della
sua ventennale attività politica, aveva militato in queste organizzazioni.
Inoltre sono state donate all'archivio raccolte di materiali molto significative
su queste organizzazioni: i materiali di Luigi Vinci e di Stefano Semenzato,
dirigenti nazionali prima di Ao poi di Dp, e tutti i documenti prodotti
dal gruppo parlamentare e dal centro nazionale di Dp. Non è mai
stato modificata né la consistenza né l'ordine (quando c'era)
dei fondi donati all'archivio. Questo per una onestà scientifica
che sta alla base del lavoro dello storico, cioè non falsare i dati
di fatto, e quindi non alterare le fonti che si raccolgono. Perchè
un conto è dare la propria interpretazione della storia, che è
comunque di parte, ed un altro conto è darla alterando i fatti storici
e le fonti allo scopo di dimostrare le proprie tesi. Questo non per un
discorso astratto sull'obiettività del lavoro dello storico (la
storia, come le altre discipline, non è mai neutrale), ma perchè
lo stesso fatto di raccogliere documenti con criteri di onestà,
di completezza, senza censure né tagli sui documenti stessi, ha
di per sè stesso una valenza politica, dal momento che non è
stato fatto quasi nessun serio discorso storico sulla storia recente d'Italia,
ma soltanto discorsi strumentali, cioè volutamente si alteravano
i fatti, o si tacevano solo certi fatti o si mettevano in risalto solo
altri fatti, per fini meramente strumentali, propagandistici. Quindi anche
il discorso, in apparenza astratto, di raccogliere documenti e testimonianze
con la maggiore obiettività possibile, assume una valenza politica,
la valenza di chi vuole fare un discorso serio, obiettivo, e solo per questo
fatto è già un atto politico che contrasta chi vuol fare
un discorso strumentale, propagandistico. Una questione troppo spesso trascurata,
a proposito delle fonti per la storia della "stagione dei movimenti", è
l'importanza del materiale grigio. Esso è una fonte documentaria
essenziale in quanto le organizzazioni della Nuova Sinistra avevano una
grande produzione di volantini e di documenti, per cui è diverso
raccogliere la memoria storica dei movimenti e della Nuova Sinistra dal
raccogliere la memoria storica per esempio di partiti dell'arco costituzionale.
Certo, anche per questi ultimi sono certo importanti i documenti interni
per capire come si svolgeva la loro attività, ma tutta una serie
di materiali quali volantini anche su temi specifici, non sono stati prodotti,
con l'eccezione in parte del Pci. E' proprio differente sia il tipo di
attività politica che l'immagine pubblica delle organizzazioni politiche
tradizionali e di quelle della Nuova Sinistra, perciò dovranno necessariamente
essere diverse le fonti che sarà necessario raccogliere. Inoltre
i fondi costituiti da materiale grigio costituiscono uno specchio della
storia politica e degli interessi di chi ha raccolto i materiali. Le raccolte
di documenti e volantini sono sempre molto personalizzate. E' perciò
praticamente impossibile che due raccolte di materiale grigio siano identiche
o anche solo simili: cambierà sempre il materiale raccolto e l'ordine
che gli si dà. Questo aspetto della "personalizzazione" delle raccolte
di materiale grigio è particolarmente interessante, in quanto la
scelta della militanza nelle organizzazioni della nuova sinistra è
stata quasi sempre non solo una scelta politica, ma una scelta di vita,
perciò è evidente l'importanza di capire quali siano state
le motivazioni di tale scelta. La storia degli anni '70 non è certo
la storia dei trattati e della diplomazia, ma si tratta invece di storia
sociale, della storia di movimenti che hanno coinvolto migliaia di persone,
che hanno cambiato in profondità il modo di intendere non solo la
politica, ma la vita sociale, la cultura, la stessa vita privata, i rapporti
interpersonali. Per questi motivi, per fare un serio discorso storiografico
sugli anni '70, in realtà, sarebbe necessario utilizzare una ampia
serie di fonti, tra cui anche le fonti orali. Per quanto riguarda i criteri
di classificazione del materiale grigio, i problemi si pongono per quei
fondi (molti) che quando vengono donati sono solo ammassi informi di carta
conservata per anni dentro scatoloni. In tal caso abbiamo ritenuto opportuno
dargli un ordine, usando il massimo del buon senso, per esempio classificando
le carte con un criterio cronologico oppure con un criterio tipologico,
suddividendole per organizzazione. Riguardo all'ordinamento dei fondi di
materiale grigio, è stato lasciato, là dove c'era, l'ordine
originario. Abbiamo infatti dei fondi che sono suddivisi prevalentemente
in maniera cronologica, altri fondi che sono invece suddivisi prevalentemente
con criteri tipologici. Ad esempio il "Fondo Luigi Vinci" è stato
ordinato da Vinci stesso, che ha raccolto i materiali, in ordine rigorosamente
cronologico. Ma questa è più un'eccezione, in genere prevale
l'ordinamento per tipologia, vale a dire la suddivisione per organizzazioni
che hanno prodotto i documenti o la suddivisione per aree tematiche. Ed
anche quando sono stati donati al nostro archivio fondi assai poco o per
nulla ordinati, abbiamo deciso di inventariarli secondo un criterio tipologico,
in quanto è quasi impossibile ricostruire un criterio cronologico
a posteriori, poiché non tutti i documenti sono datati ed anche
per facilità di consultazione, mantenendo però il criterio
cronologico, là dove già c'era, perchè anche il criterio
di ordinamento dei materiali stabilito da chi li raccoglie riflette l'impronta
della vicenda politica dell'autore, la sua storia personale, i suoi interessi
politici, perciò sarebbe un grave errore alterare tutto ciò.
La storia degli anni '70 è stata troppe volte stravolta per fini
utilitaristici, e il raccogliere le fonti in modo corretto, non parziale,
è il modo migliore per opporsi alla falsificazione della storia.
La maggior parte dei fondi documentari sono stati catalogati con il programma Secretaire. Tale programma di catalogazione per archivi è stato creato dalla Cooperativa di Ricerca e Consulenza Storica (CRECS) di Bologna. Per conto della stessa cooperativa, la Dott.ssa Patrizia Busi e la Dott.ssa Aurelia Casagrande hanno poi catalogato con tale programma il fondo "Marco Pezzi", ed il Dott. Alessandro Righini ha catalogato molti degli altri fondi. Tale opera di catalogazione è stata resa possibile grazie ad un finanziamento della Sovrintendenza Regionale ai Beni Librari della Regione Emilia-Romagna. Rimangono non catalogati solo alcuni fondi, che sono stati comunque ordinati e sommariamente inventariati. Per ogni fascicolo sono riportati i seguenti dati:
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Il fondo Basini consiste in un unica busta di documenti, senza ulteriori suddivisioni in fascicoli. All'interno della busta le carte sono raccolte nel loro fascicolo originario, su cui è riportato il titolo originale "Lotta Continua per il Comunismo - Documenti". La documentazione, di cui di seguito si fornisce la descrizione analitica, è stata raccolta da Bruno Basini, militante di questo gruppo. Il fondo è stato donato all'Archivio storico della nuova sinistra nel 1991. Lotta Continua per il Comunismo nacque dopo lo scioglimeno di Lotta Continua successivo al Congresso Nazionale di Rimini del novembre 1976: in quell'occasione, dopo il fallimento di un tentativo di Adriano Sofri di sanare i conflitti presenti nell'organizzazione, alcuni militanti di Milano, Torino ed Udine cercarono di resistere e rilanciare LC, riuscendo, nel 1978, a dar vita ad un nuovo gruppo. Essi mantennero la vecchia sigla 'LC', ma vi aggiunsero 'per il Comunismo' per evitare ogni possibile confusione con il giornale 'Lotta Continua', che continuava ad uscire, ma con le cui posizioni LC per il Comunismo era in aperta polemica (informazioni tratte da: "Il sessantotto. La stagione dei movimenti (1960 - 1979)", Roma, Edizioni Associate, 1988, pp.212 - 217 e pp. 217 - 218). LC per il Comunismo pubblicò anche una rivista omonima, di cui si conservano alcuni numeri.
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Condizionati in tre buste sono conservati i 9 fascicoli in cui sono state suddivise le carte raccolte da Patrizia Brancolini e donate all'Archivio nel 1991. La documentazione riguarda il modenese: per la maggior parte la Federazione di Modena di Democrazia Proletaria, di cui Brancolini è stata segretaria, ma anche altre realtà come il Pdup o la Radio Cooperativa Modenese - R.C.M. La documentazione è stata riunita in fascicoli dopo la sua donazione all'Archivio.
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"Carissimi compagni ho ritrovato il vostro indirizzo e vi mando un po' di roba..." Con queste parole inizia la lettera con cui Ezio Caldoli spiega il 'funzionamento' della documentazione donata all'Archivio storico della nuova sinistra nel 1992. Le carte, raccolte in 6 fascicoli condizionati in una busta, riguardano gli anni dal 1983 al 1991, periodo in cui Caldoli ha militato nella sezione del Pdup di Tarquinia (VT) prima, e in quelle di Dp di Santa Marinella (Roma) e Vetralla (VT), poi. La busta contiene anche la bandiera della sezione di Democrazia Proletaria di S. Marinella. La documentazione, solo parzialmente ordinata da Caldoli, è stata rivista e in qualche misura riordinata dopo la sua donazione all'Archivio.
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Il fondo consiste in 19 fascicoli originali raccolti in 3 buste. Si tratta di materiale donato da Severina Berselli e dai coniugi Roberto Di Marco e Michelina Vultaggio, ex attivisti del Soccorso Rosso, nel 1991. Soccorso Rosso fu fondato nel 1970 a Milano da Dario Fo, Franca Rame e diversi intellettuali, come l'avvocato Spazzali (i cui nomi ricorrono nelle carte che costituiscono questo fondo). Obiettivo di questo gruppo era di assistere i militanti colpiti dalla repressione, fornendo assistenza legale e facendo 'controinformazione' sui processi e sulle eventuali violenze subite. L'attività del gruppo si è poi spostata verso il problema carcerario e le condizioni di vita negli istituti di pena. L'uso della sigla Soccorso Rosso è cessato fin dalla metà degli anni '70 ("Il sessantotto...", op. cit., p. 286)
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Il fondo Maurizio Focaccia, che consiste in 16 fascicoli condizionati in una busta, è stato donato all'Archivio nel 1995. Nel fondo è raccolto principalmente materiale prodotto a Bologna negli anni dal 1977 al 1987 da Fgci, Pci e Movimento degli studenti. Sono conservate anche carte di NSU, DP e Pdup, di Comunione e Liberazione e del Fronte della Gioventù. Sono presenti pure volantini e altri documenti del Movimento tedesco, in lingua originale. I fascicoli in cui la documentazione è raccolta sono quelli originali creati dai donatori del fondo.
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Il fondo, costituito con le carte donate da Cesare Mangianti nel 1991, comprende 25 fascicoli ed un volume condizionati in tre buste. Militante di Lotta Continua, Mangianti è poi stato anche segretario della Federazione di Democrazia Proletaria di Rimini e attivista del Sindacato Nazionale Scuola - Cgil. Attualmente &grave segretario della Federazione riminese del Prc e consigliere comunale. Alcuni dei fascicoli del fondo riguardano Lc, Dp, Nsu, Movimento e altre forze politiche; altri diversi istituti scolastici di Rimini, movimento degli studenti, Sindacato Nazionale Scuola e Cgil; infine sono presenti dei fascicoli tematici (ad es. droga o lavoratori stagionali) o su altre realtà (ad es. alcuni centri sociali o una radio libera) di Rimini e del suo circondario. I fascicoli sono originari di Mangianti.
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I 24 fascicoli e i volumi che costituiscono questo fondo sono stati donati da Raul Mordenti nel 1992. Ricercatore, e poi professore universitario di italianistica, Mordenti è stato attivo durante il '68 e nel movimento del '77 a Roma. Nel 1987 entrò in Democrazia Proletaria e divenne uno dei dirigenti del dipartimento Scuola Università nazionale. Entrò in Rifondazione Comunista nel 1991, al momento della confluenza di Dp nel Prc. I fascicoli in cui è raccolta la documentazione sono quasi tutti originali di Mordenti.
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Il fondo "Billi - Movimento della Pantera" è costituito da 12 fascicoli (condizionati in 4 buste) di documenti. Le carte del fondo sono state raccolte da Fabrizio Billi (archivista e segretario dell'Archivio) nel 1990 e riguardano il movimento della "Pantera" a Bologna e in molte altre università italiane. Sono conservati nel fondo anche lettere di solidarietà ed altri messaggi da alcune università straniere e documenti sul movimento di partiti, diverse 'organizzazioni politiche e sociali' e studenti medi. Altri fascicoli raccolgono rassegna stampa e documentazione sui progetti di riforma e autonomia delle università.
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Il fondo "Pizzirani - Dal Monte" è stato donato da Massimo Dal Monte nel 1992. La documentazione consiste in gran parte di volantini (ma vi sono anche appunti manoscritti, opuscoli, articoli di stampa, etc.) che recano il timbro "Maurizio Pizzirani - Bologna". Su molti di essi è stata riportata la data a cui si riferiscono. Le carte sono state raccolte in 36 fascicoli dopo la loro donazione all'Archivio.
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Stefano Semenzato, ex dirigente di Ao del Veneto e nazionale, e di Dp nazionale poi, ha donato nel 1993 le carte che ora costituiscono questo fondo. Il materiale, che era in origine molto disordinato e consisteva in otto scatoloni, dopo la sua donazione all'Archivio è stato riordinato: sono state eliminate le moltissime copie ed è stato raccolto in 65 fascicoli raccolti in 6 buste.
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Il fondo "Turigliatto" consiste nelle carte donate da Franco Turigliatto, dirigente della IV Internazionale, nel 1992 e nel 1994, ordinate in 27 fascicoli condizionati in 5 buste. Le carte, originariamente prive di ordinamento, sono state riordinate e fascicolate dopo la loro donazione all'Archivio. Nel 1938 a Parigi un gruppo di militanti collegati a Leone Trotzkji (allora già in esilio in Messico), costituirono la IV Internazionale. Ad essa aderirono gruppi di diversi Paesi, ma l'assassinio di Trotzkji ad opera di un sicario stalinista e lo scoppio della II Guerra Mondiale segnarono un momento di grave crisi per l'organizzazione. Nel dopoguerra, particolarmente ad opera di un militante della sezione greca, Michel Raptis, detto Pablo, trasferitosi a Parigi, l'Internazionale riprese la sua attività con una prima conferenza nel 1946 ed il suo congresso di ricostituzione nel 1948. Un alternarsi di congiunture sfavorevoli (guerra fredda, stalinismo nell'Europa orientale e maccartismo negli USA), favorevoli (successi a Ceylon, in Belgio, in America Latina e la rivoluzione algerina e l'appoggio fornito al Fln) e di feroci dibatti interni, a cui ogni volta facevano seguito espulsioni, scissioni e ricomposizioni hanno segnato la vita della IV Internazionale dagli anni'50 in poi. Tra le diverse scissioni si ricorda qui solo quella del 1961, quando il segretario del Bureau Latino-Americano Juan Posadas abbandonò l'organizzazione dando vita ad una sua IV Internazionale posadista. Tra le carte del fondo vi è un fascicolo contenente documenti del Partito Comunista Rivoluzionario (trotskista) - Sezione italiana IV internazionale (posadista) (, op. cit., p. 272-274). La sezione italiana della IV Internazionale nacque nel 1948 ed assunse il nome di Gruppi Comunisti Rivoluzionari. Negli anni '50 e inizio '60 i Gcr scelsero la tattica 'entrista' (che consisteva nel fare entrare i militanti della IV Internazionale nei maggiori partiti operai allo scopo di creare al loro interno correnti di sinistra), riportando diversi successi nel Pci, nel Psi e, poi, nel Psiup. Negli anni attorno al 1968, però, diversi gruppi locali cominciarono ad allontanarsi dalla IV Internazionale e ad aprirsi a settori non trotzkjisti. Nel 1968 il Comitato Centrale dei Gcr votò l'autoscioglimento dell'organizzazione, ma la minoranza si ricostituì con la stessa sigla. Dalla frantumazione dei Gcr nacquero molti gruppi tra cui Avanguardia Operaia e Unità Operaia. I Gcr, pur ricostituitisi, svolsero solo un'azione marginale, il cui aspetto più importante è stato quello culturale, con la pubblicazione dei giornali "Bandiera Rossa" e "Quarta Internazionale" e la casa editrice Samonà e Savelli. Nel 1979 i Gcr mutarono nome assumendo quello di Lega Comunista Rivoluzionaria. Nel 1989 la Lcr è confluita in Democrazia Proletaria. Per mantenere i legami con la IV Internazionale, fondarono però l'Associazione Quarta Internazionale, che continua ad esistere anche dopo la nascita di Rifondazione Comunista ("Il sessantotto...", op. cit. pp. 196 - 197).
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Il fondo Cilenti contiene materiale, raccolto in un unico fascicolo, donato da Franco Cilenti nel 1992. Nel fascicolo è conservata una lettera di accompagnamento delle carte, di cui si riportano qui alcuni brani: "Accolgo con gioia l'invito a contribuire all'Archivio Storico della Nuova Sinistra... Quella che vi mando è grossa parte del mio, e di tanti altri, impegno di operaio prima e di lavoratore nella sanità poi... Torino, 7 luglio 1992". La documentazione donata da Cilenti consiste soprattutto in bollettini e giornalini ciclostilati a cura di lavoratori di alcuni reparti della Fiat (Trasporti, Ferriere, Teksid) e della sanità.
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Il fondo "Ferri" consiste in un unico fascicolo, in cui si conserva anche una breve nota di accompagnamento che qui si riporta: "Lascio materiale politico vario prodotto nella provincia di Bergamo nel 1973 - 1991 da Nuova Sinistra e Gruppi 'di Base'. Ciao. Claudio Ferri". Le carte del fondo riguardano il Pdup - Partito d'Unità Proletaria, Dp - Democrazia Proletaria e la Nuova Sinistra Unita di Bergamo. La documentazione è stata donata all'Archivio Storico della Nuova Sinistra nel 1991.
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Il fondo "Monteleone" consiste in carte, riunite in un unico fascicolo, raccolte da Nino Monteleone. Non è conservata alcuna lettera di 'trasmissione', ma in calce ad un documento del 1983 (una 'Lettera aperta al Compagno Sandro Pertini Presidente della Repubblica') a firma dello stesso Monteleone, si trovano alcune notizie autobiografiche che qui di seguito si riportano: "Nino Monteleone - nato a Partanna (TP) il 30.11.1907 ... Antifascista dal 1922 Militai fra le file della Giovanile del P.R.I. da quella data al 1926. Dal 1932 nelle file del P.C.d'I. prima e dalla Liberazione nel P.C.I. - Fino al 1964. Dal '65 al '71 nella Federazione Marxisti Leninisti d'Italia, scioltosi volontariamente in quell'anno. Perseguitato politico - Deliberazione della Commissione presso il Consiglio dei Ministri n.62197". Nella prima delle cinque 'lettere aperte' di Monteleone del 1982, egli si definisce "Ex dirigente politico, ex amministratore politico del Comune" di Partanna, in provincia di Trapani, oggetto della maggior parte delle carte. Si tratta di documenti, volantini e materiale di propaganda elettorale, tra cui si segnala in particolare il volantino del Comitato antifascista di Partanna del 31 agosto 1943, circa 50 giorni dopo lo sbarco alleato in Siclia.
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Il fondo "Paoletti" riunisce documenti raccolti da Gianni Paoletti (1952 - 2023). Una prima donazione è riferita solo al suo primo impegno politico, la partecipazione al Collettivo della Facoltà di Scienze Politiche di Bologna negli anni '70. La seconda donazione è relativa soprattutto alla sua attività nella Cgil, di cui fu funzionario. Paoletti è stato inoltre militante e dirigente di Ao, di Dp, di Rifondazione Comunista e della Cgil.
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Questo fondo è costituito da un unico fascicolo donato all'Archivio da Piero Pedraglio nel 1992.
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Costantino Positò, ex militante della IV Internazionale, ha donato i documenti di questo fondo nel 1990. Si tratta di volantini, contenuti in un unico fascicolo, raccolti nel periodo in cui era studente a Bari.
La documentazione del fondo "Vignali" è conservata in un unico fascicolo originale, su cui è riportata la seguente indicazione: "Bologna - Volantini distribuiti nei pressi del Serpieri negli anni 1979-80-81-82-83-84 - 138 volantini + due giornali... Raccolti e donati da Vignali Giordano - Bologna". Il fascicolo è stato donato all'Archivio nel 1995.
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Questo fondo, donato nel 1998 da Artemio Assiri, ex militante del movimento studentesco bolognese nel 1968, è costituito dai seguenti fascicoli:
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Questo fondo, donato all'Archivio nel 1998, è costituito da materiali donati dal Prof. Rocco Cerrato, docente presso l'Università di Urbino, ex militante di Dp e membro di gruppi cattolici di base. Il materiale di questo fondo è costituito soprattutto da materiali di gruppi cattolici di base.
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Questo fondo è stato donato da Luigi Marinelli, dirigente delle Rappresentanze sindacali di base (poi Unione sindacale di base), nel 1996.
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Questo fondo è costituito da 4 fascicoli che raccolgono la rassegna stampa sul movimento universitario della "Pantera" del 1990, bolognese e nazionale. Il lavoro è opera di Fabrizio Messini, che all'epoca della "Pantera" svolgeva il servizio civile alla biblioteca di Scienze Politiche dell'Università di Bologna.
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Questo fondo, donato da Luciano Neri nel 1998, è costituito da opuscoli e riviste di gruppi anarchici di varie città.
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Questo fondo contiene materiali prodotti dal centro nazionale Dp dalla costituzione del partito allo scioglimento. Il fondo è stato composto da Fabrizio Billi con materiali rinvenuti sciolti nell'Archivio, raccolti in buona parte presumibilmente da Marco Pezzi. Il fondo, che contiene 25 buste, non è stato ancora catalogato ma solo sommariamente inventariato. Successivamente, nel 2019, sono state donate all'Archivio 18 buste di documenti amministrativi di Democrazia proletaria
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Questo fondo, donato da Tiziano Cardetti, militante della
sinistra antagonista bolognese, contiene materiali prodotti negli anni
'80 da vari gruppi ed organizzazioni della sinistra antagonista di Bologna
e di altre città italiane, in particolare Roma.
Il fondo, donato all'Archivio nel 1999, è costituito da un unico faldone.
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Nora Imbimbo, nata a Foggia e poi trasferitasi a Bologna, nel 1999 ha donato materiali prodotti negli anni '80 dal movimento femminista, dal movimento antagonista bolognese e materiali della solidarietà internazionalista. Nel 2009 ha donato materiali relativi alla propria attività nel movimento femminista.
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Il fondo, donato nel 2005, contiene i volantini raccolti da Maria Cristina Scagliarini nell'anno scolastico 1973-1974 presso l'Istituto Tecnico "E. Sirani" di Bologna, dove all'epoca era studentessa.
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Daniele Morini nasce nel 1949 a Faenza.
Assume coscienza politica in seguito alla strage di Stato di Piazza
Fontana del 12 dicembre 1969.
Svolge attività politica prevalente in gruppi extra-parlamentari
e della sinistra radicale; approdato all'insegnamento focalizza il suo
impegno anche nella sinistra della Cgil - Scuola, di cui diventa anche
Segretario di zona. Amico personale di Marco Pezzi fin dagli anni della
formazione scolastica e dell'esperienza di Avanguardia Operaia.
Il bisogno di non disperdere la documentazione è nato in lui
soprattutto dall'esigenza di un recupero delle fonti, per conservare l'oggettività
storica degli avvenimenti, preservandoli dalla soggettività del
racconto personale.
Il fondo, donato da Daniele Morini nel 2005, raccoglie soprattutto
materiale prodotto a Faenza.
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Paolo Fassina, militante di Democrazia Proletaria a Milano nella seconda metà degli anni ottanta, ha donato nel 2006 i materiali da lui raccolti soprattutto quando era studente (per lo più volantini e documenti prodotti dal dipartimento giovani - scuola della federazione milanese di Dp).
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Vittorio De Palma è stato militante di Democrazia Proletaria, poi di Rifondazione comunista ed infine del Partito comunista dei lavoratori. Ha donato questo fondo nel 2007.
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Ugo Boghetta è stato militante di Avanguardia operaia, poi di Democrazia proletaria, partito per il quale è stato consigliere comunale a Bologna. In Rifondazione comunista è stato deputato, poi ha ricoperto l'incarico di responsabile nazionale del settore trasporti. Il fondo è stato donato nel 2007.
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Ilario Salucci e' stato militante della IV Internazionale a Brescia, poi di Democrazia Proletaria e infine di Rifondazione Comunista, da cui si e' allontanato nel 2006. Negli anni '90 e' stato attivo nel movimento per la pace nell'ex Jugoslavia. Ha donato il materiale da lui raccolto nel 2007.
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Renzo Belcari, originario della Toscana, si trasferì presto a Torino, dove fu operaio in fabbriche metalmeccaniche e poi del settore gomma. E' stato militante di Avanguardia operaia, poi di Democrazia proletaria ed infine di Rifondazione comunista. Ha donato il materiale da lui raccolto nel 2003.
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Enrica Casanova ha donato il materiale da lei raccolto in parte nel 2010 e in parte nel 2020. I documenti sono in gran parte relativi al movimento studentesco universitario del '68 a Bologna e al lavoro di Lotta continua tra i militari.
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Giorgio Cappelli, nato a Milano, ha trascorso l'infanzia in Abruzzo, per poi tornare a Milano, dove ha svolto la propria attività politica, prima in Avanguardia operaia, poi in Demcorazia proletaria, infine in Rifondazione comunista. Ha donato questo fondo nel 2009.
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Walter Peruzzi (Verona 1937 - Milano 2014) docente, organizzatore politico-culturale, direttore di "Guerre&Pace". è autore di numerosi articoli e saggi su varie riviste ("Adesso", "Riforma della scuola" ecc.), alcune delle quali da lui fondate o dirette ("Bollettino del Centro d'Informazione"; "Lavoro Politico"; "Marx 101") e di inchieste sociologiche fra cui l'Atlante delle migrazioni, 2000 e 2004; L'arcipelago delle migrazioni, 2006. Il fondo è stato donato nel 2009.
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Andrea Caselli è stato militante di Democrazia proletaria nella sezione di San Lazzaro di Savena, nei pressi di Bologna. Successivamente ha aderito al Partito della rifondazione comunista. Oltre all'attività politica, ha svolto anche attività sindacale nella Cgil-Filt (Federazione italiana lavoratori telecomunicazioni). E' componente della segreteria provinciale della Camera del lavoro di Bologna. Il fondo è stato donato nel 2009.
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Il fondo, donato da Mario Paolini nel 2012, raccoglie i documenti del coordinamento precari di Bologna, attivo all'inizio degli anni '80.
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Franco Fiore negli anni ottanta ha svolto attività politica nei gruppi della sinistra extraparlamentare e nei collettivi universitari. Il fondo comprende materiali vari sul movimento del '77 raccolti per l'elaborazione della tesi di laurea "Scrittura del 77. Rappresentazione e racconti" (Università degli Studi di Bologna, Facoltà di Lettere e Filosofia, Corso di Laurea in D.A.M.S., 1991). Il resto del fondo contiene materiale, raccolto per passione militante, prodotto soprattutto a Bologna dai gruppi della sinistra antagonista e da vari collettivi studenteschi.
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Vitaliano Fantoni "Biffe", nato in Toscana, negli anni '60 e '70 ha vissuto a Milano, dove ha lavorato come tecnico specializzato. Ha militato in Avanguardia operaia, nei Cub e in Democrazia proletaria, organizzazioni per le quali ha realizzato manifesti serigrafati e stampati, oltre che vignette per giornali e riviste. Il fondo, donato nel 2015 da "Biffe" e dalla moglie Rosanna Marini, comprende manifesti e locandine, in gran parte realizzati da lui stesso.
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Mireille Arditi, nata ad Alessandria d'Egitto nel 1933 da padre francese e madre italiana, ha vissuto in Egitto, in India (dove la famiglia si è trasferita durante la guerra, dal 1941 al 1944), in Svizzera e a Milano. Residente a Milano dal 1948, ha conseguito la maturità francese (baccalaurèat) nel 1950 ed il diploma per Interpreti e Traduttori nel 1955. Nel 1956 ha sposato Massimo Gorla, all'epoca dirigente della Quarta internazionale. Nella prima metà degli anni '70 ha collaborato con la commissione esteri di Avanguardia operaia, occupandosi della traduzione in inglese e francese di documenti di Ao e della pubblicazione di un bollettino della commissione esteri di Ao, pubblicato sia in inglese che in francese. Il fondo, donato nel 2014, comprende questi bollettini, pubblicati tra il 1974 ed il 1976. Ha svolto la professione d'interprete di conferenza presso enti pubblici e privati, associazioni ed organizzazioni internazionali (Consiglio d'Europa, Commissione Europea, Parlamento Europeo, OCSE, FAO, UEO, Unesco, ed altre) in Italia ed all'estero. Dal 1981 per 13 anni ha insegnato le tecniche dell'interpretazione alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori del Comune di Milano.
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Il fondo è costituito da libri provenienti dalla biblioteca di Roberto Di Marco, donati, dopo la sua scomparsa, dalla moglie e dalla figlia. Si tratta di una parte della ricca ed interessante biblioteca di Roberto Di Marco. I libri donati sono saggi relativi ai movimenti del 1968 e degli anni settanta.
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Il fondo è costituito da libri e riviste provenienti dalla biblioteca popolare "Antonio Gramsci" del Prc di Zola Predosa. I materiali sono stati donati nel 2018 quando il circolo Prc di Zola Predosa ha dovuto abbandonare la propria sede.
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Il fondo è costituito dagli scambi epistolari avuti da Attilio Mangano (1945 - 2016) nell'arco di trent'anni (dagli anni Settanta ai primi anni del 2000) con alcuni intellettuali, di varie parti d'Italia, su tematiche di attualità storica, politica, sociale e antropologica. Il fondo è stato donato nel 2019.
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Il fondo è costituito da documenti di Avanguardia operaia e Democrazia proletaria, organizzazioni politiche in cui Francesco Albini ha militato.
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Il fondo è costituito da libri, riviste ed un piccolo ma interessante fondo documentario relativo ad Avanguardia operaia.
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Il fondo è costituito da documenti del comitato di agitazione degli insegnanti milanesi (attivo nella prima metà degli anni settanta) e di altre organizzazioni degli insegnanti e dei sindacati scuola-
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Il fondo è costituito da documenti prodotti da Avanguardia operaia, soprattutto di Venezia.
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Luciano Nadalini ha partecipato al movimento studentesco del 1968 presso l'istituto tecnico Aldini-Valeriani di Bologna. Successivamente è stato operaio alla Ducati e poi fotografo professionista. I documenti che compongono questo fondo sono relativi soprattutto al movimento studentesco medio dell'istituto tecnico Aldini-Valeriani, al movimento studentesco bolognese ed a vari gruppi dell'estrema sinistra.
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Il fondo è costituito da documenti raccolti durante gli anni di attività politica da Pier Giorgio Nasi, esponente dell'estrema sinistra bolognese.
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Il fondo è costituito da libri, riviste e dischi, donati da Giorgio Gattei, docente alla Facolta' di Economia dell'universita' di Bologna, partecipante al movimento del '77 ed esponente dell'estrema sinistra bolognese.
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Il fondo è costituito da documenti raccolti durante gli anni di attività politica da Nerina Depangher, esponente dell'estrema sinistra bolognese.
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Il fondo è costituito da documenti relativi alla "controcultura" italiana negli anni '70, raccolti da Angelo Marchesi, che li ha donati nel 2014.
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Il fondo è costituito da documenti raccolti da Gabriele Centineo, militante di Democrazia proletaria a Catania. Il fondo è stato donato dalle figlie di Gabriele Centineo nel 2020.
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Il fondo è costituito da libri, riviste e articoli, questi ultimi scritti principalmente da Giovanni Mottura. Nato a Torino nel 1937, è stato docente di sociologia del lavoro presso l'università di Modena. Tra le questioni di cui si è occupato vi è la situazione dell'agricoltura. Il fondo è stato donato nel 2014.
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Il fondo è costituito da documenti relativi soprattutto alla questione della liberazione dei prigionieri politici degli anni '70, soprattutto Prospero Gallinari. Il fondo è stato donato nel 2017 da Sante Notarnicola (1938 - 2021).
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Simone Ricci è stato studente alla Facoltà di Storia dell'Università di Bologna tra la fine degli anni novanta e l'inizio degli anni duemila. Ha partecipato al Collettivo di Storia ed ai movimenti di quel periodo, come il movimento no-global. Il fondo è costituito sia da documenti relativi alla propria attivitè politica, sia a documenti utilizzati per motivi di studio (soprattutto fotocopie di libri e articoli sulla storia del movimento operaio e sugli anni sessanta e settanta), sia infine relativi a propri interessi politici e culturali.
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Guglielmo Bertoni era il nonno materno di Marco Pezzi. Il fondo è costituito soprattutto da documenti politici e opuscoli di propaganda del Partito socialista italiano, di cui era militante, da libri di storia e di politica. L'arco cronologico dei documenti raccolti va soprattutto dagli anni '60 agli anni '80, ma vi sono anche libri pubblicati nella prima metà del novecento o durante la seconda guerra mondiale dal Partito d'azione.
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Flavio Crippa ha partecipato al movimento studentesco delle facoltà scientifiche dell'università di Milano nel 1968 e fino ai primi anni '70. E' stato inoltre militante di Avanguardia operaia. Il fondo, donato nel 2020, è costituito dai documenti prodotti dal movimento studentesco delle facoltà scientifiche e di quello delle facoltà umanistiche dell'università di Milano, di Avanguardia operaia e di altri gruppi dell'estrema sinistra milanese. L'arco cronologico dei documenti raccolti va dal 1967 al 1975.
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Giancarlo d'Adda è stato militante del Comitato comunista (m-l) di unità e di lotta, un gruppo marxista - leninista che aveva unità d'azione e di profondo confronto con l'Autonomia operaia. Il fondo è stato donato nel 2021.
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Leonardo Altieri è stato militante del circolo Lenin di Castelbolognese, poi del circolo Lenin di Romagna e di Avanguardia operaia. Studente all'Università di Bologna nella facoltà di Scienze politiche, nella stessa facoltà è poi stato docente di Sociologia. Il fondo, costituito da libri di sociologia di cui spesso Leonardo Altieri è autore, è stato donato nel 2019.
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Tiziano Bagarolo (1956 - 2010) è stato militante trotskista. Successivamente alla sua morte, è stato donato all'archivio un fondo librario a lui appartenuto.
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Questo fondo è suddiviso in tre serie archivistiche. La prima, con documenti (soprattutto volantini) prodotti da organizzazioni politiche, associazioni e movimenti di Bologna dagli anni novanta ai primi due decenni degli "anni zero". Una seconda serie è relativa a documenti (sempre volantini, per lo più) prodotti nello stesso periodo da organizzazioni politiche, associazioni e movimenti di altre città o nazionali. La terza serie è relativa al movimento "no global", ed è costituita soprattutto da documenti distribuiti a Genova durante la contestazione al G8.
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Questo fondo è costituito da documenti raccolti da un collettivo di Castel bolognese (RA) in oltre cinquant'anni, assumendo nel corso del tempo diverse denominazioni: movimento studentesco di Castel bolognese, gruppo operai - studenti, circolo Lenin, Avanguardia operaia, Democrazia proletaria, Alternativa per Castello. Il fondo è stato donato nel 2022.
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Questo fondo è costituito da documenti raccolti da Raffaele Miraglia. Il fondo è stato donato nel 2022.
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Questo fondo è costituito da documenti raccolti da Giovanni Lanzone, dirigente di Avanguardia operaia. Il fondo è stato donato nel 2017.
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Questo fondo è costituito da foto scattate da Giuliano Benuzzi, militante di Avanguardia operaia e poi di Democrazia proletaria. Le foto sono relative a manifestazioni svoltesi a Trento nel 1972 ed alla manifestazione del 1 maggio 1972 a Milano. Il fondo è stato donato nel 2017. Del fondo fanno inoltre parte alcuni documenti, tra cui la tesi di laurea in Sociologia.
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Antonella Selva è stata militante di Democrazia proletaria e poi Rifondazione comunista. Questo fondo è costituito dalla trascrizione di 22 interviste, realizzate nel 1994, a rappresentanti di gruppi sociali ed esponenti politici palestinesi ed israeliani. Il fondo è stato donato nel 2021.
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Marco Fincardi è docente presso l'Università di Venezia. Questo fondo, donato nel 2012, è costituito da manifesti di varie organizzazioni politiche degli anni '70 e '80.
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Si tratta di un fondo con documenti relativi soprattutto all'America latina. Sulla maggior parte dei documenti c'è il timbro "Organizzazione degli studenti latinoamericani in Italia (Oslai)". Il fondo è stato donato nel 1991 da una persona che ha trovato i documenti in un baule conservato nella cantina di una casa che aveva appena affittato. Il timbro porta a ritenere che si trattasse dell'archivio di quella organizzazione.
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Paolo Maestroni è stato militante di Democrazia proletaria a Milano. I documenti del fondo sono relativi a pubblicazioni di Dp: l'edizione settimanale del "Quotidiano dei lavoratori" (1979 - 1982), le riviste "Democrazia proletaria" (1983 - 1988) e "A sinistra" e alcuni libri e opuscoli. Un primo versamento è stato fatto nel 2021 ed un secondo nel 2023.
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Severina Berselli è stata militante dell'estrama sinistra dagli anni settanta. I documenti del fondo sono relativi alle sue vicende personali giudiziarie e all'attività di sostegno ai prigionieri politici.
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Tommaso Del Vecchio, docente di filologia all'Università di Bologna, è stato militante di Democrazia proletaria e della Cgil. Questo fondo, donato a giugno 2023, è relativo alle contestazioni delle celebrazioni del IX centenario dell'Università di Bologna, organizzate nel 1988 dal Rettore Fabio Alberto Roversi Monaco.
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Carlo Coniglio è stato militante del Partito di unità proletaria e consigliere regionale di Democrazia proletaria dal 1975 al 1980. Questo fondo, costituito da libri, è stato donato in settembre 2023.
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Gino Benvenuti è stato militante di Avanguardia operaia, poi di Democrazia proletaria e di Rifondazione comunista. E' stato consigliere provinciale a Firenze e si è occupato soprattutto di lotte per la casa. Questo fondo, costituito da periodici, è stato donato in ottobre 2023.
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Carmela Baldino è stata militante anarchica a Bologna. Questo fondo, costituito da manifesti anarchici, è stato donato in ottobre 2023.
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Sergio Corradi ha donato nel 2024 questo fondo, costituito da riviste e documenti relativi soprattutto a riviste e documenti dell'area dell'Autonomia di Milano.
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Lucio Billwiller, ex militante di Democrazia proletaria di Ascoli piceno, ha donato nel 2024 questo fondo, costituito dal bollettino regionale di Democrazia proletaria delle Marche e da alcune foto.
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Valerio Evangelisti, ex militante di diverse organizzazioni dell'estrema sinistra e dei movimenti dal 68 in poi, scrittore di fantascienza ed altro, ha raccolto documenti relativi ai suoi interessi ed alla sua attività politica. I documenti sono pervenuti in archivio successivamente alla sua morte.
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Un altro tipo di fonti presenti in archivio sono
i periodici, le riviste, i quotidiani. Si tratta di giornali e riviste
in gran parte cessati, ma anche di alcuni periodici tutt'ora esistenti
che l'archivio continua a raccogliere. Disponiamo delle raccolte (in gran
parte complete) di circa 220 testate prodotte negli anni '70 e '80 (oggi
cessate) e circa 100 testate oggi esistenti. Buona parte dei periodici
sono stati raccolti da Marco Pezzi, tranne alcune eccezioni per le quali
è di volta in volta segnalata la provenienza. Per quanto riguarda
l'arco temporale in cui sono stati pubblicati i periodici raccolti, la
maggior parte sono stati pubblicati negli anni '70, ma poiché la
produzione in quel decennio è stata assai cospicua, i periodici
raccolti non costituiscono certo la totalità delle testate dell'epoca,
ma rappresentano soltanto un riflesso degli interessi e del percorso politico
di Marco Pezzi e degli altri donatori. Si può notare infatti che
i periodici dell'area di Avanguardia Operaia e di Democrazia Proletaria
sono raccolti in modo pressoché completo, sia le testate più
diffuse (Quotidiano dei Lavoratori, Politica Comunista, Avanguardia
Operaia) che quelle meno diffuse (Se ben che siamo donne, Scuola
e lotta di classe, numerosi giornali locali). Disponiamo inoltre di
una delle poche raccolte complete esistenti del "Quotidiano dei Lavoratori"
(rilegata), mentre le raccolte del Manifesto e di Lotta Continua sono pressoché
complete, ma non sono né rilegate né ordinate. Sui periodici
va però detto che, essendo una peculiarietà del nostro archivio
raccogliere soprattutto materiale grigio, alcune riviste non si trovano
nella sezione delle riviste, ma nel fondo Pezzi o in altri fondi. Cosí
è, ad esempio, per la rivista Sinistra Proletaria o per altre pubblicazioni
soprattutto dell'area M-L, le quali sono contenute nei fascicoli che contengono
i materiali prodotti delle rispettive organizzazioni. Per quanto riguarda
la consistenza, di alcune riviste possediamo la collezione completa, di
altre no.
Per ogni rivista sono riportati i seguenti dati: titolo, eventuale sottotitolo, anno di inizio della pubblicazione ed anno di fine, luogo di pubblicazione, periodicità (quando indicata), consistenza. Per quanto riguarda il donatore, poiché la maggior parte delle pubblicazioni sono state raccolte da Marco Pezzi, quando non è indicato il donatore è da intendersi che sia appunto Marco Pezzi, diversamente ne è indicato il nome. Per quanto riguarda le pubblicazioni tutt'ora esistenti, sono segnalate da un asterisco a fianco del titolo; per quanto riguarda la provenienza, le testate che non riportano nessuna indicazione del donatore, fino all'epoca della morte di Marco Pezzi, sono state raccolte da Marco Pezzi stesso. Per le testate raccolte da altri, la provenienza è indicata. Le testate nate dopo il 1989, ed i numeri delle testate nate precedentemente raccolti dopo il 1989, sono stati raccolti dall'Archivio stesso. La consistenza delle testate esistenti è aggiornata al 3 Dicembre 2001.
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L'archivio raccoglie poi anche materiali non cartacei. La parte più cospicua di essi à costituita dall'archivio fotografico del Quotidiano dei Lavoratori: si tratta di circa 5/6.000 fotografie su manifestazioni ed episodi di lotta degli anni '70. Abbiamo inoltre qualche decina di altre fotografie di varia provenienza, soprattutto su manifestazioni varie, lotte operaie e situazioni di fabbrica e anche alcune foto relative alla questione palestinese. Per quanto riguarda gli anni '80 abbiamo fotografie su manifestazioni di Dp, mentre per gli anni '90 abbiamo anche qualche foto sul movimento universitario della "pantera" del 1990 e fotografie di manifestazioni di Rifondazione Comunista. Trascurabili sono gli audiovisivi, mentre per quanto riguarda le cassette abbiamo alcune registrazioni di convegni e qualche cassetta di canti politici e di lotta. Per ora è disponibile solo il catalogo dei materiali audiovisivi, mentre le foto non sono ancora state catalogate.
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