Fotografia & Fotogiornalismo nell'era contemporanea
Raccontare con l'immagine: Fotografia & Fotogiornalismo nell'era contemporanea è promosso da AIRF Associazione Italiana Reporters Fotografi che propone una serie di incontri sul fotogiornalismo, con la partecipazione dei grandi protagonisti della comunicazione visiva, con lo scopo di trattare il tema in rapporto alla fotografia attraverso la storia, l'estetica, la cultura, la società.
L’idea nasce per offrire un'esperienza conoscitiva e dialettica a tutta la cittadinanza: ciascuno di noi è inevitabilmente produttore e fruitore di immagini, strumenti primari di informazione e documentazione, riflessione ed espressione, che accompagnano e plasmano il vissuto personale, e al contempo arricchiscono e alimentano l’immaginario collettivo.
Obiettivo del progetto è fare emergere quanto sia fondamentale - e urgente, dato il ruolo ormai predominante che l'immagine riveste a tutti i livelli nel nostro quotidiano - possedere consapevolezza nel linguaggio visivo e coltivare una cultura fotogiornalistica e, più in assoluto, fotografica.
Gli incontri del ciclo:
8 novembre 2019
Area > Le grandi storie del fotogiornalismo
*Uliano Lucas* fotogiornalista
“Il Fotogiornalismo in Italia: storia, evoluzione, prospettive”
13 dicembre 2019
Area > Il mestiere del fotogiornalista
*Pier Paolo Cito* fotogiornalista
“Informazione e sicurezza: il lavoro del fotoreporter in contesti a rischio”
17 gennaio 2020
Area > Analisi, teoria, riflessioni sul fotogiornalismo
*Marco Capovilla* fotogiornalista e docente di etica dell'immagine
“Fotografia e cittadinanza consapevole: la formazione come base per una corretta interpretazione e fruizione delle immagini”
14 febbraio 2020
Area > Editoria e fotogiornalismo
*Giulia Ticozzi* photo editor la Repubblica
“Tra parole e pagine, la fotografia nel giornale di carta: il lavoro del photo editor di una testata nazionale”
Con il patrocinio di Comune di Bologna, Quartiere Santo Stefano, Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna.
La partecipazione è gratuita e aperta a tutta la cittadinanza
due laboratori con Kalina Muhova
Kalina Muhova, autrice del fumetto per l’infanzia Diana sottosopra, condurrà due laboratori per bambine e bambini presso la Biblioteca Italiana delle Donne/Centro delle Donne.
I laboratori si rivolgono alle bambine e ai bambini tra i 7 e i 10 anni.
Max 20 partecipanti; è consigliata la prenotazione.
Diana sottosopra è una fiaba delicata che riporta l’attenzione al disastro ecologico e all’importanza della salvaguardia dell’ambiente attraverso un linguaggio capace di parlare a bambine e bambini.
Una nuova pubblicazione per l’infanzia del progetto Dalla parte delle bambine a cura di Canicola. Dopo Io sono Mare di Cristina Portolano, una nuova storia a fumetti di Kalina Muhova promessa del fumetto italiano (Premio Bartoli 2018) di origini bulgare.
Diana sottosopra coniuga le atmosfere oniriche di Alice nel paese delle Meraviglie alla dimensione fiabesca di Madama Holle dei fratelli Grimm, un racconto che ribalta i punti di vista, sposta l’attenzione dagli esseri umani verso il mondo che ci circonda e le altre creature che lo abitano. Diana sottosopra è l’avventura di una bambina che si scopre coraggiosa in un altrove in cui gli esseri umani sono responsabili di un inquinamento ambientale irreparabile.
Il laboratorio è curato da Canicola in occasione dei Festival La violenza illustrata e Bilbolbul 2019 in collaborazione con la Biblioteca Italiana delle Donne nell’ambito del progetto Dalla parte delle bambine.
CONTATTI
Biblioteca Italiana delle Donne/Centro delle Donne di Bologna
tel – 051 – 4299411 | bibliotecadelledonne@women.it
Immagine dal fumetto di Diana sottosopra di Kalina Muhova, Canicola edizioni
Dalla parte delle bambine è un progetto di Canicola associazione culturale teso alla promozione e alla diffusione di una cultura della non discriminazione a partire dall’educazione ai sentimenti già nella prima infanzia. La narrazione per immagini diventa il perno per una grammatica dell’affettività attraverso pubblicazioni, incontri con l’autore, mostre e laboratori che possono coinvolgere scuole e biblioteche sul territorio nazionale.
di Valerio Pastore e Valentina Grande | Una serata dedicata al grande autore statunitense.
Valerio Pastore e Valentina Grande, autori del graphic novel Raymond Carver. Una storia (BeccoGiallo Editore), dialogheranno con la poeta Valentina Pinza sulle ricerche condotte in ambito visuale e biografico per realizzare uno spaccato della vita dell’autore.
La serata sarà arricchita da letture in lingua originale a cura della prof.ssa Rita Bigiani e dalla proiezione di immagini e fotografie del mondo carveriano.
alla Confraternita dell'uva
Ritorna l’appuntamento mensile con #Poesiaespressa dai ragazzi della La confraternita dell'uva // Libreria - Cafè - Wine Bar Tante copie del mio libro (“Un etto d’amore (Lascio?)”, la mia Olivetti Lettera22 e una poesia scritta al momento, istantanea. (Anzi: espressa!)
un libro di Giorgio Biferali
Lo scrittore Giorgio Biferali presenta Il romanzo dell'anno (La Nave di Teseo). L'autore ne parla con Filippo Taddia (Leggoecammino).
200 anni di apertuta della Specola a “Dotti, amatori e curiosi”
Sono trascorsi due secoli dai primi esperimenti di apertura al pubblico delle collezioni scientifiche dell'Università di Bologna, che allora convivevano con la didattica a Palazzo Poggi.
La Specola, il luogo più suggestivo e spettacolare dell'Alma Mater, accoglieva come oggi i cittadini interessati, al di fuori della cerchia dei docenti e degli studenti. Dobbiamo immaginare, in quel 1819, una percezione già moderna della funzione dei Musei accademici, sicuramente debitrice della favorevole temperie napoleonica, quando l'idea di collezioni aperte al pubblico si era diffusa in Europa.
Vogliamo recuperare lo spirito di quel tempo, restituendo in termini contemporanei la curiosità, le passioni, lo stupore che animarono queste stanze due secoli fa. E che si rinnovano, ogni giorno, da allora.
Da martedì 5 a venerdì 8 novembre 2019, ore 15.30
L’egocentrismo del sole
Visita guidata tematica al Museo della Specola a cura delle Volontarie del Servizio Civile - progetto "be Smart”
Quota di partecipazione: 5€
Prenotazione obbligatoria qui
docu-film | nell’ambito di Il Cielo è di tutti – 200 anni di apertura della Specola
Proiezione del docu-film
Illuminate - Margherita Hack
Introduzione e dibattito finale a cura del prof. Marco Cucco
In occasione delle celebrazioni per i 200 anni del Museo della Specola, il Sistema Museale d’Ateneo, in collaborazione con il Dipartimento di Fisica e Astronomia, l’Osservatorio di Astrofisica e Scienza dello Spazio di Bologna, il Dipartimento delle Arti e il DAMSLab, propone la proiezione del docu-film "Illuminate - Margherita Hack", dedicato alla figura delle celebre astrofisica italiana. La proiezione è introdotta dal prof. Marco Cucco, che modererà anche la discussione finale. La serata sarà aperta da un saluto della prof.ssa Roberta Paltrinieri, responsabile scientifico del DAMSLab.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
un laboratorio per figli | Festival 20 30 edizione 2019 - Inevitabile
UGUALE MA PIÙ PICCOLO
UN LABORATORIO PER FIGLI
A cura di Kepler-452
La condizione di figli, in questo momento in Italia, è particolarmente difficile da abbandonare: precarietà economica, mancanza di prospettive lavorative, peggioramento dello stato sociale, welfare familiare, fanno sì che la condizione di fuorisede si allunghi oltre la propria naturale scadenza. Ci sembra dunque interessante interrogarci su che cosa significa essere figli e che rapporti ci legano ai nostri genitori.
Molto spesso tentiamo, giustamente, di capire ciò che ci circonda attraverso il filtro dei dati sociali, economici, politici che riusciamo a ottenere. Il rapporto strettamente interno alla famiglia, però, rimane sempre una sorta di punto oscuro, difficilmente sondabile e comprensibile, una sorta di unità prima che forma gli individui nella loro essenza, rendendo tutte le altre influenze, in qualche modo, minori. Pensiamo che il teatro abbia la capacità di esplorare luoghi altrimenti inaccessibili e desideriamo quindi cercare di accendere una luce in questo punto cieco, tentare di raccontare un processo di formazione che ci aiuti a capire la realtà che viviamo e i movimenti che la attraversano. Capire come siamo arrivati fin qui, alla luce dell’eredità che abbiamo ricevuto, senza rinunciare a immaginare quale sarà l’eredità che i figli lasceranno a loro volta ai propri figli, quando e se ne avranno.
Finale di laboratorio "Uguale ma più piccolo – Un laboratorio per figli" a cura di Kepler-452 (7-24 novembre) - info laboratorio
Lo spettacolo è parte del Festival 20 30 - Inevitabile. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Festival continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.
ore 20.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
meeting a cura di Kepler-452 | Festival 20 30 edizione 2019 - Inevitabile
Cantiere aperto RisoИanze
meeting a cura di Kepler-452
Festival2030, dalle sue origini, lavora fianco a fianco con il gruppo Avanguardie2030, una falange di spettatori che ha deciso di intraprendere un’attività di direzione artistica partecipata entrando a far parte delle scelte alla base del festival stesso. Esperienze simili sono sorte in altri festival come Dominio Pubblico (Roma) e Direction Under 30 (Teatro Sociale di Gualtieri). Insieme abbiamo costruito negli ultimi due anni una rete di scambio e di riflessione sul senso del nostro operare,cercando poi di dotarci di strumenti concreti per una messa in relazione delle nostre realtà. Questa rete ha preso il nome di RisoИanze. La sua attività, volta alla condivisione di pratiche, si è aperta ad altre realtà presenti nel panorama teatrale italiano.
In questa giornata di incontro si vuole iniziare un percorso di ideazione di azioni concrete da mettere in atto nelle varie realtà aderenti alla rete, ponendo al centro un dialogo tra i tre elementi cardine del nostro fare teatro: operatori, spettatori e artisti.
L’iniziativa è parte del Festival 20 30 - Inevitabile. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Festival continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.
Orario: 10.00-19.00
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
mostra | opening 22 novembre h 17.30
I Musei Civici d’Arte Antica, in collaborazione con la Curia Arcivescovile di Bologna e la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e con il patrocinio dell’Università di Bologna, presentano presso il Museo Civico Medievale una importante mostra incentrata sull’affascinante e poco studiata produzione scultorea a Bologna tra XII e XIII secolo.
L’esposizione, curata da Massimo Medica e Luca Mor, è l’occasione per presentare per la prima volta alcuni rarissimi capolavori lignei della città, alcuni dei quali restaurati per l’occasione. Tali opere, principalmente grandi crocifissi, consentono di fissare una nuova tappa verso la comprensione dei modelli di riferimento nella Bologna di quel tempo.
Qui, del resto, il Medioevo fu animato da un fiorente clima multiculturale, favorito sia dalla posizione strategica della città sulla Via Emilia, quindi tra gli Appennini e le direttrici verso l’Oltralpe, sia per la nascita nel tardo XI secolo di una celebre scuola giuridica. Una realtà così cosmopolita garantì un impulso costante per i contatti internazionali, l’indotto dei commerci, lo sviluppo urbano e, non ultime, le commissioni artistiche, tra cui quelle di arredi liturgici e tesori ecclesiastici destinati a soddisfare le crescenti esigenze devozionali. Oggi però di questi manufatti rimane assai poco, come documenta la scultura lignea medievale che, anche a causa della deperibilità del materiale, a Bologna conta soltanto pochi esempi secondo una tendenza che accomuna tutti i grandi centri italiani.
In mostra si possono ammirare anche alcuni preziosi codici miniati ed altri oggetti liturgici per l’occasione prestati da importanti musei italiani.
Ingresso biglietto museo (€ 6,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuito Visite guidate:domenica 24 novembre h 10.30; domenica 1 dicembre h 10.30; domenica 15 dicembre h 16.30; domenica 5 gennaio h 16.30; domenica 12 gennaio h 16.30; sabato 1 febbraio h 10.30; giovedì 13 febbraio h 17; sabato 22 febbraio h 10.30; venerdì 28 febbraio h 17; domenica 8 marzo h 10.30
concerto | Festival 20 30 edizione 2019 - Inevitabile
EXTRALISCIO
La mazurca è democristiana, la polca è comunista, IL PUNK È DA BALERA
Concerto
Extraliscio è il progetto di Mirco Mariani (Saluti da Saturno, Vinicio Capossela) e delle rock star della Romagna Moreno il Biondo e Mauro Ferrara (Orchestra Grande Evento). La super band approda all’Oratorio San Filippo Neri in occasione del Festival 20 30 con un esperimento tutto da scoprire dal titolo: La mazurca è democristiana, la polca è comunista, IL PUNK È DA BALERA. Un vero e proprio spettacolo che segna l’incontro tra lo spericolato punk da balera di Extraliscio e l’improvvisazione teatrale.
A margine dello spettacolo “La Mazurca è democristiana, la Polca è comunista, IL PUNK È DA BALERA”, finale del laboratorio a cura di Extraliscio ed Ermanno Cavazzoni (22-23 novembre) - info laboratorio
Lo spettacolo è parte del Festival 20 30 - Inevitabile. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Festival continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.
ore 20.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
spettacolo di Amor Vacui | Festival 20 30 edizione 2019 - Inevitabile
INTIMITÀ
uno spettacolo di Amor Vacui
scrittura condivisa Lorenzo Maragoni, Andrea Bellacicco, Eleonora Panizzo, Andrea Tonin, Michele Ruol
ideazione e regia Lorenzo Maragoni
con Andrea Bellacicco, Lorenzo Maragoni, Eleonora Panizzo
luci Elisa Bortolussi
organizzazione Leila Rezzoli
produzione Teatro Stabile del Veneto / La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale
in collaborazione con Armunia Centro Residenze Artistiche Castiglioncello – Festival Inequilibrio
Menzione speciale della giuria al Premio Scenario 2017
Questo spettacolo, attraverso una storia forse d’amore tra attori e pubblico, vuole esplorare la ricerca di un equilibrio tra le reciproche disponibilità a lasciarsi comprendere, sorprendere, ascoltare. Vuole essere un contesto sperimentale in cui confrontarci con la nostra disponibilità ad essere o non essere: in intimità.
A margine dello spettacolo, finale del laboratorio "Intimità - Contenuti speciali" a cura di Amor Vacui (19-22 novembre) - info laboratorio
Lo spettacolo è parte del Festival 20 30 - Inevitabile. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Festival continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.
ore 20.30
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima | presentazione del libro
Presentazione del libro di Maria Dell’Anno Se questo è amore. La violenza maschile contro le donne nel contesto di una relazione intima, ed. LuoghInteriori 2019.
Maria Dell’Anno ne discute con Saveria Capecchi, UNIBO – Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Introduce Elsa Antonioni – Casa delle Donne per non subire Violenza Onlus.
In nome delle donne, un saggio che sfida l’opinione pubblica proponendo un ampio studio sul fenomeno della violenza di genere. Un problema che non è un’emergenza, bensì un fenomeno culturale che ha le proprie radici nella disparità sociale da sempre esistita tra l’uomo e la donna.
La violenza intrafamiliare è la prima causa di morte delle donne nel mondo. Per questo deve essere trattata come un problema politico, sociale, e come una violazione dei diritti umani. Ma questa violenza non è impersonale: è commessa da uomini, quasi sempre mariti, ex mariti, partner, ex partner. Il femminicidio è un problema culturale, e per combatterlo è necessario sconfiggere la mentalità patriarcale, messa in crisi dall’emancipazione delle donne. È sulla società che bisogna intervenire, con l’educazione, anzi con la rieducazione.
Per questo non basta che si parli del problema della violenza. È importante che se ne parli correttamente.
Maria Dell’Anno ha trentatré anni, è giurista, criminologa e soprattutto scrittrice. Solo quando scrive sente che sta facendo ciò per cui è nata, e le sue opere hanno vinto numerosi premi letterari. Ha vissuto a Milano, Roma, Ferrara e ancora non ha finito di traslocare. Tuttavia adora Torino, città dove ha ambientato due dei suoi romanzi. Ha dedicato la sua tesi di Master in criminologia alla violenza maschile contro le donne nel contesto della relazione di coppia, formandosi in due centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna. Crede fermamente che solo un profondo cambiamento culturale potrà mettere la parola fine a questa perfida forma di violenza.
Se questo è amore ha vinto il Premio di scrittura femminile “Il Paese delle donne” 2017 e il Premio letterario “Città di Castello” 2018.
Promosso da
Centro delle Donne/Biblioteca Italiana delle Donne e Casa delle Donne per non subire Violenza Onlus.
Nell’ambito della XVI edizione del Festival La Violenza Illustrata [25 novembre – 10 dicembre 2019] promosso da Casa delle donne per non subire violenza Onlus.
spettacolo di Nicola Borghesi e Paolo Nori | Festival 20 30 edizione 2019 - Inevitabile
SE MI DICONO DI VESTIRMI DA ITALIANO NON SO COME VESTIRMI
di e con Nicola Borghesi e Paolo Nori
luci e audio Alessandro Amato
un incontro suggerito da Elena Di Gioia
produzione Liberty
in collaborazione con Stagione Agorà e Unione Reno Galliera
Anteprima di Festival, con il sostegno di Mismaonda
Nicola Borghesi e Paolo Nori hanno scritto questo spettacolo che li ha portati a indagare la questione nei luoghi istituzionali, come l’ufficio immigrazione della questura, in rete e per le strade di Bologna. La ricerca e la loro inclinazione alle divagazioni li ha portati a parlare di calcio, famiglia, capperi, moda, di Albert Camus, di Alessandro Manzoni e della periferia Nord di Foggia e li ha condotti a un’altra domanda «Cos’è la patria?».
Lo spettacolo è parte del Festival 20 30 - Inevitabile. Giunto quest'anno alla sua sesta edizione, il Festival continua a sondare l’immaginario di una generazione, quella di chi ha oggi tra i 20 e i 30 anni, facendola entrare in scena attraverso spettacoli, laboratori, concerti, installazioni e performance.
ore 21.00
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Carlos Santana ha annunciato il suo Miraculous 2020 World Tour che lo vede protagonista in una serie di concerti in giro per l’Europa la prossima primavera. Il tour fa tappa anche in Italia il 14 marzo 2020 all’Unipol Arena di Bologna.
Sul palco l’artista porta tutte le sue più grandi hit per festeggiare cinquant’anni di carriera, inclusi i brani più amati dai fan di Woodstock, passando per l’album Supernatural fino alle hit più recenti. Il tour è anche una grande celebrazione di due passaggi fondamentali dell’iconica carriera dell’artista: il 20° anniversario di Supernatural (disco entrato nella Storia della Musica e vincitore di svariati Grammy Awards) e i 50 anni trascorsi dall’album capolavoro Abraxas.
Angela Balzano (Università di Bologna) ne parla con Clara Ciccioni (Not | Nero editions).
"Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto" (Not | NERO editions, 2019)
un libro di Guido Celli
Dario Di Meco ne parla con l'autore.
"Era solo un ragazzo" (Sensibili alle foglie, 2019)
un libro di Giulio Marzaioli
Ne parla, in dialogo con l'autore e il pubblico, Vincenzo Bagnoli.
"Il volo degli uccelli" (Benway series, 2019)
un libro di Jacopo Franchi
La giornalista Damiana Aguiari di Radio Città del Capo ne parla con l'autore.
"Solitudini connesse. Sprofondare nei social media" (Agenzia X Edizioni 2019)
un libro di Michele Sovente, a cura di G. A. Liberti
Stefano Colangelo (Università di Bologna), Mimmo Cangiano (Hebrew University of Jerusalem) e Lorenzo Mari (autore e docente di lingua inglese) dialogano con il curatore dell’opera, Giuseppe Andrea Liberti.
"Cumae" (Quodlibet 2019)