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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 58 min 44 sec fa

Robert Motherwell

Lun, 01/16/2017 - 11:01

preview dell'esposizione dedicata all’artista americano

Con la mostra di apertura del nuovo anno, la Galleria d'Arte Maggiore G.A.M. offre l'occasione rara in Italia di ammirare il lavoro di Robert Motherwell, artista colto e raffinato che ha saputo dare una delle interpretazioni più originali della grande stagione dell'Espressionismo astratto americano. Dopo la preview durante la settimana di Arte Fiera, la mostra – a cura di Alessia Calarota – inaugura ufficialmente il 4 febbraio con una selezione di lavori che rivelano la ricca eredità culturale lasciata dall'artista alle generazioni successive. Assimilata l'esperienza cubista e surrealista, Motherwell approda ad una pittura gestuale in cui l'astrazione e l'interesse per il dato formale non gli impediscono di inserire tematiche personali, politiche e letterarie attraverso cui «esprimere ciò che succede dentro gli esseri umani», in un'unione mentale e fisica con le opere d'arte stesse.

Orari di apertura ART CITY Bologna:
venerdi 27 gennaio 10.00-12.30 16.00-19.30
sabato 28 gennaio 10.00-12.30 16.00-24.00
domenica 29 gennaio 10.00-12.30

orari di apertura ordinari
lunedì 16.00-19.30
da martedì a sabato 10.00-12.30 16.00-19.30

CHI E' CCHIU' FELICE 'E ME!

Lun, 01/16/2017 - 10:50

Compagnia Teatranda

Stratificazioni urbane

Lun, 01/16/2017 - 10:24

mostra di Davide Bramante

Il concetto di sovrapposizione è parte integrante della storia dell’artista siciliano originario di Siracusa, una città costituitasi attraverso la stratificazione millenaria di culture, elemento che ne determina la straordinarietà e la bellezza. Da questa peculiarità trae infatti ispirazione l’originale tecnica fotografica di Davide Bramante, riconosciuto a livello internazionale per le sue foto di grande formato che ritraggono le città metropolitane del mondo, immagini che realizza con esposizioni multiple composte da 4 a 9 scatti sovrapposti in fase di ripresa e non in post produzione. Si tratta di foto analogiche, non digitali, scattate con vecchie macchine fotografiche reflex.
L’artista utilizza anche i linguaggi del video e dell’installazione, realizzando installazioni interattive, materiche e ambientali.
Bramante, che si definisce “viaggiatore compulsivo”, ha a lungo viaggiato e fatto esperienze fuori dalla Sicilia, a partire dagli anni dell’Accademia di Torino, periodo per lui di militanza sia artistica che politica, ai soggiorni negli Stati Uniti, a Londra, in Cina e Corea del Sud. E nel lavoro dell’artista convivono le sue passioni: l’arte, la fotografia e il viaggio, non disgiunti dall’interesse sempre vivo per i temi sociali e politici

Nella mostra “Stratificazioni urbane” al Museo di San Domenico e alla galleria Il Pomo da DaMo sono ospitate immagini di grande formato di diverse città del mondo, costituite dalla sovrapposizione di fotografie  dello stesso luogo colto da diverse angolazioni e alcune immagini della città di Imola appositamente realizzate. 
L’istallazione presentata al museo San Domenico si ricollega al tema del viaggio attraverso gabbie per uccelli appese al soffitto e da cui partono dei suoni: si tratta della raccolta degli audio di diverse stragi avvenute nell’ultimo anno. Un sonoro tragico modificato da un musicista elettronico, che lo trasforma in altro da sé. Musica e immagine sono costituite da sovrapposizioni, stratificazioni in cui non è dato riconoscere il momento iniziale. 
Presso il Museo civico l’artista presenta inoltre il video, intitolato Pride (2016), che propone immagini sovrapposte di recenti manifestazioni politiche contro i poteri forti. Ancora una volta si tratta di una riflessione di matrice sociale sul mondo attuale.

Inaugurazione 21 gennaio ore 18

Mostra a cura di Angela Madesani, promossa dalla Galleria Il Pomo da DaMo contemporary art e dall’Assessorato alla Cultura della città di Imola/Musei civici.

KIRKOS – Le dimensioni del tempo

Lun, 01/16/2017 - 09:47

mostra di Mauro Milani

Nella raffinata cornice del piano nobile di Palazzo Pepoli Campogrande, tra soffitti affrescati ed una Sala degli Specchi della seconda metà del '600, Campogrande Concept – in concomitanza di Arte Fiera – presenta la mostra personale di Mauro Milani, artista eclettico ed umorale che interpreta le dimensioni del tempo attraverso la sovrapposizione di epoche e stilemi espressivi complementari, in una suggestiva alchimia dell'insieme. Dal suo percorso, legato alla progettazione di opere inerenti l'architettura ed il design artistico, ha compiuto un salto verso quell'arte figurativa e plastica che ha avvertito come direzione 'necessaria' nella sua iperbole cognitiva.

Nel corso della serata di vernissage, la presentazione dell’artista sarà accompagnata da alcune pièce musicali e teatrali ispirate ai temi della mostra. Un’atmosfera magica dove l’arte si sprigionerà in tutte le espressioni più nobili.
Curatore: Giancarlo Bonomo

Partecipano: Marco Coppi (flauto), Silvia Mandolini (violino), Nicola Calzolari (viola), Enrico Guerzoni (violoncello), Cristina Monti (voce recitante)

Orari:
martedì – giovedì – venerdì – sabato 17.00 – 19.30

ARIS B-wall

Ven, 01/13/2017 - 16:28

opera murale nella sala all'ingresso, progetto a cura di Claudio Musso e Fabiola Naldi    

B-wall è il format elaborato da Frontier - La linea dello stile che prevede di invitare artisti, con cadenza annuale, a realizzare un’opera murale nella sala all’ingresso della Velostazione. L'artista invitato per il 2017 è ARIS. Dopo aver sviluppato uno stile personale, si allontana progressivamente dal lettering tipico dei graffiti cercando la figura, che in seguito si trasforma in un cumulo di sagome e di forme astratte. Nella sua ricerca, il supporto (treno, muro, lamiera o altro) e lo spazio in cui esso vive assumono grande rilevanza: il viaggio e la necessità di esplorare diventano parti fondamentali del lavoro. Ispirato dalla storia del luogo in cui oggi trova sede Dynamo, l’interno della scalinata del Pincio prima deposito e poi rifugio antiaereo, l’artista scrive: «Ogni spazio ha la sua storia, che spesso non conosco, e poi ha la sua forma, la sua funzione e i suoi abitanti attuali, ed è con questo che di solito mi relaziono e con cui cerco di dialogare. Questa volta ho l’occasione di fare un intervento più articolato che tenga conto anche della quarta dimensione: il tempo. La memoria e la proiezione verso il futuro». 

L’opera murale ospitata da Dynamo avrà carattere effimero garantendo allo spazio la capacità di cambiare nel tempo secondo la natura tipicamente transitoria dell'arte nello spazio urbano. L’opera entrerà a far parte del percorso costruito in città dal 2012 e potrà diventare il punto di partenza per le visite guidate su due ruote (Bike to Art) che conducono i molti interessati alla scoperta delle migliori opere di arte urbana presenti sul territorio, generando racconti multilivello che integrino l’architettura contemporanea, l’urbanistica e la storia sociale.

Prosegue inoltre il dialogo con IsArt – Liceo Artistico Arcangeli per la valorizzazione dell'iniziativa attraverso momenti di incontro e di formazione per gli studenti che quest’anno vedrà la collaborazione dell’Associazione Amici delle vie d'acqua e dei sotterranei di Bologna.

Progetto promosso da Dynamo - la Velostazione di Bologna e Frontier - La linea dello stile

Orari di apertura ART CITY Bologna:
giovedì 27 gennaio h 06.30 - 00.00
venerdì 28 gennaio h 06:30 - 00:30
sabato 29 gennaio h 07:30 - 02:00 (del giorno dopo)

Tributo al Caccia

Ven, 01/13/2017 - 15:59

Luigi Caccia Dominioni a Bologna | opening sabato 14 gennaio h18

La mostra Tributo al Caccia /Luigi Caccia Dominioni e Bologna offre una panoramica sul legame che ha avuto con la città, raccontato in particolare attraverso il lungo rapporto di amicizia e di lavoro con Dino Gavina.

Nell’arco di quasi trent’anni Gavina coinvolge “il Caccia” non solo in progetti di design per le sue società, ma crea favorevoli condizioni affinché l’architetto milanese venga incaricato per la riqualificazione di importanti ambiti urbani di Bologna. Tra questi l’unico realizzato e certamente il più rilevante è la sistemazione di Piazza Santo Stefano, inaugurata nel 1991. Un progetto che Caccia regala alla città, e che viene realizzato dagli uffici comunali, seppure con alcune significative modifiche. 

Gli interventi progettati per la sistemazione della Piazza della Vita, per il ridisegno delle facciate di un padiglione della Facoltà di Psicologia, per il sagrato della chiesa di Alvar AAlto a Riola di Vergato, seppure sviluppati fino a significativi livelli di dettaglio, non hanno invece avuto un seguito.  La dimestichezza di Caccia con l’ambiente cittadino si è manifestata anche attraverso due rivenditori storici che fin dagli anni Cinquanta hanno diffuso per primi i suoi modelli di design per la ditta Azucena: il negozio Canetoli e i negozi Gavina delle sorelle Simoncini hanno portato in tante case e uffici bolognesi i suoi mobili, le sue lampade, le sue maniglie, rendendoli così familiari nello scenario domestico di tanti.

L’esposizione vuole ricordare la figura di Caccia Dominioni, scomparso nello scorso novembre, ricostruendo le vicende di questi progetti urbani, attraverso documenti ed immagini d’epoca, affiancandoli a oggetti di design. Saranno presenti in particolare alcuni modelli creati negli anni Ottanta per Dino Gavina, destinati al catalogo delle aziende Simon e Simongavina Paradiso Terrestre, ed oggi purtroppo fuori produzione.

Saranno proposte visite guidate a Piazza Santo Stefano e incontri pubblici con i curatori.

L’esposizione è accompagnata da un ambiente sonoro realizzato con una sequenza di brani musicali legati alla sperimentazione digitale ed elettronica, selezionati per far risaltare gli aspetti di ricerca contenuti nelle opere proposte e nello stesso spazio espositivo. La sequenza viene realizzata sia in diretta che in loop, con un set in buona parte programmato, ma anche modificabile secondo le linee di sviluppo dei vari momenti.

Mostra patrocinata da Ordine Architetti Bologna, Ascom Bologna
In collaborazione con ExperienceIN.it, Ultradesign Bologna
Allestita e curata da Elena Brigi e Daniele Vincenzi | B&V
Ambientazione sonora a cura di  Vivian-Maurizio Carli Moretti /Camere Sonore

Orari di apertura:
martedì > venerdì 16.00-20.00;
sabato e domenica 11.00-20.00
Sabato 28 gennaio Art City White Night 11.00-24.00
 

A occhio e croce

Ven, 01/13/2017 - 15:55

laboratorio di  teatro a cura di Gruppo Elettrogeno rivolto a persone non vedenti, ipovedenti e vedenti

In collaborazione con Unione Italiana dei ciechi e degli ipovedenti, Sezione provinciale di Bologna, Istituto dei ciechi Francesco Cavazza ONLUS di Bologna, Museo Tolomeo - Istituto dei ciechi Francesco Cavazza ONLUS di Bologna.

Telefonare per confermare la propria presenza 345 0698252.

Nell’ambito del progetto l’Arte della trasformazione 2017.

ART CITY Children. White Night

Ven, 01/13/2017 - 15:54

per bambini da 5 a 12 anni

Dalle h 19 alle h 23 una cena a colori, un pasto sinestetico dove tinte e sapori si fondono in piatti variopinti e gustosi. La serata è dedicata alle grandi pitture di Jonas Burgert ospitate al MAMbo.
Bambini e ragazzi incontreranno l'opera dell'artista tedesco ed entreranno in un mondo visionario e fantastico.

Prenotazione obbligatoria allo 051 6496628 (martedì e giovedì, ore 9-17) o mamboedu@comune.bologna.it

Ingresso € 35,00 (cena inclusa)

L’officina della camomilla

Ven, 01/13/2017 - 15:49

+ Brace e Checco (Lo stato sociale)

Ultimo concerto del #palazzinalibertytour de L’officina della camomilla! Per l’occasione ad aprire il concerto ci sarà BRACE accompagnato da Francesco Draicchio de Lo Stato Sociale!

L’Officina della Camomilla è una delle band di riferimento della nuova musica italiana, con un seguito sempre più in crescita di accanitissimi fan. Negli ultimi tre anni ha calcato i palchi dei più importanti club e festival italiani. Il 2016 è l’anno della piena maturità: completamente scritto, arrangiato e prodotto dal frontman Francesco De Leo, a marzo è uscito “Palazzina Liberty”, non solo un disco nuovo ma la volontà precisa di una svolta.

Il disco è stato concepito sui treni, nei vagoni che attraversano tre regioni, Liguria, Piemonte e Lombardia, il triangolo industriale in cui De Leo vive e i cui panorami e paesaggi ha cercato di codificare in musica. È un diario di viaggio proiettato come uno spettacolo multimediale all’interno della Palazzina Liberty che, da luogo di concerti, si trasforma in un labirinto sonoro allucinatorio in cui ogni brano rappresenta una camera o un corridoio. La storia è ambientata in un futuro distopico in cui rimane solo la palazzina liberty che non è più splendente come un tempo ma decadente.

Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l'arte in Italia 1955-1970

Ven, 01/13/2017 - 15:38

presentazione del volume

Roberto Pinto e Maria Antonietta Trasforini presentano il libro di Laura Iamurri Un margine che sfugge. Carla Lonzi e l’arte in Italia 1955-1970 (Quodlibet).
Introduce Uliana Zanetti, alla presenza dell'autrice.

Carla Lonzi, storica dell’arte e femminista, è stata una delle figure centrali della cultura italiana del dopoguerra. Il libro presenta per la prima volta una ricostruzione integrale della sua attività nella storia e nella critica d’arte, dalla formazione con Roberto Longhi alla pubblicazione del fondamentale volume “Autoritratto” (1969) e ai successivi rari interventi, fino alla fondazione di Rivolta Femminile nel 1970.
Basato su documenti inediti e su un vasto corpus di testi a stampa, il libro mostra l’itinerario che ha portato Lonzi a scrivere sui principali snodi dell’arte contemporanea, e ad accompagnare la rivoluzione dei linguaggi artistici degli anni Sessanta con una reinvenzione totale della critica d’arte attraverso un uso non convenzionale del registratore; le sue conversazioni con gli artisti (tra gli altri Accardi, Fabro, Paolini, Fontana, Castellani, Consagra, Kounellis, Pascali, Rotella, Scarpitta, Turcato) hanno inaugurato un modo inedito di fare critica, e insieme hanno contribuito all’elaborazione iniziale del femminismo.

Le lacrime di Dio

Ven, 01/13/2017 - 15:37

a cura di Francesco Maria Acquabona

Ariela Böhm di fede ebraica, Elvis Spadoni cristiano e il Sukun Ensemble di credo islamico, con l’opera Le lacrime di Dio ci consegnano una installazione che compie un ulteriore passo sulla via del dialogo interreligioso e allo stesso tempo vuole testimoniare l’autentico volto di Dio lavato dall’infamia di ogni violenza e restituito agli occhi dell'umanità quale origine di ogni misericordia. Il progetto prende ispirazione dal video di Ariela Böhm dal titolo Rachamin – Le lacrime delle madri creano la compassione del mondo. Quelle lacrime hanno saputo parlare agli altri artisti di uno strazio più universale che porta con sé l'eco della compassione del mondo e della misericordia di Dio. Non è stato difficile ad Elvis Spadoni immaginare il video proiettato in sovrapposizione alla propria pittura. Le sue immagini, sospese in ampissimi spazi luminosi e incolori, infatti avevano tutto il potenziale per colloquiare senza forzature con quelle della Böhm. Spadoni ispirandosi all'episodio evangelico in cui Gesù piange la morte dell’amico Lazzaro, ha raffigurato un corpo avvolto nel sudario offrendolo allo sguardo del pubblico nella sua nuda e drammatica esemplarità. Uno spazio pertanto che richiama elementi comuni del rituale funebre delle tre religioni e che la composizione originale, per soli strumenti, del Sukun Ensemble è venuta a completare e definire come luogo di meditazione in cui ognuno anche al di là del credo religioso può ritrovarsi nel sentimento universale della pietas.

Progetto promosso Museo Ebraico di Bologna, in collaborazione con Repubblica di San Marino - Istituti Culturali, Ordine Frati Minori Conventuali Provincia delle Marche, Comunità Ebraica di Bologna, Istituto Superiore di Scienze Religiose Alberto Marvelli delle Diocesi di Rimini e San Marino - Montefeltro, COREIS - Comunità Religiosa Islamica Italiana.

L’ingresso alla mostra Le lacrime di Dio è libero.
Ingresso Museo
biglietto museo (€ 4,00 intero / € 2,00 ridotto)
gratuito per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna

Un mondo raro. Vita e incanto di Chavela Vargas

Ven, 01/13/2017 - 15:30

di Antonio Dimartino e Fabrizio Cammarata (La Nave di Teseo)

Interviene Pino Cacucci, autore della prefazione.

Un libro scritto da due giovani cantautori italiani amati da pubblico e critica. Il libro uscirà in contemporanea al lancio del disco con le canzoni di Chavela Vargas tradotte in italiano e interpretate dai due artisti.

Sheroes

Ven, 01/13/2017 - 15:17

mostra fotografica di Federico Borella I opening martedì 24 gennaio h19

All’interno della sala Miura del museo, sarà possibile ammirare il reportage fotografico che Federico Borella ha realizzato ad Agra, in India, sul progetto Sheroes Hangout Café, locale per turisti vicino al Taj Mahal fondato dalla Ong Stop Acid Attack con lo scopo di reinserire nella società e nel mondo del lavoro le donne vittime di attacchi con l’acido.

Gli attacchi con l’acido alle donne sono un triste retaggio dell’India, mai superato. Riflettono una arretratezza culturale che, anziché estinguersi, ha fatto nuovi proseliti anche in Europa e purtroppo recentemente anche in Italia. Secondo la Acid Survivors Foundation in India, gli attacchi con l'acido sono causati da diverse situazioni, tra cui: controversie familiari, vendetta, gelosia, scambio di persona e reati sessuali.

Con le sue fotografie, Borella desidera sensibilizzare il pubblico della mostra su questi casi di violenza sulle donne, mostrando le sopravvissute da una prospettiva più positiva. Non a caso, una delle sue foto preferite è quella di una delle vittime, Rupa, che balla con i turisti all’interno del locale.

La mostra sarà visitabile gratuitamente da mercoledì 25 a domenica 29 gennaio, dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 18. Per l’occasione, sarà possibile visitare l’esposizione del Museo dedicata alla storia di Lamborghini con un biglietto ridotto a 10€.

Opening: martedì 24 gennaio dalle ore 19. 
Parteciperanno: il fotografo Federico Borella, il giornalista del Resto del Carlino Saverio Migliari che ha collaborato con l’autore alla realizzazione del reportage, e il comm. Tonino Lamborghini, presidente del Museo Ferruccio Lamborghini.

Il Museo Ferruccio Lamborghini fa parte della rete Card Musei Metropolitani di Bologna: biglietto ridotto € 10 (invece di  € 15) per tutti gli abbonati.

Jacques Toussaint. L’Esprit Des Lieux. Sulle orme di San Francesco

Ven, 01/13/2017 - 15:17

installazione a cura di Luigi Cavadini e Lorella Grossi 

In occasione di Artefiera 2017, il progetto espositivo L’esprit des Lieux di Jacques Toussaint, appena conclusosi a Como, arriva a Bologna.

Sviluppate a partire dal Cantico delle Creature di San Francesco e orientate a ripercorrere le tracce della vita semplice del monaco, le istallazioni site specific dell’artista, trovano ora spazio in tre sedi del territorio metropolitano di Bologna: le Torri dell’Acqua di Budrio, dove il lavoro dell’artista sarà presentato in anteprima; la basilica romanica di Santi Vitale e Agricola del complesso delle Sette Chiese di Santo Stefano di Bologna, dove è allestita l’installazione principale e infine la chiesa di San Francesco a Valsamoggia in territorio di Crespellano.

Si narra infatti che il santo si sia fermato proprio in quel piccolo oratorio a pregare, nella quiete della campagna, in una tappa del suo viaggio da Assisi verso Milano, evitando di soggiornare presso i confratelli di città, che si erano compromessi con l’acquisto di terreni e fabbricati in contrasto con la regola della povertà francescana. La produzione audiovisiva e le installazioni luminose di Jacques Toussaint mettono in relazione tre luoghi molto particolari dell’area bolognese, accomunandoli in un dialogo intimo dell’artista con il percorso di san Francesco e la specificità dei diversi spazi.

Jacques Toussaint nasce a Parigi nel 1947. Inizia la sua attività in Italia nel 1971 dopo aver studiato a Parigi all’Ecole Nationale Supérieure des Beaux Arts. Partecipa a numerose mostre in gallerie ed istituzioni in Italia ed all’estero. Recente la mostra personale “...Que du bleu…! ” al Palazzo delle Stelline di Milano, in collaborazione con l’Institut Français Milan. Sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti di Denver Art Museum - Denver, Die Neue Sammlung - Monaco di Baviera, Kunstgewerbemuseum - Berlino, Museo Nazionale di Poznan (PL) e Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Forti - Verona.

L’artista sarà presente il giorno dell’inaugurazione, sabato 21 gennaio alle h 17.00.

a cura di Luigi Cavadini e Lorella Grossi

promossa da Comune di Budrio, Le Torri dell’Acqua di Budrio e Fondazione Cocchi, 
in collaborazione con Valmore Studio D’Arte Vicenza, Piccolo Museo del Progetto Crespano, Complesso di Santo Stefano Bologna, Chiesa di San Francesco Crespellano Valsamoggia – Congregazione Suore Minime dell’Addolorata. 
con il patrocinio di Comune di Valsamoggia, Institut Français Milano, Alliance Française Bologna.

Ingresso gratuito

Orari di apertura ART CITY Bologna
  • giovedì 26 gennaio h 9.30-19
  • venerdì 27 gennaio h 9.30-19
  • sabato 28  gennaio h 9.30-19 + h 21-24
  • domenica 29 gennaio h 9.30-19

Orari ordinari
tutti i giorni h 9.30-19

Unearthed

Ven, 01/13/2017 - 15:04

di Jolynn Minnaar (Sudafrica, 52')

Documentario/reportage tra interviste, viaggi in Sudafrica, Stati Uniti, Canada e UK per approfondire il controverso argomento dell’estrazione dei gas dal sottosuolo attraverso il metodo del fracking, ovvero l'iniezione ad alta pressione di getti di acqua mista a sabbia e altri prodotti chimici inquinanti e cancerogeni per provocare l’emersione del gas. 

Rassegna organizzata da Kilowatt e COSPE onlus, in collaborazione con l'Associazione TECLA, all'interno del progetto LADDER "Visioni Fuori Luogo".

Oltreprima

Ven, 01/13/2017 - 15:00

La fotografia dipinta nell'arte contemporanea 

Diciannove artisti a confronto con la fotografia dipinta, una mostra che traccia un percorso e definisce una possibile convivenza creativa tra pittura e fotografia e che non è solo una esposizione ma una riflessione vera e propria sul rapporto tra i due “dispositivi” e le sue possibili trasformazioni nel tempo. Questo è il senso della mostra OLTREPRIMA - La fotografia dipinta nell’arte contemporanea, organizzata dalla Fondazione del Monte in collaborazione con Photology, curata da Fabiola Naldi e Maura Pozzati e allestita negli spazi di Via delle Donzelle.

Gli artisti protagonisti di Oltreprima sono Helena Almeida, John Baldessari, Luca Bertolo, Giuseppe De Mattia, Flavio Favelli, Franco Guerzoni, Marcello Jori, Ketty La Rocca, Piero Manai, Shirin Neshat, Luigi Ontani, Federico Pietrella, Arnulf Rainer, Gerhard Richter, Marco Samorè, Mario Schifano, Alessandra Spranzi e Ida Tursic&Wilfried Mille. L’interrogazione sul rapporto tra fotografia e pittura è il filo rosso che lega tra loro artisti diversi per provenienza, per età anagrafica e per poetica, resa attuale e carica di interesse grazie alla scelta precisa delle singole opere, molte inedite e appartenenti alle collezioni degli artisti o provenienti da collezioni private: se il cuore pulsante della mostra è rappresentato da alcuni lavori storici degli anni Settanta, il percorso si articola in momenti successivi fino ad arrivare ad oggi, seguendo due linee principali: quella legata al gesto e all’espressione più pittorica e quella invece di derivazione concettuale.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo, edito da Photology, in italiano e in inglese, strumento indispensabile per approfondimenti teorici grazie ai testi di Fabiola Naldi e di Maura Pozzati, curatrici della mostra, e agli interventi di nove artisti che hanno scritto apposta per l’occasione.
Oltreprima entra tra le iniziative che vedono il forte impegno della Fondazione del Monte in occasione di Arte Fiera e di ART CITY Bologna. 

a cura di Fabiola Naldi - Maura Pozzati
promossa da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
in collaborazione con Photology

Ingresso gratuito

Orari di apertura ART CITY Bologna
  • venerdì 27 gennaio h 10.00 - 19.00
  • sabato 28 gennaio h 10.00 - 24.00
  • domenica 29 gennaio h 10.00 - 19.00

Orari ordinari

  • dal lunedì al sabato h. 10.00 - 19.00
  • chiuso alla domenica

Bildung. Arte contemporanea tra esperienza e conoscenza

Ven, 01/13/2017 - 14:44

La mostra confronta le opere di Agostino Bonalumi, Alberto Biasi, Enrico Castellani, Dadamaino, Maurizio Donzelli, Walter Leblanc, Heinz Mack, Gianfranco Pardi, Francesca Pasquali, Henk Peeters, Ivan Picelj, Otto Piene, Paolo Scheggi, Grazia Varisco, invitando il pubblico a fare dell’opera uno stimolo di esperienza conoscitiva, chiedendogli di essere fruitore attivo e non solo passivo spettatore. 

Bildung è un concetto filosofico definito nella cultura tedesca di fine Settecento, per descrivere il processo di formazione dell’uomo moderno, sia attraverso il ricevere dall’esterno conoscenze e influenze, sia attraverso la personale rielaborazione dell’esperienza personale. 
Un tema che ritorna con pregnanza nella seconda metà del XX secolo, quando gli artisti esponenti delle nuove avanguardie artistiche internazionali, intendono i loro lavori quali strumenti fondamentali di formazione e definizione di una coscienza estetica nuova. 
Alcuni dei lavori esposti contengono una forma in atto, definita nella sua pienezza: dalle metafisiche estroflessioni del Bianco di Agostino Bonalumi alle trame vibranti della "Superficie bianca" di Enrico Castellani, alla "Intersuperficie curva" di Paolo Scheggi; dalle due opere di Ivan Picelj, "Leukos2 neg" e "Wertho", alle ipotesi architetturali dell’opera di Gianfranco Pardi, fino alle ricerche visuali semplici/complesse di Grazia Varisco.
Altre opere invece contengono una forma in potenza, che diventa piena e completa solo attraverso la capacità del fruitore di completarla e definirla con la sua esperienza, in un dare-ricevere che è insito nell’idea stessa di Bildung: dall’iconica "Rasterbild" di Otto Piene, alle argentee trame di fili intessuti del lavoro "62.10" di Henk Peeters, fino alla magmatica "Dynamische Form" di Heinz Mack. Ma anche, nel "Rilievo ottico dinamico" di Alberto Biasi, e nel raffinatissimo "Mobilo-Statique" di Walter Leblanc e ne "La ricerca del colore" di Dadamaino. La mostra si conclude con "Mirror" di Maurizio Donzelli e di "Frappa" e di "New Baroque" di Francesca Pasquali, artisti di generazioni successive rispetto a quelle degli anni ’60 che interrogano questa eredità dalla prospettiva del presente, in una continua esperienza che è crescita e dialogo tra le persone e le opere.

a cura di Ilaria Bignotti e Andrea Dall’Asta SJ
promossa da Raccolta Lercaro con Cortesi Gallery, Lugano-London
con il patrocinio del Museo di Arte Contemporanea di Zagabria 
in collaborazione con CUBO, Centro Unipol BOlogna

Ingresso gratuito

Orari di apertura
Giovedì e venerdì: h 10.00-13.00
Sabato e domenica: h 11.00-18.30

Metacorpi

Ven, 01/13/2017 - 14:00

a cura di Carmen Lorenzetti e Michael Fliri | opening 28 dicembre h 21.00

a cura di Carmen Lorenzetti e Michael Fliri
promossa da Accademia di Belle Arti di Bologna

In occasione della White Night di Art City 2017 si terrà la mostra "Metacorpi", risultato del workshop "Sci-Fi-cyborg" tenuto dall’artista Michael Fliri (1978) e curato da Carmen Lorenzetti all’Accademia di Belle Arti. Il workshop ha fatto seguito alla mostra EX, tenutasi al MAMbo in occasione dell'Opentour 2016, che ospitava ex studenti dell’Accademia, oggi affermati artisti, chiamati a interagire con gli studenti di oggi mediante laboratori. Il workshop è partito dal confronto tra i lavori dell’artista Michael Fliri e  l’immaginario filmico degli studenti legato alla fantascienza, che è stato un pretesto per conoscersi e creare una rete di riflessioni intorno al concetto di identità dell’uomo tecnologico contemporaneo e il suo rapporto con la realtà e la virtualità. Questa operatività è sfociata nella formulazione di una mostra per gli studenti, che sono stati stimolati a produrre opere nate dal dibattito di un gruppo coeso e motivato. Ne sono nate delle installazioni, dei video che sono il risultato sia di atti performativi, sia di creazioni digitali con l’uso anche del found-footage, sia vere e proprie performance. Quindi la mostra presenterà delle ricerche personali, che si interfacciano però con il pensiero degli altri studenti. Questo aspetto di serrato confronto ha determinato un’accelerazione riflessiva e operativa, che ha creato valore aggiunto all’interno dell’ordinaria programmazione accademica.

Orari ART CITY Bologna
  • Sabato 28 gennaio h. 21.00 - 2.00

Ingresso gratuito

KiraKira: lo scintillante mondo di Murakami Takashi

Ven, 01/13/2017 - 13:09

a cura di Alessia Marchi


Di Murakami Takashi (Tokyo, 1962), il più grande artista contemporaneo giapponese, saranno esposte 40 opere e, nella boutique Louis Vuitton, i pezzi unici del Patrimonio della Maison creati dall’artista, dalla collezione Eye Love Monogram, Papillon Monogram Cherry Blossom e Flower Hat. Ha collaborato anche con Marc Jacobs, Vans, Frisk e Issey Miyake e con il mondo della musica.

La mostra, organizzata da Contemporary Concept e Galleria Cavour Glam, curata da Alessia Marchi e realizzata in collaborazione con Confcommercio - Ascom Bologna, si terrà negli spazi di Galleria Cavour (la Galleria dello shopping High Brand nel cuore di Bologna).

L’evento è inserito nelle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia e nella programmazione culturale della Manifestazione Nipponica 2016.

Per il vernissage del 24 gennaio è prevista animazione cosplay, una cantante lirica, dj set nipponico, cerimonia del the e molto altro ancora.

A cura di Alessia Marchi
in collaborazione con Confcommercio Ascom Bologna
promosso da Contemporary Concept e Clic - Circoli Liberali Italiani Cultura
in collaborazione con Nipponico Accademia Europea Manga 

Ingresso gratuito

Orari: tutti i giorni h 10.00 – 13.00 + h 15.00 – 20.00

Pagine d'arte

Ven, 01/13/2017 - 12:39

Il libro d’artista, avanguardie storiche e produzioni contemporanee

I libri esposti sono quasi tutti libri unici, realizzati con diverse tecniche, di stampa e non. Libri pensati come strumento di esplorazione e di ricerca, libri che non contengono la scrittura di un messaggio ma sono il messaggio stesso, in cui significato e significante si inseguono e confondono.
Tante sono le definizioni per raccontare il Libro d’Artista, tante le regole sottili e i dogmi severi che lo circondano. Malgrado le limitazioni, malgrado gli eccessi formali, il libro ha continuato ad essere per un numero sempre maggiore di Artisti, fonte d’ispirazione, luogo di ricerca, laboratorio d’idee.
I libri esposti sono una selezione cronologica e tipologica di opere storiche e contemporanee, quasi tutti libri unici, realizzati con diverse tecniche, di stampa e non. Libri pensati come strumento di esplorazione e come mezzo di ricerca artistica, libri che non contengono la scrittura di un messaggio ma sono il messaggio stesso; in cui significato e significante si inseguono e confondono.
Si tratta quindi di libri che non si rivolgono all’occhio che legge, ma all’occhio che guarda e che magari vede, alle dita che girano o si aggirano tra le pagine, al senso del tocco; all’orecchio che percepisce il rumore della carta e al naso che sente l’odore degli inchiostri. Sono supporto e soluzione di un’idea creativa.
In questa mostra abbiamo scelto ed esplorato il libro d’artista per la sua indipendenza rispetto alle forme tradizionali dell’arte, la sua struttura, che ne fa un tutto temporale indivisibile. Per il suo carattere di possibile oggetto prodotto in serie, quindi potenzialmente collettivo. Per la sua discrezione racchiusa tra i due piatti di copertina, per il rifugio che offre al desiderio di raccontare, censurato dall’arte contemporanea. Ne abbiamo amato la facilità di fabbricazione e di circolazione che decentra il sistema dell’arte, così come l’equilibrio tra concetto e forma, idea e materia. Abbiamo scelto il Libro d’artista per la sua identità, così forte semplicemente perché “è”. Ma soprattutto perchè questa identità convive con un profondo senso di libertà, che emana proprio dall’incapacità di poter dire esattamente cosa sia. 

Mostra a cura di Emanuela Ciroldi, Direttore artistico Nazareno Cooperativa Sociale e Manuela Candini, Artista e docente Accademia di Belle Arti Bologna
promosso da Nazareno Work Cooperativa  Sociale e Accademia di Belle Arti Bologna 
in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio.

Ingresso gratuito

Orari di apertura durante ART CITY Bologna
  • venerdì 27 e domenica 29 gennaio h 10.00 – 20.00
  • sabato 28 gennaio h 10.00 – 24.00

Orari ordinari: dal lunedì al sabato dalle 14 alle 18.30

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