La città di Morandi
(pp. 27-55)
Jan Brokken è uno scrittore olandese, noto per Anime baltiche o per Il giardino dei cosacchi, che raccoglie nel volume L’anima delle città (prima edizione in italiano 2021)le riflessioni suscitate in lui dall’impatto con alcune realtà urbane. Lo prendiamo in considerazione perché dedica una lunga parte a raccontare di Bologna e lo fa attraverso gli occhi del pittore Giorgio Morandi.
In un’intervista rilasciata all’uscita del libro, Brokken spiega: “Ho cercato di definire Bologna attraverso Morandi e ho capito che Morandi è Bologna e Bologna è Morandi”.
Brokken, si è interessato così profondamente a Morandi forse perché ne è l’opposto: quanto il bolognese è stanziale tanto l’olandese è perennemente in viaggio. Brokken però aggiunge che
"se si è nati in una città come Bologna, se si va tutti i giorni a mangiare in un piccolo ristorante situato in un’antica drogheria di Bologna, se si cammina tutti i giorni all’ombra dei portici di Bologna, non c’è bisogno di nient’altro”. E conclude: “Forse, se io fossi nato a Bologna non avrei mai viaggiato come Morandi”.
L’immagine della nostra città che esce dallo scritto di Brokken, sebbene talvolta cada in qualche cliché tipico della lettura che gli stranieri danno dell’Italia, è un ottimo viatico letterario alla sua visita, non privo anche di indicazioni per un’eventuale colonna sonora d’accompagnamento: Yoga Zone-Zen Meditation di Philip Glass, un’artista che ha molto in comune con Morandi, o ancora meglio l’ Adagio BWV 974 di Johann Sebastian Bach, “al pianoforte è ancora più struggente. Musica fatta quasi di niente, musica del silenzio”.
Jan Brokken, L'anima delle città, Milano, Iperborea, 2021
Qui una recensione al volume a cura di Alessandro Mezzena Lona
https://www.doppiozero.com/un-viaggiatore-in-cerca-delle-anime-della-citta
Qui un’intervista a Jan Brokken:
