Sotto i portici di Strada Maggiore, anzi no, in uno dei pochi tratti in cui il portico proprio non c'è, sorge imponente un palazzo, che è stato a lungo la casa dei nobili Bargellini. Costoro ottengono licenza nel 1638 di edificare una facciata anomala nel panorama circostante. Opera di Bartolomeo Provaglia (l'autore anche di Porta Galliera) non prevede, infatti, portico ma la presenza, ad accentuare l'ingresso, di due telamoni, nerborute figure di atlanti che reggono il peso del terrazzo soprastante.
Passata in proprietà dei Da Via (così è chiaro dove sta l'accento) diventa nel 1924, fra le altre cose, sede del Museo Civico d'Arte Industriale, collezione in linea con analoghe raccolte che sono nate un po' dappertutto in Italia e nel mondo (capostipite è il Victoria and Albert Museum di Londra).
Francesco Malaguzzi Valeri, il Soprintendente alle Gallerie di allora, decide di organizzare i materiali come se fossero arredi, quadri e oggetti di un appartamento nobile della Bologna settecentesca. All'interno dunque di questa grande 'casa', uno dei pezzi di maggiore attrazione è, senza alcun dubbio, una piccola 'casa', ovvero la ricostruzione in miniatura di un 'quartierino' settecentesco con tanto di mobili e tappezzerie. Impropriamente considerata una 'casa di bambole', negli esempi diffusi nei paesi nordici a partire dal XVII secolo è più un emblema di status, un oggetto rappresentativo del proprio rango che sposa l'istintivo e atavico gusto per la miniatura, tipico di molti esseri umani di ogni tempo.
Oltre a questa imperdibile testimonianza del vivere nel '700, tanti sono i motivi per visitare il Davia Bargellini, non ultimo - in questo periodo di feste natalizie - il consueto appuntamento col presepe: quest'anno il museo ospita un esempio siciliano proveniente dal Museo Luxoro di Genova. La mostra è a cura di Adele Tomarchio ed è realizzata dai Musei Civici d’Arte Antica incollaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare.
Questo è il sito del Museo: https://www.museibologna.it/daviabargellini/
Sull'appartamentino del Settecento una scheda corposa è in: Museo civico d'arte industriale e Galleria Davia Bargellini, Bologna, 1987, p. 170
Sul mitico Malaguzzi Valeri: Valeria Rubbi, L'architettura del Rinascimento a Bologna : passione e filologia nello studio di Francesco Malaguzzi Valeri, Bologna, Editrice Compositori, 2010.