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Palazzo della sede storica della Cassa di Risparmio

Il portico ampio e chiaro, fra i pochi a Bologna con copertura a lacunari, certifica del rango di edificio solenne che spetta alla sede della Banca più importante della città nell’immediato periodo post-unitario.
La Cassa di risparmio, fondata nel 1837 e ospitata inizialmente nel Palazzo del Podestà, richiede una sede adeguata al suo ruolo, una sede che promani solidità e decoro ma senza sciali. Dopo un concorso che non trova vincitori convincenti, l’incarico viene dato al romagnolo Giuseppe Mengoni, impegnato anche nella costruzione della milanese Galleria Vittorio Emanuele (dove trovò la morte cadendo da un’impalcatura), ma anche in cantieri e pensieri a Firenze e Roma.
In linea con quanto sta accadendo in altri centri, lo stile scelto per la banca è il neorinascimento che per il portato simbolico (il pensiero va ai banchieri rinascimentali e alle ricchezze di un’Italia dei tempi d’oro) e per il vastissimo campionario decorativo sembra bene interpretare i valori della committenza. In effetti le scelte di Mengoni per l’edificio mettono in campo un repertorio decorativo che guarda fuori da Bologna, sia nelle forme che nei materiali: in particolare la pietra da taglio preferita al laterizio o all’intonaco propri della città.
Anche sul piano della tecnologia, l’edificio si pone all’avanguardia nella scelta di di metodologie costruttive innovative.
Singolare è il lavoro sulle inferriate, opera degli artigiani delle officine Cambiaggio di Milano,che riescono, attraverso la lavorazione a vuoto del metallo, a realizzare manufatti di estrema leggerezza: i grandi cancelli d’accesso sul fronte principale – si legge in un giornale dell’epoca – possono essere mossi da un fanciullo che appena si regga in piedi.

vista interna del portico della palazzo della cassa di risparmio
Fonti

O. Selvafolta e M.B. Bettazzi, La sede della Cassa di Risparmio in Bologna, Milano, Skira, in corso di stampa.
G. Roversi, Il Palazzo della Cassa di Risparmio in Bologna (1877-1977), Bologna, 1977

Foto: Lorenzo Burlando per Bologna Welcome

“The building represented the extraordinary image of the Bologna of the time, and was pointed out as one of the symbols of the city's rise and the new role it played on the social and economical scene of the country”
G. Roversi, 1977