All’inizio degli anni Ottanta del Novecento, l’edificio, ha mostrato preoccupanti lesioni alla struttura ed è stato oggetto di un profondo restauro in occasione delle celebrazioni per il IX Centenario dell’Università di Bologna, come risulta dal sigillum magnum commemorativo in bronzo posto in facciata. L’occasione fornita dai lavori di consolidamento, ha consentito di restituire agli interni, soprattutto del piano terra, un assetto più fedele alla configurazione planimetrica originale, riportando altresì alla luce le volte a crociera, prima nascoste.
Oggi il museo ospita una fra le più importanti collezioni di geologia e paleontologia in Italia.
Fonti
Università di Bologna. Palazzi e luoghi del sapere, a cura di Andrea Bacchi e Marta Forlai, Bologna, BUP, 2019.
Lo sviluppo urbano ed edilizio dell’Ateneo bolognese, 1986-1995, a cura dell’Associazione ingegneri e architetti della Provincia di Bologna, Bologna, Inarcos, 1995, pp. 64 e ss.
La casa dell’Università, Lo sviluppo edilizio dell’Ateneo di Bologna dal 1986 al 2000, Bologna, CLUEB, 2000, pp. 114-115.
Gian Battista Vai, Museo Geologico Capellini. Guida breve per immagini, Bologna, SMA, 2009.
Foto: 1Cinquantesimo