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Palazzo dei Banchi

Fra il 1407 e il 1412 viene costruito un loggiato per mettere ordine rispetto all’edificato umile e molto denso che connota la zona di mercato prospiciente il lato est di Piazza Maggiore.
Il ritmo degli archi impostati su pilastri ottagonali si allenta in prossimità degli accessi alle due strade, via Pescherie Vecchie e via Clavature. Tale soluzione, sormontata forse da un piano concluso da una cornice merlata, non è però considerata abbastanza decorosa quando il vicelegato Pierdonato Cesi commissiona a Jacopo Barozzi da Vignola, in quel momento architetto di punta alla corte papale, un edificio-facciata all’altezza della piazza principale di Bologna.
I lavori, in corso dal 1565 al 1568, prevedono la realizzazione di una quinta scenografica a due ordini: in basso un ordine composito gigante che rilega gli archi di portico e il mezzanino, ma incornicia anche i due alti fornici che danno accesso alle strade del mercato; al di sopra, invece, fasce in pietra che incorniciano un livello affacciato su un lungo balcone, e il suo mezzanino.
Il progetto originale prevedeva anche due torri con orologi e balconi più pronunciati in corrispondenza dei passi viari che però non vedono la luce.
il lungo fronte del palazzo da piazza maggiore
Fonti

F. Ceccarelli, D. Pascale Guidotti Magnani, Il portico bolognese. Storia, architettura, città, Bologna, Bononia University Press, 2021, p. 107.

Foto: 1Cinquantesimo