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Tre anni di Portici Patrimonio Mondiale

Durante la 44a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale riunito a Fuzhou (China), il 28 luglio 2021, il sito 'I Portici di Bologna' viene ammesso nella World Heritage List. 

“The porticoes of Bologna” have been inscribed upon the World Heritage List of the Convention concerning the Protection of the World Cultural and Natural Heritage. Inscription on this List confirms the Outstanding Universal Value of a cultural or natural property which deserves protection for the benefit of all humanity

E' il cinquantottesimo sito italiano della Lista e viene ammesso dopo molti anni di studi, dopo che negli anni Novanta, grazie al lavoro di Francesca Bocchi e della sua équipe, il tema del portico viene sondato come mai prima di allora. Da qui esce il concetto cardine che rende Bologna un unicum al mondo ovvero, oltre all'estensione e alla durata del fenomeno, la natura giuridica del portico: bene privato ma ad uso pubblico. 

Dopo un primo avvio nel 2006, a partire dal 2018 si riprende in mano la candidatura e nel 2020 viene depositato il dossier presso gli uffici dell'UNESCO, atto formale che dà inizio alla valutazione da parte del Comitato. Il cammino della candidatura non è stato fluido e semplice, ma quando si cominciava a perdere la speranze è arrivata la bella notizia: era, appunto, il 28 luglio di tre anni fa.

Da quel giorno è stato costituito un ufficio apposito, l'Ufficio Portici Patrimonio Mondiale, e nominata una site manager, l'arch. Federica Legnani con la mission precisa di fare sì che i Portici di Bologna mantengano e valorizzino il loro 'Outstanding Universal Value' ovvero l'Eccezionale Valore Universale, poichè, come sottolinea la citazione, il bene 'merita protezione a beneficio di tutta l'Umanità'.

 

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