Costituito il gruppo di lavoro tecnico

Il Comune di Bologna accelera sul riconoscimento dei portici cittadini a patrimonio dell’umanità UNESCO. Il Sindaco Virginio Merola ha costituito un gruppo di lavoro tecnico interno all’amministrazione che si occuperà della redazione del dossier che in due anni porterà la candidatura al responso finale del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti di Parigi (ICOMOS).

Dal 2006 i portici di Bologna sono inseriti nella tentative list italiana dei siti candidati a diventare patrimonio mondiale UNESCO. In questi anni si è svolto un lavoro di studio e promozione del progetto che ha coinvolto tutta la città e ora i tempi sono maturi per sottoporre la candidatura alla fase finale di valutazione.

Per dare alla candidatura, in quest’ultima fase, la massima spinta verso il riconoscimento, il gruppo di lavoro tecnico si avvarrà della consulenza di LINKS Foundation per la realizzazione del dossier. La fondazione LINKS è un soggetto non profit che opera a livello internazionale nell’ambito della ricerca applicata ai settori dell’ingegneria e dell’architettura, focalizzandosi in particolare su tematiche territoriali e ambientali, oltre che di informazione e telecomunicazione. È specializzata in particolare nella redazione di piani di gestione, dossier di candidatura e progetti di valorizzazione e che ha già concluso positivamente alcune candidature.

 

Le tappe

  • settembre 2019 consegna al Ministero dei beni culturali del Dossier, che sarà inviato all'UNESCO per una prima verifica di completezza
  • febbraio 2020 consegna definitiva del Dossier e inizio della fase di osservazione 
  • estate/autunno 2020 visita degli ispettori ICOMOS, organo tecnico di UNESCO
  • febbraio 2021 responso dell'esito della valutazione

 

Le candidature avanzate dall’Italia sono valutate con particolare severità da parte di ICOMOS e UNESCO: l’Italia infatti è il Paese con il maggior numero di siti iscritti nella WORLD HERITAGE LIST (WHL) sono 55 al pari con quelli della Cina. Dal 2018 ogni paese membro può presentare una sola candidatura ed è per questo che la prima difficoltà da superare è diventare il SITO CANDIDATO italiano ufficialmente candidato.

I siti sono iscritti nella WHL solo se dimostrano di avere un eccezionale valore universale (OUSTANDING UNIVERSAL VALUE – OUV) rispondendo ad almeno uno dei dieci criteri individuati dall’UNESCO.

Nel Dossier, elaborato dal Comune con la consulenza di Links, si cerca di dimostrare che i Portici di Bologna possono essere dichiarati patrimonio dell’Umanità perché rispondono a 2 dei 10 requisiti indicati dall’Unesco:

  • mostrano un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio;
  • costituisco un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.

Contestualmente si sta anche lavorando sulla definizione specifica di "Eccezionale Valore Universale" riferita ai portici: la loro pervasiva presenza in tutta la città, 62 km che si estendono sia in centro storico sia in periferia; la legislazione secolare; lo stato di conservazione; l’uso quotidiano che permette l’incontro fra le persone.

<< Tutte le notizie