Il patrimonio librario del Liceo Galvani, che comprende circa 11.000 volumi, si segnala
per la presenza di fondi storici significativi e di opere contemporanee soprattutto a
carattere umanistico di alto profilo culturale.
Il nucleo originario risale infatti al 1752, anno in cui, usufruendo dei lasciti di Mons. Zambeccari, i Gesuiti fondarono la biblioteca, che per prima in città concesse libero accesso agli studiosi, e la collocarono nellattuale Sala Zambeccari. Fu poi arricchito durante la gestione dei Barnabiti, subentrati nel 1773, e, a partire dal 1860, dalle acquisizioni operate durante la gestione statale. Purtroppo rimane solo uno spezzone limitato del patrimonio librario di Gesuiti e Barnabiti, intaccato in modo rilevante dalle cessioni di età napoleonica e postunitaria. Sono presenti comunque 25 cinquecentine (stampe del XVI sec.), circa 500 edizioni fino al XIX sec., di cui circa 200 sono rare.
Sebbene con le cautele dovute alle vicissitudini incorse alla biblioteca, è possibile individuare alcuni degli indirizzi culturali seguiti dalle diverse gestioni.
Le edizioni del XVI e XVII sec. consistono prevalentemente in opere letterarie latine, non manca la produzione di Aristotele, 2 antologie di poesia volgare e unopera di medicina. Più vario il profilo delle acquisizioni del XVIII sec.: compaiono testi greci, compresa una grammatica, opere filosofiche (in particolare Locke e Condillac) e religiose, un primo nucleo di testi scientifici.
Diverse sono le antologie poetiche, alcune destinate esplicitamente agli studenti, a testimonianza del valore formativo e morale attribuito alle lettere: curiosi in particolare i due tomi delle Rime oneste dei migliori poeti antichi e moderni scelte ad uso delle scuole, stampati a Bergamo nel 1750, florilegio dagli autori medievali agli arcadi, che riporta sul frontespizio un ex libris dei Barnabiti.
Lex libris: Coll/egium/ Lucian/um/ Cl/ericorum/ Rr (=regularium) S/ancti/ P/auli/ Bononiae |
Segue la riproduzione di una tavola dal Dictionnaire raisonné de physique, stampato nel 1781 a Parigi che rappresenta una macchina ottica dell'epoca.
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Il XIX secolo e i primi decenni del XX vedono un costante accrescimento della biblioteca, che con oculate acquisizioni arricchisce e diversifica il settore umanistico.
Imponente risulta in primo luogo lacquisizione nellambito degli studi classici, che testimonia lattenzione con cui la scuola segue la grande fioritura della filologia ottocentesca e il rigore metodologico della formazione culturale offerta ai giovani. Tra i tanti titoli di prestigio, spicca la collezione completa dei classici della Teubner di Lipsia. |
In ambito letterario è vigile lattenzione alle novità offerte dal panorama italiano: la produzione di Foscolo, Manzoni e Leopardi è presente in edizioni della prima metà del secolo, di Carducci e DAnnunzio sono documentate parecchie prime stampe oltre alle prime edizioni complete delle opere (rispettivamente Zanichelli 1913-30 e Il Vittoriale 1939-42); di Pascoli è possibile leggere la prima edizione completa curata dalla sorella Maria (Zanichelli 1913-30) .
Si segnala inoltre per lattenzione al versante scientifico, testimoniato dalla formazione di una biblioteca di rilievo, sia specialistica sia divulgativa, che affianca la creazione di laboratori allavanguardia per lepoca, nellottica di una educazione completa dei giovani.
Si possono tuttora consultare studi che presentano esperimenti e apparecchi che ormai appartengono allarcheologia della scienza a fianco di opere che classificano specie e fenomeni dei tre regni della natura, dalle conchiglie alle formazioni glaciali, o che indagano l'evoluzione della vita sul pianeta sulla scorta della diffusione delle teorie darwiniane.
(Elementi di conchigliologia linneana di E.I. Barrow,
Milano 1836)
(LAiguille du Dru e il monte Cervino, da Le forme dellacqua. Nubi e fiumi, ghiaccio e ghiacciaj, di J. Tyndall, stampato nel 1877 a Milano) |
(La terra prima del diluvio di L. Figuier nella traduzione di C. Marinoni, Milano 1884) |
E poi presente una ricca e interessante collezione di documenti sulla Prima Guerra Mondiale (un centinaio di pubblicazioni oltre a riviste depoca), di cui le memorie di una crocerossina, M. A. Clerici edite a Como nel 1919, sono esemplari della memoria del vissuto.
Per chi voglia studiare lapparato mass-mediatico del fascismo, lespansione coloniale italiana, ma anche la politica scolastica del ventennio sono consultabile alcune centinaia di pubblicazioni del periodo fascista.
Anche nel XX secolo il Liceo ha mantenuto la scelta di acquisire opere di alto profilo, soprattutto di area umanistica e di cultura generale, che possono offrire preziosi strumenti per la ricerca e la didattica. Tra tanti titoli ricordiamo solo l'edizione dell'Enciclopedia Treccani degli anni 30 e l'acquisizione delle collezioni di classici greci e latini oxoniensi, delle Belles Lettres, della UTET e della Fondazione Valla. E in atto inoltre linformatizzazione della biblioteca.
(Testo a cura della Prof.ssa Tiziana Borgognoni)