La donna nella letteratura
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Se il secolo precedente offre una notevole unità, conferitagli
dal vasto uso del volgare e dallorigine toscana degli scrittori, il Quattrocento
presenta lo spettacolo di due letterature contemporanee e avverse luna
allaltra. Per quantità, la produzione in latino ha il netto sopravvento: molti
prosatori e poeti si attengono risolutamente al latino, disdegnando il volgare come
incolto e scarso di risorse. Daltra parte la letteratura in volgare si fa di toscana
nazionale: la valle del Po dà il Boiardo, Napoli il Sannazzarro.
Secolo dintenso e fecondo travaglio, il Quattrocento, e non soltanto nel campo delle lettere: le arti celebrano trionfi, la vita politica è tutta un fremito di splendori e ambizioni. Le personalità sorgono a schiere, in un cosciente riaffermarsi dellio individuale. Si consideri che nel Quattrocento operano architetti come il Brunellesco e lAlberti; scultori come Jacopo della Quercia, il Ghilberti, Donatello, il Verrocchio; fra cento pittori, Piero della Francesca e Leonardo da Vinci. Si hanno importanti Papi, grandi principi e potenti signorie. Non vè dubbio che limpulso più forte al generale fervore partì dal movimento dellumanesimo. |