Barbara Fassler
> Barbara Fassler Statement
Biografia
Di origini zurighesi, Barbara Fässler si è trasferita nel 1998 a Milano dove vive e lavora. Formatasi artisticamente in Francia (alla Villa Arson a Nizza), opera prevalentemente con i linguaggi della fotografia, del video e dell’installazione, esponendo sia in Italia che all’estero. Negli anni Novanta ha partecipato alla curatela del ProjektRaum, artist-space a Zurigo. Nel 2005/2006, con Paolo Bianchi, ha curato per l’Istituto Svizzero di Roma le quattro mostre «Paradossi dell’amicizia» in altrettanti spazi d’arte contemporanea a Milano (CCS, Galleria del Credito Valtellinese, ViaFarini, O’Artoteca). Fa parte del comitato scientifico di «Bel Vedere Fotografia», vi cura regolarmente delle mostre inoltre alla collana di cataloghi pubblicati da «Electa». In qualità di grafico collabora da anni con il quotidiano «Il Corriere della Sera».
Ha insegnato «Metodologia della progettazione grafica» all’Accademia Carrara di Belle Arti a Bergamo e nel 2007/08 insegna con Bert Theis e Andrea Sala al Master della Naba a Milano.
Mostre personali selezione:
2008 Mondi possibili, Istituto Svizzero di Roma, Centro Culturale Svizzero di Milano, (con Petra
Ronner)
Mögliche Welten, Ortsmuseum Amden (CH), (con Petra Ronner)
2007 Differenza, Galleria Nuovi Strumenti, Brescia (cur.:Piero Cavellini)
2004 On the Turn, Neonprojectbox, Milano (cur.: Gino Gianuizzi, Galleria Neon, Bologna)
2003 In prima persona, Spazio Erasmus Brera, Milano, (cur.: Margherita Remoti), cat.
Autostadt Wolfsburg, LCD-Wand am Zeithaus, Wolfsburg, (cur.: Andrea Jacobi)
2002 Photosophie, IAC, Art Contemporary, Graz, (cur.: Paolo Bianchi), cat.
Annotazioni viandanti, San Pietro in Atrio, Como (cur.: Antonio d’Avossa), cat
«Collezione 00/02», Pianissimo Contemporary Art, Milano
2001 Aha, sarebbe bellissimo esserci, Zone c/o Graffio, Bologna (cur.: Mario Gorni/Care of)
2000 The Lonely House, a cura di Cusano Milanino, testo di presentazione: Angela
Vettese
1997 Strictly Public, Die der Art guten Freunde, Berlino (cur. Joey Zimmermann, Irene Hug, Maya
Weyermann
The Object of my reflections, «Affiches», «Generally Particular», In vitro, Ginevra (cur.
Gianni Motti)
1995 Repertoire 4.2.(1-5), Galleria Mark Müller (cur.), Zurigo
1990/93 ProjektRaum, Zurigo
Didascalia opere
Il muro, 2008, installazione, 32 cartelli appoggiati sul muro, ciascuno 40 x 30 cm, «Progetto Utopia», Fondazione Cominelli. Cisano di San Felice del Benaco, Brescia (cur. Piero Cavellini)
Il gran Sasso, 2002, «Entr’acte», Installazione, tenda e fotografie incollate sul muro, Palazzo Albiroli, Bologna (cur. Gino Gianuizzi, Galleria Neon Bologna) cat.
The Object of my reflections, 1997, Installazione, specchio e gelatina colorata, In vitro, Ginevra (cur. Gianni Motti)
Il muro, 2008, installazione, 32 cartelli appoggiati sul muro, ciascuno 40 x 30 cm, «Progetto Utopia», Fondazione Cominelli. Cisano di San Felice del Benaco, Brescia (cur. Piero Cavellini)
The Object of my reflections, 1997, Installazione, specchio e gelatina colorata, In vitro, Ginevra (cur. Gianni Motti)
Il gran Sasso, 2002, «Entr’acte», Installazione, tenda e fotografie incollate sul muro, Palazzo Albiroli, Bologna (cur. Gino Gianuizzi, Galleria Neon Bologna) cat.