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UNESCO e patrimonio mondiale

mappa delle componenti

La serie dei portici di Bologna, selezionati nel contesto del sistema porticato che permea la città storica e ha significative presenze nella città contemporanea, rappresenta in maniera esemplare una tipologia architettonica di antica origine e ampia diffusione, mai abbandonata fino ad oggi, ma in continua evoluzione attraversando le fasi storiche delle trasformazioni urbane. La serie rappresenta esemplarmente, nelle varie declinazioni cronologiche, tipologiche e funzionali, una varietà di tipologie edilizie porticate, diffuse tra le abitazioni civili della classe operaia e le residenze aristocratiche, le fabbriche pubbliche e religiose, che sono state sviluppate dal XII secolo all'epoca contemporanea. Fu impiegata una gamma ampia di materiali e stili che sussiste ancora oggi come risultato di una città che si espande e cambia nel tempo.

 

 

UNESCO è l’acronimo di United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura). Si tratta di un’agenzia speciale delle Nazioni Unite, istituita a Parigi il 4 novembre 1946, nella consapevolezza che gli accordi politici ed economici non sono sufficienti per costruire una pace duratura e che essa debba essere fondata sull'educazione, la scienza, la cultura e la collaborazione fra nazioni. Obiettivo dell’UNESCO è assicurare il rispetto universale della giustizia, della legge, dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali che la Carta delle Nazioni Unite riconosce a tutti i popoli, senza distinzione di razza, di sesso, di lingua o di religione.

L’UNESCO si impegna a costruire i presupposti per garantire la pace internazionale e la prosperità dei popoli promuovendo il dialogo interculturale, il rispetto dell’ambiente e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile nel perseguimento dei seguenti obiettivi:

  • Promuovere l’educazione in modo che ogni bambina, bambino, ragazzo o ragazza, abbia accesso ad un'istruzione di qualità come diritto umano fondamentale e come requisito essenziale per lo sviluppo della personalità;
  • Costruire la comprensione interculturale anche attraverso la protezione e la salvaguardia dei siti di eccezionale valore e bellezza iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità;
  • Perseguire la cooperazione scientifica per rafforzare i legami tra le nazioni e le società al fine di monitorare e prevenire le catastrofi ambientali e gestire le risorse idriche del pianeta;
  • Proteggere la libertà di espressione come condizione essenziale per garantire la democrazia, lo sviluppo e la tutela della dignità umana.

Oggi l’UNESCO lavora per creare politiche olistiche in grado di affrontare le problematiche sociali, ambientali ed economiche secondo i valori dello Sviluppo Sostenibile attraverso programmi volti alla promozione del dialogo interculturale, all’accesso universale alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e alla diffusione della conoscenza scientifica al fine di prevenire gli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

Per maggiori approfondimenti:
http://en.unesco.org/about-us/introducing-unesco

 

PATRIMONIO MONDIALE 

Il 16 novembre del 1972 venne ratificata a Parigi la World Heritage Convention, ossia la Convenzione riguardante la protezione del Patrimonio Culturale e Naturale, il primo strumento internazionale ufficiale che riunisce le nozioni di protezione della natura e di preservazione dei beni culturali e li riconosce come elementi necessari e fondamentali per lo sviluppo delle società di tutto il pianeta e per il mantenimento della pace e della solidarietà

Obiettivo imprescindibile della Convenzione è la salvaguardia del Patrimonio Mondiale, affinché possa essere trasmesso alle generazioni future. La Convenzione definisce la tipologia dei Siti naturali o culturali che possono essere iscritti nella Lista del patrimonio mondiale e i doveri degli Stati firmatari della Convenzione, detti Stati Parte, nell’identificare i potenziali siti, così come il loro ruolo nella protezione e salvaguardia dei Siti stessi. 

La Lista del patrimonio Mondiale è l’elenco dei Beni a cui il Comitato del Patrimonio Mondiale ha riconosciuto ufficialmente un Eccezionale Valore Universale (Outstanding Universal Value – OUV), la cui perdita rappresenterebbe un danno irrecuperabile per tutta l’umanità. La Convenzione presta particolare attenzione agli aspetti relativi all’educazione e all’informazione, dal momento che è solo consolidando il rispetto e l’attaccamento dei popoli al patrimonio culturale e naturale che è possibile garantirne la conservazione.

Per ottenere il riconoscimento, ciascuno stato firmatario della Convenzione deve proporre la candidatura del proprio Bene, argomentandola con documenti e ricerche e redigendo un dossier che ne comprovi l’eccezionale valore universale in base ad alcuni dei criteri di selezione UNESCO. Il Centro del Patrimonio Mondiale verifica la completezza del dossier di candidatura, e, in caso positivo, lo sottopone al Comitato del Patrimonio Mondiale il quale si riunisce una volta all’anno per esaminare le candidature. L’assemblea del Comitato delibera poi se procedere o meno all’iscrizione del Bene nella Lista del Patrimonio Mondiale.

https://whc.unesco.org/en/convention

I 10 criteri di selezione

Criterio I

Rappresentare un capolavoro del genio creativo dell’uomo

Criterio II

Mostrare un importante interscambio di valori umani in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio.

Criterio III

Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa

Criterio IV

Costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico o di un paesaggio che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.

Criterio V

Essere un esempio eccezionale di un insediamento umano tradizionale, dell’utilizzo di risorse territoriali o marine, rappresentativo di una cultura (o più culture) o dell’interazione dell’uomo con l’ambiente, soprattutto quando lo stesso è divenuto per effetto delle trasformazioni irreversibili.

Criterio VI

Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, idee o credenze, opere artistiche o letterarie dotate di un significato universale eccezionale.

Criterio VII

Presentare fenomeni naturali eccezionali o aree di eccezionale bellezza naturale o importanza estetica

Criterion VIII

Costituire una testimonianza straordinaria dei principali periodi dell’evoluzione della terra, comprese testimonianze di vita, di processi geologici in atto nello sviluppo delle caratteristiche fisiche della superficie terrestre o di caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative.

Criterio IX

Costituire esempi significativi di importanti processi ecologici e biologici in atto nell’evoluzione e nello sviluppo di ecosistemi e di ambienti vegetali e animali terrestri, di acqua dolce, costieri e marini.

Criterio X

Presentare gli habitat naturali più importanti e significativi, adatti per la conservazione in situ della diversità biologica, compresi quelli in cui sopravvivono specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista della scienza o della conservazione.

Patrimonio mondiale

L’identificazione, la protezione, la tutela e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale di tutto il mondo rientrano tra le missioni principali dell’UNESCO.
Il Patrimonio rappresenta l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future. Il nostro patrimonio, culturale e naturale, è fonte insostituibile di vita e di ispirazione. Luoghi così unici e diversi quali le selvagge distese del Parco Nazionale di Serengeti in Africa Orientale, le Piramidi d’Egitto, la Grande barriera australiana e le cattedrali barocche dell’America latina costituiscono il nostro Patrimonio Mondiale.

La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Mondiale culturale e naturale, adottata dall’UNESCO nel 1972, prevede che i beni candidati possano essere iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale come:

Patrimonio culturale:

  1. monumenti: opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico, iscrizioni, grotte e gruppi di elementi di valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
  2. agglomerati: gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno valore universale eccezionale dall’aspetto storico, artistico o scientifico,
  3. siti: opere dell’uomo o opere coniugate dell’uomo e della natura, come anche le zone, compresi i siti archeologici, di valore universale eccezionale dall’aspetto storico ed estetico, etnologico o antropologico.

Patrimonio naturale:

  1. i monumenti naturali costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale eccezionale dall’aspetto estetico o scientifico,
  2. le formazioni geologiche e fisiografiche e le zone strettamente delimitate costituenti l’habitat di specie animali e vegetali minacciate, di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico o conservativo,
  3. i siti naturali o le zone naturali strettamente delimitate di valore universale eccezionale dall’aspetto scientifico, conservativo o estetico naturale

Le Linee guida operative per l’attuazione della Convenzione definiscono come Patrimonio misto (culturale e naturale) i beni che corrispondono in parte o in tutto a entrambe le definizioni di patrimonio culturale e naturale.

Paesaggio culturale (dal 1992):

  1. paesaggi che rappresentano “creazioni congiunte dell'uomo e della natura”, così come definiti all’articolo 1 della Convenzione, e che illustrano l’evoluzione di una società e del suo insediamento nel tempo sotto l’influenza di costrizioni e/o opportunità presentate, all’interno e all’esterno, dall’ambiente naturale e da spinte culturali, economiche e sociali. La loro protezione può contribuire alle tecniche moderne di uso sostenibile del territorio e al mantenimento della diversità biologica

Ad oggi i beni iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale sono 1157, di cui 900 culturali, 218 naturali e 39 misti, presenti in 167 Paesi del mondo 

Per scoprirli o conoscerli meglio naviga la mappa https://whc.unesco.org/en/list/

L’Italia è il Paese più rappresentato nella Lista del Patrimonio Mondiale, con 58 beni iscritti. La Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO ha lo scopo di favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l’esecuzione dei programmi UNESCO in Italia. Sul sito della Commissione trovi informazioni sul Patrimonio UNESCO del nostro paese:

https://www.unesco.it/it 

Il Comune di Bologna è il soggetto referente per UNESCO del bene “I Portici di Bologna” iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale il 28 luglio 2021. Al suo interno, è stato costituito l’ufficio Portici Patrimonio Mondiale, che sovrintende all’attuazione e implementazione del Piano di Gestione, coordina e supporta i lavori della Cabina di Regia, monitora lo stato di conservazione del sito, collabora con il Ministero della Cultura, partecipa alla cooperazione nazionale e transnazionale tra i siti Patrimonio Mondiale UNESCO, promuove e coordina studi e ricerche sui Portici, elabora proposte, attua e monitora progetti di restauro e valorizzazione che riguardano le componenti del sito.