Preparandoci alle libagioni del fine settimana, la casella di oggi ci propone un San Petronio che come consueto attributo porta Bologna come su un vassoio. E' una Bologna contratta, una sineddoche: la città è rappresentata nei suoi aspetti essenziali e simbolici fuori da ogni verosimiglianza quantitativa e qualitativa. Bologna è una cinta di mura (ma è ben chiara e sovradimensionata una porta) che racchiude le torri, chiaramente riconoscibili Asinelli e Garisenda. Purtroppo a quel tempo non interessa raffigurare l'onnipresenza del portico, forse perché attributo talmente ovvio e domestico da non meritare tanta visibilità, oppure semplicemente perché di difficile resa in così poco spazio.
Questa iconografia, San Petronio che porta la città, è assai diffusa, ma l'esempio che portiamo oggi ha un valore aggiunto. Infatti, la scultura, insieme ad altre 6, è esposta al Museo Medievale, parte importante della componente Patrimonio Mondiale di via Galliera e via Manzoni, ma proviene dal Palazzo della Mercanzia, altra perla che identifica un'ulteriore diversa componente del sito dei Portici.
Le statue che raffigurano La Giustizia e i Santi patroni di Bologna, sostituiti da copie, provengono dagli oculi dell'antica Loggia del Carrobbio, ovvero il tribunale della Mercanzia. Oggi, nella sala 4 del Museo, sono visibili a tu per tu, privilegio che consente di apprezzare ancora qualche traccia di colore e la sensazione che i modelli per quei volti, dall'aria così realistica e familiare, vivano ancora tra noi.