Il 4 dicembre del 1798 muore a Bologna Luigi Galvani. Medico, professore di anatomia poi di ostetricia si distingue ben presto per le sue teorie legate alla elettricità animale, ovvero alla possibilità che l'elettricità applicata ad un muscolo, nel suo caso di rana, possa produrre in esso contrazioni. Il suo lavoro ha ampia risonanza (è alla base anche del lavoro di Alessandro Volta che condurrà alla realizzazione della sua pila) ma con l'arrivo in città dei francesi nel 1796 le sue posizioni politiche e religiose lo inducono a mettersi da parte.
Il testimone dei suoi esperimenti passa al nipote, Giovanni Aldini, che estende le potenzialità della forza vivificatrice dell'elettricità a corpi umani con dimostrazioni in tutta Europa. A Londra una sua performance crea un enorme clamore destinato ad influenzare la giovane Mary Shelley che di lì a poco, nel 1818, pubblica, evidentemente ispirata dagli esperimenti del bolognese, la sua prima opera letteraria, Frankenstein o il moderno Prometeo.
Piazza Galvani nei Portici Patrimonio Mondiale
Nel 1871 a Bologna si decise di intitolare uno spazio pubblico allo scienziato Luigi Galvani e la scelta cade sull'ampio slargo antistante il portico dell'Archiginnasio e l'abside di San Petronio. Dapprima quella porzione di città era stata denominata, variamente, piazza dell'Accademia, dell'Archiginnasio, delle Scuole o del Pavaglione ed infine, dal 1801 piazza della Pace (quella di Luneville, fra Napoleone e l'Austria), toponimo che rimane in essere fino al 1871, quando appunto, si decide di dedicarla a Galvani che viene effigiato da una scultura di Adalberto Cencetti nel 1879.
Fonti
https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/events/muore_luigi_galvani
https://www.unibo.it/it/ateneo/chi-siamo/la-nostra-storia/alumni-e-personaggi-celebri/luigi-galvani