La toponomastica di un territorio rappresenta una carta d’identità che documenta le diverse stratificazioni della storia, degli eventi e dei protagonisti che si sono voluti tramandare. Passeggiando per le strade frequentemente ci si imbatte in una scritta, una lapide, un’insegna dedicata a luoghi o ad episodi che hanno segnato la nostra storia. Sono nomi che ricordano personaggi del Risorgimento, della prima guerra mondiale, della Resistenza, delle vittime del terrorismo e delle mafie.
Bologna ha ricevuto 4 medaglie d’oro, due per le sue lotte per la libertà: la prima in quanto città benemerita del Risorgimento per il valore dimostrato dalla cittadinanza l'8 agosto 1848 nella cacciata degli austriaci, l’altra per il contributo dato alla Resistenza e alla Liberazione dal nazifascismo. Ha inoltre ricevuto le altre due per l’impegno sociale (l’incremento dato all’istruzione e all’educazione del popolo) e per il valore civile dimostrato in seguito alla strage fascista del 2 agosto 1980 alla stazione.
Il Quartiere Savena situato nella parte sud orientale della città nasce dalla fusione di due precedenti quartieri: Mazzini e San Ruffillo.
Il nome Savena deriva dall’omonimo torrente, confine naturale a est con il comune di San Lazzaro di Savena.
Durante la seconda guerra mondiale, il quartiere, e in particolare il rione Pontevecchio, fu la sede di molte basi partigiane. Diverse lapidi ricordano i caduti legati al quartiere: via Oretti, via Pontevecchio, piazza Belluno.
Il Piazzale della stazione di San Ruffillo fu teatro, fra il 10 febbraio e il 16 marzo 1945, della strage da parte di militari nazisti, di un centinaio di detenuti politici reclusi nel carcere di San Giovanni in Monte.
Nel quartiere sono presenti anche un Museo memoriale della Libertà dedicato ai protagonisti della battaglia della Linea Gotica e due cimiteri di guerra: quello polacco dedicato ai soldati polacchi che furono i primi militari alleati ad entrare a Bologna il 21 aprile 1945 e quello del Commonwealth.
Per questo motivo la maggioranza delle strade selezionate appartengono a questo periodo storico e poche al Risorgimento e alla Grande Guerra. Vale la pena ricordare il giardino intitolato a Peppino Impastato vittima della mafia siciliana e il giardino dedicato alle vittime della banda della Uno Bianca.
PerCorsi di Memoria è un progetto a cura di Roberto Pasquali Ass. A.I.P.I.
In collaborazione con Quartiere Savena, Scuola secondaria Guercino, ANPI, A.N.P.P.I.A., Istituto Storico Parri, Museo Civico del Risorgimento, Archivio Storico.