Salvaguardia dei servizi educativi e scolastici, così come di quelli socio-assistenziali, e tariffe bloccate. Riduzione delle spese e aumenti minimi delle imposte per i cittadini, azzerabili in corso d'anno in base ai risultati del confronto con il Governo nazionale su temi specifici. Sono questi i punti cardine del Bilancio 2015, che la Giunta intende approvare entro fine marzo, per sbloccare al più presto gli investimenti per la città, tra cui 15 milioni di euro di lavori pubblici e manutenzione.
“Siamo in una situazione che richiede a tutti noi coraggio e determinazione. Siamo in un quadro nazionale di riforme che non capitavano da 20 anni in questo Paese: il Comune di Bologna e i cittadini sono chiamati a fare la loro parte per raggiungere questi risultati – spiega il Sindaco Virginio Merola, Sindaco di Bologna - Noi facciamo questo bilancio in un quadro di ripresa della nostra città che non ha avuto niente di ordinario, così come non ha avuto niente di ordinario la vita dei cittadini in questi anni. Vogliamo approvare il bilancio con l'impegno di modificarlo, chiedendo alla città, ai cittadini, alle associazioni, ai sindacati di avanzare proposte e siamo aperti a qualsiasi proposta venga per migliorare questa prima ipotesi di bilancio che proponiamo, che è un bilancio di battaglia e di movimento. Siamo pronti a fare modifiche dopo il confronto con il Governo”.
Le minori entrate nel 2015 rispetto al 2014 per il Comune di Bologna ammontano a 54,4 milioni di euro, di cui 41,1 imputabili direttamente a provvedimenti statali. L'equilibrio è stato raggiunto riducendo la spesa, anche se dopo i ripetuti contenimenti degli scorsi anni ci sono ben pochi margini per ridurre la spesa senza intaccare i servizi e la manutenzione della città. La Giunta ha valutato le scelte meno dolorose: per ogni Settore è stato richiesto un esercizio di riduzione del 9% delle spese definite “consumi specifici” (pari a circa 1/5 del bilancio) effettivamente sostenute nel 2014. Si è data priorità ai servizi educativi e a quelli socio-assistenziali erogati attraverso i Quartieri, nonché agli interventi nel campo della mobilità sostenibile (i tagli sono stati più contenuti).
I 54,4 milioni di minori entrate sono stati recuperati grazie a minori uscite (23,8 milioni), di cui riduzione di consumi specifici e altre spese (13,3 milioni) e minori accantonamenti al fondo crediti di dubbia esigibilità (10,5 milioni), nonché ricorrendo a maggiori entrate per 30,6 milioni di euro, di cui 15,6 milioni di entrate varie e non tributarie, e 15 milioni di entrate tributarie.
Le maggiori entrate tributarie si realizzano tramite un aumento dell'addizionale Irpef da 0,7% a 0,8% (6,5 milioni di euro di gettito), con conferma dell’esenzione fino a 12.000 euro, che consente a oltre 90.000 contribuenti bolognesi di non pagare l’addizionale. Inoltre sui redditi più bassi soggetti all’addizionale comunale, l’aumento si compensa con una riduzione per le fasce di reddito più basse prevista per l’addizionale regionale a partire dal 2015. Altri 6 milioni verranno dall'aumento dell’aliquota Imu sugli immobili locati a canone concordato e nel caso di alcuni comodati tra parenti di primo grado che fino ad ora hanno goduto della riduzione di tre punti dell’aliquota (che passerebbe così dal 7,6 al 10,6 per mille, come per gli altri immobili). Su questo punto c'è però il massimo impegno della Giunta a reperire le risorse per contenere questo aumento in corso d’anno. Dall'aumento della Tari (+3%) si ricaveranno altri 2,5 milioni di euro.
Per la famiglia media bolognese, affittuaria o proprietaria di prima abitazione l’aumento dell’Irpef e della Tari inciderà per meno di 4 euro al mese.
Le famiglie beneficeranno, anche quest’anno, dell’invarianza delle tariffe per i servizi educativi e socio-assistenziali, con impegno ad applicare appena possibile il nuovo Isee, con obiettivi di miglioramento dell’equità e non di aumento generalizzato del carico tariffario complessivo. Infine, per valutare gli effetti complessivi occorre tenere conto anche delle misure espansive nella legge di stabilità, come la riduzione Irap o il bonus di 80 euro, finanziate anche con i tagli ai Comuni.
Il Sindaco ha poi ricordato che l'Amministrazione comunale “ha attivato 1 miliardo e 400 milioni di euro di investimenti sulla città. Questi finanziamenti sono la principale garanzia del nostro contributo alla ripresa economica e anche alla soluzione dei problemi della nostra città: tra T Days, tangenziale della bicicletta che sarà completata in primavera, i cantieri aperti in città, i nuovi filobus che arriveranno, i fondi sbloccati per il Servizio Ferroviario Metropolitano. Sui servizi sociali non solo non abbiamo aumentato le tariffe, abbiamo realizzato la nuova Asp. Parlano chiaro anche i dati del turismo, così come i progetti che realizzeremo sul territorio, come Fico”.
E ancora: “Sul fronte della cultura questa Amministrazione vanta non solo la difesa ma anche il rilancio dell'Arena del Sole, del Teatro Comunale mentre sull'urbanistica siamo fortemente impegnati sul tema della riqualificazione urbana e sull'operazione Staveco, anche questa unica in Italia. Mentre, sul fronte dei lavori pubblici, è in atto la realizzazione della nuova illuminazione pubblica, l'attuazione completa della Banda Larga e un'adeguata opera di manutenzione nella nostra città. Sulla lotta alla povertà voglio citare l'esperienza delle Case Zanardi, un progetto unico”.