“MORIRE PER AMORE. Arte e Resistenza a Bologna”
Bologna, 20 dicembre 2003 - 28 febbraio 2004
L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Bologna e il Comune di Bologna – Nuove Istituzioni Museali, dal 20 dicembre 2003 al 28 febbraio 2004 organizzarono nella ex Chiesa di S. Mattia la mostra “Morire per Amore, Arte e Resistenza a Bologna”.
“Morire per Amore” illustrò un capitolo particolarmente interessante della produzione artistica negli anni Cinquanta e Sessanta. Il nucleo centrale della mostra era costituito da lavori di artisti quali Alberto Sughi, Giovanni Cappelli, Aldo Borgonzoni, Bepi Romagnoni, Armando Pizzinato, Xavier Bueno, risultati vincitori nei numerosi concorsi di pittura organizzati nel periodo postbellico da alcune amministrazioni pubbliche dell’Emilia-Romagna.
Con i cartoni preparatori originali della pittura murale realizzata da Ilario Rossi nell’edificio della Montagnola, venne poi documentato uno tra i più importanti cicli decorativi sulla Resistenza; così come vennero rese visibili: una testimonianza della notissima serie pittorica di Remo Brindisi sulla caduta del fascismo in Italia, i disegni di prigionia di Leone Pancaldi, il bozzetto preparatorio al Monumento alla Resistenza di Parma di Marino Mazzacurati, il bozzetto per il Monumento alle Fosse Ardeatine di Francesco Coccia, i due bozzetti in gesso che Luciano Minguzzi eseguì per creare le sculture (il Partigiano e la Partigiana), presenti oggi intorno al cassero di porta Lame, monumento a ricordo della battaglia del novembre 1944.
A questo nucleo, si affiancarono opere che testimoniavano la continuità dell’impegno civile degli artisti. Erano infatti presenti in mostra, collocati nell’abside della chiesa, la monumentale tela di Sebastian Matta “Morire per Amore”, opera eseguita all’indomani dell’uccisione di Che Guevara; “Il Comizio” di Renato Guttuso dedicata a Giuseppe Di Vittorio e alle lotte per il lavoro nel secondo dopoguerra e la suggestiva creazione, “Corteo”, che Franco Angeli ha dedicato al Sessantotto.
Un’isola nella mostra permise ai visitatori di prendere visione di una serie di materiali audiovisivi raccolti dall’Istituto Parri, mentre un secondo spazio, rese possibile ascoltare le selezioni musicali più interessanti della e sulla Resistenza.
Infine, la mostra fu l’occasione per riscoprire i bozzetti e i plastici di un concorso per un monumento alla Repubblica da erigersi in piazza VIII agosto, mai realizzato, e di cui si è persa completamente la memoria.