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Lotta alla violenza contro le donne: adottata la Direttiva UE

Il Consiglio dell’UE ha dato il via libera alla Direttiva europea sulla lotta alla violenza contro le donne e alla violenza domestica. L’approvazione definitiva della prima legge europea che stabilisce norme volte a combattere la violenza contro le donne giunge a poco più di due anni dalla proposta presentata dalla Commissione europea e segna un’importante passo avanti nella lotta contro questi crimini.

La Direttiva riconosce espressamente come reati in tutta l'UE, rendendoli penalmente perseguibili, le mutilazioni genitali femminili, il matrimonio forzato, la condivisione non consensuale di immagini intime, lo stalking online, le molestie online e l'incitamento alla violenza o all'odio online.

Questi crimini saranno punibili con pene detentive da uno a cinque anni e sono previste anche una serie di circostanze aggravanti che comportano sanzioni più severe, come, ad esempio, l’esercizio della violenza contro una persona vulnerabile o un minore, oppure contro un coniuge o un partner, o contro personaggi pubblici, giornalisti, difensori dei diritti umani.

Per le vittime di violenza contro le donne e di violenza domestica sarà più facile sporgere denuncia. Per i reati informatici si potranno infatti effettuare segnalazioni online. I paesi dell'UE devono inoltre adottare misure che garantiscano ai minori l'assistenza di professionisti. Quando i minori denunciano un reato commesso da un titolare della responsabilità genitoriale, le autorità devono adottare misure per proteggere la sicurezza del minore prima di informare il presunto autore del reato.

Per proteggere la vita privata della vittima e prevenire la vittimizzazione ripetuta, gli Stati membri devono infine provvedere affinché, ai fini dei procedimenti penali, siano ammesse prove relative al comportamento sessuale passato della vittima solamente se ciò sia pertinente e necessario.

Nell'ottica di costruire un futuro più sicuro, le misure preventive mirano ad accrescere la consapevolezza in merito alle cause profonde della violenza contro le donne e della violenza domestica e a promuovere il ruolo centrale del consenso nelle relazioni sessuali.

Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale UE, gli Stati membri avranno tempo tre anni dall'entrata in vigore della Direttiva per recepirla nel proprio diritto nazionale.

per leggere il testo della Direttiva

 

Ultimo aggiornamento: martedì 18 giugno 2024