Al via la campagna di informazione nel quartiere Santo Stefano dove, dal prossimo 5 marzo, entreranno in funzione 15 mini nuove isole interrate (che si sommano alle 4 già in funzione). Nelle altre posizioni in cui non si sono potute realizzare le mini isole interrate per diversi motivi tecnici, verranno posizionati contenitori stradali per la raccolta del rifiuto organico e di vetro e lattine. Si tratta dell’ultimo tassello del completamento del progetto di trasformazione del sistema di raccolta differenziata nel centro storico.
In questi giorni saranno distribuite presso tutte le utenze domestiche e non domestiche le lettere con cui si informa dell'avvio del nuovo servizio.
Dal 22 gennaio, tutor incaricati da Hera, gestore del servizio, dotati di apposito tesserino di riconoscimento passeranno presso tutte le residenze e gli esercizi commerciali, per informare sul cambiamento della raccolta dei rifiuti e su quali saranno le nuove modalità, e verrà consegnato un kit per la raccolta del rifiuto organico ed i depliant informativi.
Le isole interrate: per differenziare 24 ore su 24
Le isole interrate hanno 2 contenitori a scomparsa sotterranea, uno per vetro e lattine e uno per l’organico. Spariranno, quindi, gradualmente, tutti i cassonetti ora presenti.
Per carta, plastica e indifferenziato la raccolta sarà al domicilio con sacchi seguendo le modalità contenute nei depliant.
Per le utenze commerciali le informazioni per il ritiro degli imballaggi di cartone, di carta, plastica, cassette in plastica e legno saranno contenute nel depliant.
L’informazione nel dettaglio
Per informare residenti e commercianti del quartiere è prevista un'assemblea cittadina, il 22 febbraio prossimo alle 20.30 presso la sede del Quartiere Santo Stefano (via Santo Stefano, 119). Sono inoltre previsti infopoint dove poter aver ulteriori precisazioni ed aggiornamenti.
I risultati finora raggiunti
La raccolta porta a porta con sacchi e isole interrate, iniziata con questa modalità nel 2014 al quartiere San Vitale, ha permesso ad oggi di passare dal 25% ad oltre il 60% nelle zone già oggetto della riconversione.