Mercoledì 13 dicembre, presso la sala Tassinari di Palazzo d’Accursio di Piazza Maggiore 6, dalle 14 alle 18, si terrà un seminario aperto alla cittadinanza dal titolo “Laboratori al centro: come i fondi PON Metro supportano la creazione di comunità collaboranti.” L’obiettivo del seminario è quello di fornire uno spazio di ragionamento condiviso sui Laboratori di Comunità per il contrasto alla grave emarginazione degli adulti, attraverso la creazione di una piattaforma culturale comune nella quale Istituzioni, realtà associative, Università, studenti e singoli cittadini possano trovare occasioni di formazione, conoscenza, scambio e confronto.
Qui il programma completo dell’incontro.
Nell’ambito del PON METRO, all’interno del quale i Laboratori avranno l’opportunità di potenziare ed allargare le loro attività, il senso del seminario è dunque quello di fornire un filo conduttore, coinvolgendo addetti ai lavori e cittadinanza, individuando da un lato quali sono le strategie che i laboratori adottano per creare comunità, dall’altro come questi sono vissuti da chi li vive.
Primo relatore della giornata sarà Monica Brandoli, Responsabile del Servizio Contrasto alla grave emarginazione adulta di ASP Città di Bologna. A seguire, verrà proiettato un video diretto da Roberto Beani, “Laboratori al centro”, con l’intento di raccontare la quotidianità dei Laboratori e l’impatto che questi creano nelle persone che li frequentano.
Al fine di stimolare il confronto e la riflessione sui possibili metodi di costruzione di Comunità, si aprirà successivamente un tavolo di discussione con Alessandro Tolomelli dell’Università di Bologna e Maurizio Vico di “Rete delle Case del Quartiere” di Torino.
I referenti dei diversi Laboratori saranno infine disponibili a rispondere a dubbi e domande sul tema, al fine di approfondire la conoscenza delle attività realizzate e delle specificità di ogni Laboratorio.
Laboratori al centro. from robertobeani on Vimeo.
Questo evento si pone come reale occasione di incontro e scambio tra operatori dei servizi di grave marginalità adulta e dell’accoglienza, mettendo i margini al centro e invitando la cittadinanza a conoscere le strutture e le attività che vengono svolte al loro interno, coinvolgendo utenti e ospiti nella co-organizzazione e realizzazione delle iniziative.
L’ingresso è libero.