Il tema della condizione dei bambini e degli adolescenti in questa emergenza sanitaria è al centro delle preoccupazioni di famiglie e istituzioni locali. Nel corso della crisi, la chiusura delle scuole, le misure restrittive e i gravosi effetti economici che riguardano le famiglie hanno toccato in maniera evidente i processi di crescita e formazione dei più piccoli, generando nuove possibili diseguaglianze.
A questa pagina sono disponibili le informazioni sulle principali misure di sostegno alle famiglie con bambini durante il periodo di chiusura delle scuole causata dall’emergenza ancora in corso.
Come sarà questa lunga estate per i bambini? Come le famiglie riusciranno a conciliare la mancanza di scuola per i bambini e il rientro a lavoro? Come supportare i bambini con disabilità e bisogni educativi speciali?
In attesa dei chiarimenti da parte delle autorità competenti su protocolli di sicurezza e conseguenti direttive e per facilitarne la comprensione, Fondazione per l’Innovazione Urbana e Comune di Bologna avviano un “cantiere” all’interno del percorso “Ri-innovare la città”. L’obiettivo è coinvolgere l’intera comunità cittadina interessata e accompagnare la realizzazione del servizio dei centri estivi anche in funzione della riapertura delle scuole a settembre.
Le azioni previste sono:
Raccolta dei bisogni e delle idee: spazio di ascolto
Abbiamo aperto uno spazio di ascolto via web per raccogliere proposte, idee e posizioni non solo di associazioni e gruppi organizzati ma anche di gruppi informali e singoli. L’obiettivo è stato collegare le scelte e i progetti dell’Amministrazione con i bisogni e le domande di servizi.
A tal fine, dal 18 al 31 maggio 2020, abbiamo aperto:
- un questionario per sondare la disponibilità delle famiglie rispetto alla fruizione dei centri estivi;
- un quaderno degli attori, uno spazio di ascolto per raccogliere controibuti.
A breve saranno disponibili i report di entrambi.
Supporto alla riflessione: dialoghi in streaming
Attraverso dialoghi e incontri pubblici daremo voce a studiosi ed educatori in campo nazionale e internazionale per comprendere meglio la complessa situazione in cui ci troviamo e per raccogliere sollecitazioni ed esempi per il breve, medio e lungo periodo.
Supporto alla conoscenza: raccolta di studi
A partire dalle ricerche già in corso e dai dati raccolti dalle istituzioni (ad esempio di bambini e ragazzi in dispersione scolastica a causa della didattica a distanza o sulla condizione dei più giovani con disabilità) faremo un’analisi, anche quantitativa dove possibile, di ciò che è accaduto e dei fenomeni in corso.
Campagna di comunicazione con indicazioni e informazioni utili
A partire delle informazioni già disponibili, avvieremo una campagna di comunicazione per mettere al centro le famiglie e chiarire opportunità di contributi (bonus baby sitter, iscrizione ridotta servizi) e servizi di supporto, con l’obiettivo di co-responsabilizzare tutta la città nel supportare progetti e azioni per bambini e adolescenti e per le loro famiglie.
Coinvolgimento delle organizzazioni e mappatura dei luoghi disponibili a realizzare i centri estivi
Le eccezionali regole di distanziamento fisico rendono necessario un aumento di spazi e del numero di educatori. A partire dalle linee guida nazionali e regionali:
-individueremo tutti i luoghi cittadini disponibili e utilizzabili per servizi estivi, a partire da giardini scolastici, centri sportivi, spazi culturali;
-coinvolgeremo le realtà del terzo settore attive nei quartieri per supportare questa inedita fase.
Definizione delle attività educative quotidiane
Con il coinvolgimento del personale esperto e a partire dalle regole di distanziamento, diffonderemo le indicazioni di Governo e Regione sulle nuove modalità dello stare insieme durante l’estate per supportare organizzazioni, educatori e famiglie.
Comunicazione e collaborazione
Le condizioni eccezionali renderanno necessaria una campagna di comunicazione e una maggiore collaborazione. A partire dai bisogni delle organizzazioni e con adeguata formazione, avvieremo percorsi di coinvolgimento delle realtà attive nei quartieri ma anche di genitori e cittadini, per accompagnare questa fase di adattamento in cui sarà necessaria una stretta e diffusa collaborazione.
I risultati emersi saranno utilizzati anche in funzione della riapertura delle scuole a settembre.