La Giunta del Comune di Bologna, a causa della situazione di emergenza Coronavirus in corso, ha deciso di rinviare il processo del Bilancio partecipativo 2019/2020.
Dopo un percorso di ascolto iniziato ad aprile 2019 che aveva coinvolto più di mille persone tramite incontri con associazioni e cittadini, tra ottobre e novembre circa 600 personeavevano partecipato alle 6 assemblee pubbliche che si erano svolte in tutti i quartieri e che avevano fatto emergere 157proposte per il Bilancio partecipativo. A questo numero si erano aggiunte le 268 proposte che erano state presentate online. Successivamente, tecnici del Comune e dei Quartieri avevano realizzato una prima analisi di fattibilità e selezione delle proposte e insieme ai cittadini proponenti le avevano approfondite e definite nel corso degli incontri di co-progettazione realizzati all’inizio del 2020, lavorando anche a distanza nell’ultima fase in cui, a causa delle misure di contenimento del contagio già in vigore, non era più possibile incontrarsi di persona.
Nonostante le fasi previste tra marzo e maggio – la pubblicazione delle proposte definitive e il voto da parte di tutti i cittadini – fossero tecnicamente realizzabili, il Comune di Bologna, in accordo con i Quartieri e la nostra Fondazione, ha ritenuto opportuno rinviare il processo al fine di canalizzare energie e risorse sulle emergenze economiche e sociali che sono emerse in questa nuova e inaspettata fase.
A questo motivo si aggiunge inoltre la convinzione che il voto cittadino del Bilancio partecipativo non rappresenti semplicemente uno strumento amministrativo di destinazione di risorse economiche, ma anche e soprattutto una presa di consapevolezza e di potere da parte di tutte le comunità direttamente coinvolte che, attraverso l’organizzazione di incontri e la costruzione di relazioni, si attivano per raccontare e promuovere i propri progetti per il quartiere.
D’altra parte, per la nostra Fondazione, la fase di voto significa una costante e viva presenza sul territorio – a feste, iniziative, occasioni di convivialità, ecc., per garantire il voto assistito, con un’attenzione particolare alle fasce di cittadini a rischio di esclusione (come ad esempio gli anziani, i migranti e in generale le persone più vulnerabili) e per alimentare e dare corpo alla nostra idea di vicinanza e prossimità.
È un’occasione, per concludere, per conoscere più profondamente la città e per discutere collettivamente sulle priorità dei diversi territori, sulle attività da svolgere, su come vivere e trasformare i luoghi dello stare insieme.
Tutto questo patrimonio sarebbe andato perso se si fosse optato per concludere il processo, come era previsto, entro l’inizio di maggio. Si è dunque deciso di rimandare la ripresa del processo non appena le condizioni lo consentiranno. Attraverso incontri diffusi, si ripartirà dai progetti e dalle priorità tematiche già definite insieme ai cittadini e alle cittadine e auspichiamo che si possa giungere alla fase del voto nei primi mesi del 2021.
Nonostante il rinvio del Bilancio partecipativo, la nostra Fondazione sta proseguendo con le sue attività di ascolto, partecipazione e immaginazione civica: siamo infatti convinti che in questa fase di emergenza sia ancora più importante e significativo riuscire a coinvolgere i cittadini e co-produrre un’idea di città attenta alle opportunità e ai nuovi bisogni che nascono dal basso. Anche per questo abbiamo avviato la nascita di un Osservatorio per l’emergenza Coronavirus, attraverso il quale intendiamo promuovere uno sforzo di conoscenza collettiva su quanto sta accadendo e potrà accadere e sui profondi cambiamenti in atto, continuare a praticare la prossimità con nuovi strumenti e nuove modalità di ingaggio e dialogo e, infine, contribuire alle scelteper la trasformazione presente e futura in una fase delicata per l’economia ma anche per la democrazia urbana.
Attraverso questo lavoro, il nostro obiettivo ultimo è di non disperdere ma cercare di valorizzare ancora di più il prezioso patrimonio di idee e progettualità raccolto in tutti questi mesi dalle centinaia di cittadini e associazioni che hanno partecipato ai nostri laboratori e che ringraziamo per il tempo e l’energia spesi.