La Giunta approva lo stop dell’alienazione di patrimonio residenziale pubblico, istituendo contestualmente un gruppo di lavoro per la ricognizione del patrimonio esistente e per comprendere quali immobili possano essere utilizzati per le politiche abitative.
Si interviene invertendo la tendenza della deliberazione del Consiglio Comunale del 2013 con cui veniva approvato un programma di alienazione riguardante una parte del patrimonio immobiliare di proprietà comunale.
A quasi 10 anni di distanza da quella stagione il quadro complessivo è profondamente mutato, ridimensionando sensibilmente i presupposti dai quali quel programma era maturato.
Intanto si è sensibilmente riattivata, in modo deciso, una domanda sociale di casa, quale esito anche della recente crisi pandemica che ha profondamente inciso sulla ricchezza delle famiglie.
Le crisi energetica ed ecologica stanno imponendo poi un’accelerazione repentina verso misure di contenimento dei consumi e per una produzione energetica da fonti rinnovabili, che deve interessare prioritariamente il patrimonio immobiliare pubblico.