Ciao Gianni
Nella notte tra il 19 e il 20 agosto 2023 è morto Gianni Paoletti. Militante e dirigente di Avanguardia operaia, poi di Democrazia proletaria, di Rifondazione comunista e della Cgil.
Ha sempre sostenuto l'Archivio "Marco Pezzi", a cui ha donato dei documenti che ora costituiscono un fondo archivistico a lui intitolato.
Gianni ha chiesto non fiori, ma di sottoscrivere per l'Archivio storico della nuova sinistra "Marco Pezzi". Chi volesse farlo, può fare un bonifico sul conto dell'Archivio "Marco Pezzi" presso Banca Etica, iban IT 53 Z 05018 02400 000000000019.
Ciao Gianni, che la terra ti sia lieve!
Gianni aveva scritto, poco prima di morire, una lettera indirizzata ai suoi compagni di militanza politica. Questo breve scritto è stato letto durante la cerimonia funebre. Lo riportiamo di seguito. Questa sorta di necrologio scritto da lui medesimo dice molto degli interessi e dell'ironia di Gianni.
Un saluto a tutti
La parte principale della mia vita è stata legata alla politica e in particolare a Democrazia Proletaria e anche le fasi successive sono state per me un tentativo di dare seguito ad essa.
Mi sono chiesto se quello che abbiamo fatto abbia lasciato qualcosa dietro e quindi qualcosa per il futuro.
Mi è venuto in mente un film in cui il protagonista incontra un angelo che gli fa vedere come sarebbe stata la città senza di lui e così scopre che la sua vita è stata determinante per far vivere meglio molte persone e soprattutto per non far vincere il cattivo del film che è uno speculatore senza scrupoli.
Mi sarebbe piaciuto incontrare quell'angelo per vedere come sarebbe stato il mondo intorno a noi e intorno a me se non fossimo esistiti. La risposta che mi do da solo è che la vita di tutti noi sarebbe stata più povera, la mia sicuramente. Non mi riferisco solo alla politica in senso stretto ma anche a come si sono costruite le relazioni personali, al vivere quell'esperienza del sentirsi compagni come qualcosa in più dell'essere amici, una cosa oggi forse incomprensibile. Questo vale per me e penso che valga anche per tanti. Questo per me vale anche per le relazioni più intime per le quali il mio essere uno “malato di politica” è stato determinante anche per conoscere me stesso e per determinare quello che sono stato.
Essersi ritrovati dopo decenni intorno all'idea di ricostruire la nostra storia, ritrovare un filo che ha continuato a legarci, mi ha dato un'emozione grandissima, già solo questo dà a me un senso profondo a quello che abbiamo vissuto assieme.
Non c'è nulla “dopo”, se non il ricordo diretto e indiretto di lungo periodo che si lascia alle persone con cui si è venuto in contatto, il che non è cosa da poco anche per chi come me non merita nemmeno una virgola nei libri di storia. Ma se ci fosse un dopo mi piacerebbe rincontrare tante persone con cui ho avuto a che fare intensamente. Mi piacerebbe perfino ritrovarmi in una stanza piccola e fumosa in cui continuare a discutere e discutere all'infinito con Marco, Giorgio, Annibale, Rocco, Nazzareno, Claudio e tutti gli altri. Un luogo rassicurante, quelle riunioni erano come stare in famiglia, d'altra parte si passava più tempo lì che a casa.
Ho fatto la vita che volevo sia per la politica sia per le relazioni personali.
Per il futuro posso solo ricordare che ci fu una volta un dirigente comunista a cui chiesero cosa c'era dietro l'angolo e lui rispose "un altro angolo".
Ecco, dietro il prossimo angolo guardateci voi, io mi fermo qui.
Il segretario emerito.
P.S. Abbiamo cominciato un lavoro sulla storia di DP di Bologna che non ho potuto finire, vedete di farlo voi altrimenti vengo a tirarvi i piedi di notte.
Del fondo archivistico fa parte anche una raccolta di articoli, alcuni dei quali pubblicati su giornali e riviste. Questi scritti sono stati reperiti nel computer di Gianni Paoletti dopo la sua morte. Li riportiamo sul sito perchè crediamo siano utili a rendere il pensiero di Gianni e i suoi molteplici interessi: il lavoro, la politica economica, la politica italiana e internazionale, l'immigrazione, il sindacato, la società italiana, la cultura e la letteratura.