Venezian, Giacomo

Trieste, dicembre 1891 - Castelnuovo nel Carso, 20/11/1915

Appartenente ad una famiglia di antiche tradizioni patriottiche (era nipote di Giacamo Venezian, un caduto nella difesa della Repubblica Romana nel 1849 e cugino di Felice Venezian, il maggior esponente politico del movimento liberal-nazionale di Trieste) fu attivo fin dai più giovani anni nel movimento irredentista. Nel 1878 fu arrestato e incarcerato per nove mesi. Dopo il processo ed il proscioglimento, si rifugiò in Italia ed, in particolare, a Bologna dove intraprese gli studi in giurisprudenza, laureandosi nel 1882. Ad appena 25 anni produsse uno studio fondamentale sulla responsabilità civile extracontrattuale e  intraprese la carriera universitaria. Fu professore incaricato a Camerino, quindi titolare di cattedra a Messina e infine, nel 1900, a Bologna dove sostituì il prof. Oreste Regnoli nella cattedra di diritto civile. Nel 1889 fu, assieme a Giosuè Carducci, tra i fondatori della società Dante Alighieri. In particolare contribuì alla stesura degli statuti che sottolineavano lo scopo primario di: “tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvivando i legami spirituali dei connazionali all’estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l’amore e il culto per la civiltà italiana”. Con l’intervento dell’Italia nel Primo conflitto mondiale, partì organizzando un battaglione di volontari e ottenendo di essere assegnato in servizio attivo al fronte. Morì eroicamente alla guida del suo reparto nell'assalto a Castelnuovo nel Carso i1 20 novembre 1915. Alla sua memoria fu conferita la medaglia d'oro al valor militare.

e.e. 

Venezian, Giacomo è parte dei seguenti Mandati elettorali

  • 1914 (28.6.1914) (Consigliere) vedi

Fatti/Avvenimenti

Giacomo Venezian

28.11.1915

Commemorazione in consiglio comunale di Giacomo Venezian, consigliere comunale “caduto eroicamente sul campo di battaglia”.