Putti, Marcello
Bologna, 02/02/1837 - Bologna, 15/06/1910
«Nato nel 1837 a Bologna, egli a 22 anni si arruolava volontario nel 24° reggimento bersagliere, dove col grado di sottotenente combatté la campagna del 1859, e poi quella del 1860-61 contro gli eserciti pontificio e borbonico.
Fece nel 1861-62 la campagna contro il brigantaggio; e fu a Custosa il 24 giugno 1866.
Nel 1867 Marcello Putti, lasciato l’esercito, compì gli studi sanitari che con l’ingegno facile ed aperto aveva già iniziato, e fu laureato medico-chirurgo nella nostra Università.
Anche nell’esercizio della professione egli portò quel fervore d’intelletto e di energia che lo avevano reso soldato valoroso sui campi di battaglia; ma i ricordi del combattente del 59, del 60 e del 66 accompagneranno sempre e dovunque il medico insigne e l’operatore valente e sicuro. […]
Perduto nelle terre africane nel 1885 il fratello Emilio, al Sindaco della città che gli esprimeva parole di compianto, egli rispondeva con queste nobili espressioni, che è bello in questo doloroso momento revocare: “Non è la prima vittima del dovere che la mia famiglia dà alla Patria nostra; né sarà l’ultima se Patria e Re faranno ancora appello alla nostra fede alla nostra devozione”.
La tragica fatalità degli avvenimenti rese profetiche quelle parole, perché nel 1896 il figlio di Marcello Putti, giovane ufficiale dell’esercito, lasciava da eroe la vita sui campi di Adua. […]
Nell’adempimento del suo ufficio di consigliere e di assessore Marcello Putti fu dei più diligenti, tanto egli aveva saldo nell’anima il concetto dei doveri che gli uomini onesti ed amanti del proprio paese impone la pubblica fiducia.
Sedette in questo Consiglio per nove anni, ininterrottamente, dal 1880 al 1889; successivamente fu rieletto consigliere nel 1891 e nello stesso anno nominato assessore attese con particolare amore e competenza all’istituzione del nuovo Ufficio d’Igiene e degli annessi laboratori, istituzione del nuovo che la nuova legge sanitaria rendeva obbligatoria pei grandi Comuni.»
Ricordo del pro-sindaco Giuseppe Tanari nella commemorazione in Consiglio comunale del 17 giugno 1910.