Olivo, Oliviero Mario
Trieste 24/05/1896 - Bologna, 11/11/1981
Nacque a Trieste il 24 maggio 1896. Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, partì volontario, arruolandosi nel corpo degli Alpini; in seguito fu promosso Sottotenente e Tenente. Congedato nel 1919 riprese gli studi al primo anno della facoltà di Medicina di Torino, cominciando la sua attività di allievo nell'istituto anatomico diretto da Giuseppe Levi, laureandosi con lode il 23 luglio 1921. Durante gli anni di permanenza nell’Istituto, svolse un’ampia e qualificata attività didattica e di ricerca, specie nel campo della citologia sperimentale. Dal 1926 al 1932 fu incaricato dell’Insegnamento di Biologia Generale per i corsi di Medicina e Chirurgia e di Medicina Veterinaria. Nel 1928 conseguì la libera docenza in Istologia e Biologia Generale e dal 1929 al 1932 tenne un corso libero di Tecnica istologica ed Embriologica. Nel 1926 vinse una borsa di studio della Rockfeller Institution. Dall’ottobre 1926 al febbraio 1927 fu presso l’Istituto Anatomico di Würzburg, diretto dal prof. H. Peterson, dove si occupò di morfologia casuale. Nominato assistente nel Rockefeller Institut for Medical Research di New York, lavorò, nel 1928-29, nella sezione di Chirurgia sperimentale diretta da A. Carrel, dove ebbe modo di distinguersi e diventò un elemento di spicco dell’Istituto di Anatomia. Nel 1932 Olivo venne nominato professore straordinario di Istologia ed Embriologia nell’Università di Bologna, poi dal 1935 ordinario; si trasferì in seguito alla cattedra di Anatomia Umana Normale.
L’attività scientifica è testimoniata da oltre 250 pubblicazioni e dai numerosissimi lavori di allievi e collaboratori nei quali sono affrontati con impeccabile metodologia; fra le altre numerosissime indagini microscopiche si ricordano quelle per chiarire le relazioni esistenti fra strutture ossee e la sollecitazione meccanica cui sono sottoposte parti di esse. Fece parte di numerosissime Accademie e Società Scientifiche italiane ed estere: Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei; Accademico benedettino dell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna e tante altre. Egualmente numerosi i premi assegnategli: Medaglia d’oro dei Benemeriti della Scuola, della Cultura, dell’Arte (1962); Premio Bressa dell’Accademia delle Scienze di Torino (1929/1932); Premio Sacchetti della Città di Bologna (1946/47), Premio “Luigi Einaudi” dell’Accademia Nazionale dei Lincei (1949); Premio Bologna per le Scienze Biologiche (1964);l’Archiginnasio d’oro (1976). L’impegno politico di Olivo non fu meno intenso di quello profuso nella attività accademica e scientifica: nel giugno 1951 fu eletto consigliere comunale di Bologna come indipendente nel Gruppo Due Torri, che faceva allora capo al P.C.I. Nel 1952, durante la guerra di Corea, fece parte di una Commissione Internazionale incaricata di accertare se le forze armate statunitensi avessero fatto uso di armi batteriologiche. Dal settembre 1967 al settembre 1969 ricoprì l’incarico di Assessore all’Igiene del Comune di Bologna.
Mario Oliviero Olivo si spense l’11 novembre 1981 e volle essere sepolto a Cortina d’Ampezzo a fianco di sua moglie e del suo primogenito.
Giulia Babina