Gnudi, Enio
San Giorgio di Piano (BO), 18/01/1893 - Roma, 04/03/1949
Rappresentante della classe operaia e del socialismo bolognese, il 21 novembre 1920 è nominato sindaco ma l'elezione è sospesa da "clamori e da violente esplosioni che si odono dalla piazza che determinano l'uscita disordinata dall'aula consigliare del Presidente, di molti Consiglieri e dei Funzionari, restando così la seduta interrotta". (Atti del consiglio comunale). Nel marzo 1922 a Roma, durante il congresso del Partito comunista italiano, Enio Gnudi è eletto membro del comitato centrale. Arrestato più volte e perseguitato, nel maggio 1926 si trasferì in Francia dove svolse attività politica fra gli emigrati antifascisti italiani. Il 17 marzo 1927 è designato, con lo pseudonimo di Oreste, segretario della commissione esecutiva dei gruppi comunisti in Francia. Arrestato, nel settembre dello stesso anno fu espulso dalla Francia. Visse nella clandestinità e latitanza tra Francia, Svizzera, Stati Uniti, Messico, Argentina, Spagna e Belgio con compiti di propaganda e organizzazione del movimento sindacale comunista. Il 4 e 5 giugno 1933 partecipò, in rappresentanza del Partito Comunista Italiano, al congresso europeo antifascista, svoltosi a Parigi. Collaboratore della "Voce operaia" nell'agosto 1936 fu tra i firmatari dell'appello "per la salvezza dell'Italia e riconciliazione del popolo italiano". Nel 1942, in Canada, concorse alla fondazione dell'Alleanza internazionale Garibaldi. Terminò l'esilio nel novembre 1945 quando, in occasione dell'anniversario dell'eccidio di Palazzo d'Accursio, partecipò alla manifestazione popolare organizzata a Bologna. Deceduto il 4 marzo 1949, fu commemorato dal sindaco Giuseppe Dozza durante la seduta del Consiglio comunale del 21 marzo.
E.E.