Bidone, Ettore
Sarezzano (AL), 18/12/1867 - Milano, 15/12/1954
Ettore Bidone nasce a Sarezzano in provincia di Alessandria il 18 dicembre 1867. Medico chirurgo, è professore universitario e direttore della clinica ostetrica dell'Università di Bologna, del brefotrofio e della maternità provinciale. Iscritto al Partito socialista italiano, "fece parte di quella schiera di socialisti di un tempo lontano, iniziatori del movimento di redenzione dei lavoratori" (Giuseppe Dozza). Nella giunta socialista del sindaco Francesco Zanardi, Ettore Bidone viene nominato assessore all'igiene in una città dove l'urbanizzazione crea una grave situazione abitativa. A Bologna la condizione igienica delle case è uno dei primi provvedimenti all'attenzione dell'amministrazione socialista che subito dopo il suo insediamento costituisce una commissione per il controllo della salute degli inquilini. Ad Ettore Bidone si deve la formulazione del primo regolamento comunale d'igiene approvato nel 1915 che prevede tra l'altro l'uso dell'acqua corrente e della stanza da bagno. Viene rieletto nelle successive votazioni amministrative del 31 ottobre 1920, ed è presente all'insediamento del consiglio il 21 novembre 1920 quando i fascisti assaltano il palazzo comunale provocando una strage. Osteggiato dal fascismo viene più volte perseguitato, arrestato ed espulso dall'Ordine dei medici e dalla Società medicochirurgica. Durante la Resistenza ricopre il ruolo di medico di brigata nella zona dell'Appennino ligure-piemontese. Nel dopoguerra la Società medicochirurgica riconosce l'ingiustizia subita da Ettore Bidone e lo reintegra pienamente. In seguito si trasferisce a Milano dove rimane fino alla morte avvenuta il 15 dicembre 1954. Il cordoglio del sindaco Giuseppe Dozza ricorda "l'amore per questa città alla quale lo legavano tanti ricordi". Lontano da Bologna da più di trent'anni, lascia vivo il ricordo di una personalità fedele all'idea socialista e l'attività di amministratore a difesa della classe sociale dei lavoratori, a favore di una migliore condizione di vita. Tutti i gruppi consiliari si associano, ma in particolare Giovanni Bortolotti, repubblicano, ricorda quando poco più che ventenne, "la figura del professo Bidone era una figura nota, era una delle persone contro cui si lanciavano più forti gli strali di coloro che volevano che questa voce indipendente fosse messa a tacere. Mi ricordo come nei giornaluncoli di allora si menasse vanto delle ingiurie, degli sputi con cui si era coperta questa nobile figura di scienziato, di uomo fedele alla Sua idea".
Consiglio comunale di Bologna, Seduta del 18 dicembre 1954, Commemorazione del professor Ettore Bidone.
Nazario Sauro Onofri, Ettore Bidone, in Gli antifascisti, i partigiani e le vittime nel Bolognese (1919-1945), Volume primo, A - C, Istituto per la storia di Bologna, 1985.
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